5. Bianca Andreescu
Ho già lodato il dritto di Bianca Andreescu nell’articolo dedicato al colpo al rimbalzo; qui non posso fare altro che ripetermi anche per quanto riguarda le esecuzioni di volo.
Varietà e creatività, potenza ma anche tocco, e poi l’istinto per ogni tipo di geometria: corta, lunga, lungolinea come incrociata (con angoli stretti e strettissimi). Così come la possibilità di giocare dal centro il dritto anomalo, versione senza rimbalzo dell’inside-out. Ma la cosa particolarmente notevole è che tutte queste varianti Andreescu sa svilupparle con uguale efficacia sia attraverso la volée classica che attraverso lo schiaffo al volo.
Fra gli aspetti da migliorare segnalerei qualche titubanza ad avanzare: durante lo scambio, in alcune occasioni rinuncia alle opportunità della transizione, preferendo fare un passo indetro e tornare a scambiare a fondo. Purtroppo per Bianca la stagione 2020, fermata a causa del Coronavirus, sarebbe stata fondamentale per verificare le sue doti: l’abbiamo vista giocare troppo poco ad altissimi livelli per capire fino a che punto può spingersi con il suo tennis.
4. Kirsten Flipkens
A 34 anni compiuti, probabilmente Kirsten Flipkens il picco di carriera lo ha già raggiunto. E anche se in questo momento nel ranking WTA è scesa al numero 77, rimane comunque una giocatrice esemplare nel gioco di volo. Flipkens per la verità non è tanto da meno anche nel colpo al rimbalzo di dritto, ma nei pressi della rete non emergono i suoi limiti di potenza, che nel tennis contemporaneo spesso fanno la differenza da fondo campo.
Forse un po’ meno forte nello schiaffo al volo, Kirsten è piuttosto dotata sia nella stop volley che nel colpo profondo. In generale nei pressi della rete mostra una impostazione impeccabile, che sembra tratta dai manuali del secolo scorso. E non mi riferisco solo agli aspetti stilistici, ma anche a quelli tattici, che emergono con l’adozione di soluzioni classiche per sviluppare la transizione. Un bagaglio tecnico che le ha permesso di raggiungere la semifinale a Wimbledon nel 2013. Ciliegina sulla torta: la capacità di imprvvisare; ecco un saggio delle sue doti a rete:
3. Ashleigh Barty
Ashleigh Barty: numero 1 in singolare, sei finali Slam in doppio (una vinta), e un controllo del dritto quasi totale. Per questo il discorso fatto per Andreescu si può in gran parte ripetere anche per Barty. Ashleigh è forse un po’ meno creativa, ma in compenso non perde mai di concretezza e di efficacia. Schiaffo al volo, ma anche volée classiche, dritti lungolinea o incrociati o anomali: tutto quanto detto di buono per il colpo al rimbalzo va ripetuto per le soluzioni di volo.
In più Barty ha una chiara visione del gioco e una notevole capacità nell’eseguire la transizione nel modo completo, che significa non solo trovare il tempo giusto per la prima volée, ma poi perfezionare ulteriormente il posizionamento con quella successiva. Davvero una tennista praticamente impeccabile in tutte le esecuzioni dalla parte destra, con una interpretazione che può essere presa a modello per le scuole tennis.
2. Taylor Townsend
In questo momento Taylor Townsend è la migliore giocatrice in Top 100 nel serve&volley, visto che la più agguerrita concorrente, Bethanie Mattek Sands, è uscita dalle prime del ranking dopo il grave infortunio al ginocchio subito a Wimbledon 2018. Saper giocare serve&volley non significa solo essere forti in quella specifica tattica, ma anche, quasi automaticamente, sapere fare altre due cose fondamentali del gioco di volo. La prima è la capacità di coordinarsi nel modo migliore dopo la corsa in avanti, per eseguire lo split step nel punto e nel momento ideale. La seconda è saper coprire la rete anche sulle palle basse, che sono una soluzione che si deve fronteggiare quando si avanza spesso sulla risposta avversaria.
E poi, come già detto per Strycova, Townsend sa che dopo il primo colpo di volo si deve continuare ad avanzare, sia per rendere più semplice l’esecuzione della volée, sia per chiudere gli angoli del passante.
Mancina, Taylor se la cava bene anche con lo schiaffo al volo, e questo la rende una giocatrice difficile da mettere in difficoltà a rete: probabilmente contro di lei la soluzione migliore è l’utilizzo del pallonetto, sempre che si possieda la sensibilità per eseguirlo con parabole efficaci, perché Townsend non è affatto male nemmeno negli smash.
1. Karolina Muchova
Karolina Muchova è esplosa nel 2019, dimostrando di essere uno dei maggiori talenti nel gioco di volo degli ultimi anni. E questa è davvero una rarità. Il tennis contemporaneo, infatti, spesso propone giocatrici di qualità nei colpi al rimbalzo che però una volta nei pressi della rete danno l’impressione di chiedersi: “E adesso, cosa faccio qui?” Ecco, Muchova dà l’impressione opposta: sembra che per lei la rete sia la parte di campo perfetta per esibirsi; e le sue scelte creative comunicano il piacere e l’amore per il gioco di volo e per il grande potenziale di spettacolarità che può esprimere.
E poi, anche se forse non dovrei tenerne conto, non posso non sottolineare la speciale bellezza del gesto atletico di Karolina: elastico, elegante, in totale controllo; quasi regale. Un dono innato, privilegio di pochi. Aggiungiamo il fatto che stiamo parlando di una tennista alta 1,80 e si capisce quanto rare siano tutte queste doti insieme.
Ma se Muchova sta al numero 1 di questa classifica, non è solo per questi aspetti ma anche perché, rispetto a Barty e Townsend, possiede un ulteriore pregio: è la più acrobatica di tutte, visto che ha la capacità e il coraggio di eseguire le volée in tuffo. Confesso che proprio tenendo presenti tutti questi aspetti attendevo con impazienza la sua stagione su erba 2020.
Purtroppo non ho trovato un video specifico sul colpo, occorre accontentarsi di una piccola traccia: