A Montecarlo tutto procede (per ora): tribune in allestimento

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A Montecarlo tutto procede (per ora): tribune in allestimento

Al Country Club sono in corso i lavori di allestimento delle tribune, ma niente cartelloni pubblicitari. Il torneo si giocherà?

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Montecarlo 2019 (foto @Sport Vision, Chryslène Caillaud)
 

Dopo la notizia della cancellazione del torneo di Indian Wells a causa del coronavirus, tutti gli appassionati di tennis si stanno chiedendo cosa ne sarà dei tornei in programma nelle prossime settimane. Il torneo di Miami ha rilasciato un primo comunicato nel quale rassicura i fan e i giocatori del regolare svolgimento della manifestazione, ma ha poi stabilito la quarantena per chi sia stato in Italia negli ultimi 14 giorni ed è già prevista nella giornata di mercoledì una riunione che potrebbe (e quasi sicuramente, lo farà) invertire totalmente la decisione.

Difficile pensare infatti che a Miami, città che tra l’altro avrebbe un numero di contagiati maggiore rispetto alla Coachella Valley, possa procedere come se nulla fosse. Anche l’ipotesi di giocare a porte chiuse non appare pienamente soddisfacente sia per motivi di sicurezza (un torneo combined di quelle dimensioni porterebbe a grandi assembramenti anche senza spettatori) che per motivi economici (sponsor, diritti TV et similia).

Volgendo lo sguardo più vicino a noi e dunque più vicino alle zone “rosse”, qualche notizia, per quanto ovviamente labile e sicuramente provvisoria arriva dal torneo di Montecarlo. Il Direttore Scanagatta si è infatti messo in contatto con il Country Club ed è venuto a conoscenza del fatto che per il momento procedono, secondo i ritmi prestabiliti, le operazioni di allestimento delle tribune. Sospeso invece tutto quello che riguarda la banneristica e i cartelloni pubblicitari, segno probabilmente di qualche titubanza degli sponsor o semplicemente di prudenza degli organizzatori.

Sembra comunque piuttosto inverosimile che il torneo abbia luogo, sia perché non è semplice prevedere lo stato della curva epidemica da qui a metà aprile sia perché, anche di fronte ad un miglioramento della situazione, gli organizzatori dovranno fare i conti col fatto che la maggior parte degli spettatori del torneo proviene dalle zone del Nord Italia, ovvero le prime e più gravemente colpite, e dalla Francia, che potrebbe avere un picco di contagi nelle prossime settimane.

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