WTA Ranking: si rivede Azarenka tra le prime 15. Osaka ritorna al n.3

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WTA Ranking: si rivede Azarenka tra le prime 15. Osaka ritorna al n.3

Azarenka termina la campagna americana con un balzo di altre 13 posizioni: rientra in top 20 dopo 3 anni e mezzo. La vittoria del suo secondo US Open consente a Osaka di ritornare tra le prime tre. Giorgi sale al n.69

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Si ferma, con la sconfitta in finale allo US Open dopo una striscia vincente di 12 match consecutivi, la rincorsa di Victoria Azarenka in classifica. Se avesse conquistato il suo terzo Slam, oggi l’avremmo trovata al n.11, ad un passo dalla top 10 dalla quale manca da 4 anni. La finale a New York la proietta “solo” al n.14, con un balzo di 13 posti in più che, se sommati ai 32 di due settimane fa, fanno 45 posizioni guadagnate in 21 giorni. Niente male, comunque.

Dando uno sguardo a chi la precede in classifica, vediamo che Azarenka è a 888 punti dalla top ten. In una situazione di normalità, non sarebbe un divario incolmabile per una che nel 2019 si è fermata dopo la sconfitta al primo turno contro Sabalenka a Flushing Meadows e quindi non ha guadagnato alcun punto nel finale della scorsa stagione. Sarà però difficile (ma non impossibile) che riesca a scalare altre posizioni e rientrare nelle prime dieci a fine anno. Vediamo perché.

Innanzitutto, è doveroso fare un breve riepilogo delle modifiche al calcolo del ranking introdotte dalla WTA (sulla scia di quanto deciso in campo maschile) per fronteggiare l’inevitabile rivoluzione del calendario causata dalla sospensione del tour lo scorso marzo. Il sistema rivisto prevede che la classifica sia sempre composta dai 16 migliori risultati (in singolo, nel doppio sono 11) ma che la tradizionale finestra di 52 settimane sia ampliata includendo di fatto i punti guadagnati tra marzo 2019 e dicembre 2020. Poiché questo comporta una evidente ridondanza di risultati, sia l’ATP che la WTA hanno optato per il modello a punti Better of 2019 and 2020. Che vuol dire? Semplicemente che, in presenza di due risultati in uno stesso torneo, al fine della classifica, si conterà solo il piazzamento migliore tra quello ottenuto nel 2019 e nel 2020.

 

Tornando ad Azarenka (ma è un discorso valido per tutte quelle nelle sue condizioni), in passato avrebbe potuto colmare il divario contando anche sui punti in scadenza alle altre ma nell’attuale contesto gli 888 punti che la separano dalla top 10 se li deve guadagnare tutti sul campo, senza poter fare affidamento su eventuali “favori” da parte delle sue dirette antagoniste. Ad esempio, Andreescu, che oggi si trova al n.7 con 4555 punti, senza i 2000 della vittoria a New York sarebbe già dietro alla bielorussa. Insomma, un metodo che tende a mantenere lo status quo (e la WTA non ne fa mistero) a discapito di chi non ha risultati da difendere e vuole scalare posti in classifica.

E sarà anche per questo che nella classifica odierna vediamo poche (nessuna) retrocessione clamorosa. Terminando il discorso Azarenza, ricordiamo che Vika è in tabellone a Roma e dovrà, se confermerà la sua presenza, fronteggiare al primo turno Venus Williams, da cui è stata battuta ad agosto a Lexington. Al Foro parte dai 190 punti dei quarti del 2019, mentre al Roland Garros ne ha conquistati solo 70. I due tornei mettono a disposizione un totale di 2900 punti e un exploit di Azarenka (o delle ottime prestazioni) le permetterebbero effettivamente di centrare la top 10. Va anche ricordato che la terra non è la sua superficie prediletta.

IL N.1 E LA TOP 20 – Nelle dieci, l’unico movimento in salita è quello della neocampionessa Slam Naomi Osaka, che risale dal n.9 al n.3 del ranking. È preceduta solamente da Barty e Halep. Con l’arrivederci dell’australiana al 2021, è possibile per Simona un ritorno in vetta già dopo l’anomala stagione autunnale su terra. Infatti, se riuscisse a vincere sia a Roma che a Parigi, Halep potrebbe scavalcare in vetta Barty con poco più di 100 punti di vantaggio. In top 20, infine, guadagna un posto Kvitova (n.11), ne perde 2 Mertens (n.20) nonostante l’ottimo risultato a New York. L’ingresso di Azarenka nelle venti è controbilanciato dall’uscita di Riske (-3, n.23).

LE ALTRE POSIZIONI – Alle spalle delle prime venti giocatrici, i movimenti più importati che si registrano sono, come già accennato, solo in salita. Pertanto, vediamo i grossi salti in avanti di Jennifer Brady (+16, n.25), Shelby Rogers (+38, n.55) e Patricia Maria Tig (+30, n.58), vincitrice del torneo di Istanbul. Sono più contenuti, invece, i progressi di Sloane Stephens (+6, n.33), Caroline Garcia (+5, n.45) e Madison Brengle (+11, n.73). Entrano (o rientrano) nelle 100 Varvara Gracheva (+8, n.94), Aliaksandra Sasnovich (+11, n.95) e Leylah Fernandez (+6, n.98).

Classifica WTA Variazione Giocatrice Tornei Punti
1 0 Ashleigh Barty 17 8717
2 0 Simona Halep 17 6356
3 6 Naomi Osaka 16 5780
4 -1 Karolina Pliskova 20 5205
5 -1 Sofia Kenin 25 4700
6 -1 Elina Svitolina 24 4580
7 -1 Bianca Andreescu 10 4555
8 -1 Kiki Bertens 25 4335
9 -1 Serena Williams 13 4080
10 0 Belinda Bencic 25 4010
11 1 Petra Kvitova 16 3736
12 -1 Aryna Sabalenka 25 3615
13 0 Johanna Konta 18 3152
14 13 Victoria Azarenka 17 3122
15 -1 Madison Keys 16 2962
16 -1 Petra Martic 22 2850
17 -1 Garbiñe Muguruza 17 2771
18 -1 Elena Rybakina 26 2501
19 0 Marketa Vondrousova 17 2378
20 -2 Elise Mertens 28 2360
21 0 Anett Kontaveit 20 2330
22 1 Angelique Kerber 21 2270
23 -3 Alison Riske 23 2256
24 -2 Maria Sakkari 26 2240
25 16 Jennifer Brady 24 2165
26 0 Karolína Muchová 17 1982
27 1 Amanda Anisimova 19 1905
28 -4 Donna Vekić 24 1880
29 -4 Dayana Yastremska 25 1880
30 5 Yulia Putintseva 26 1825
31 -2 Ekaterina Alexandrova 28 1775
32 -2 Qiang Wang 23 1706
33 6 Sloane Stephens 21 1573
34 -3 Ons Jabeur 22 1573
35 2 Magda Linette 29 1542
36 -4 Anastasia Pavlyuchenkova 22 1540
37 -4 Barbora Strycova 21 1530
38 -4 Svetlana Kuznetsova 17 1527
39 -3 Saisai Zheng 24 1510
40 -2 Shuai Zhang 26 1475
41 -1 Julia Görges 21 1423
42 0 Veronika Kudermetova 29 1388
43 0 Jeļena Ostapenko 24 1360
44 0 Kristina Mladenovic 28 1335
45 5 Caroline Garcia 28 1325
46 -1 Anastasija Sevastova 23 1288
47 -1 Marie Bouzkova 27 1274
48 -1 Fiona Ferro 26 1267
49 -1 Rebecca Peterson 24 1255
50 -1 Polona Hercog 24 1235

CASA ITALIA

Camila Giorgi (+5, n.69) consolida la sua leadership. Jasmine Paoline, invece, perde due posti e si ferma a un passo dall’uscire dalle 100. Si consolerà con la fresca affermazione su Sevastova al primo turno degli Internazionali. Ottimi progressi per Cocciaretto (+16, n.128), Pieri (+25, n.287), Di Sarra (+29, n.412) e Moratelli (+23, n.465).

Classifica WTA Variazione Giocatrice Punti Tornei
69 5 Camila Giorgi 930 23
99 -2 Jasmine Paolini 707 30
128 16 Elisabetta Cocciaretto 549 21
149 2 Sara Errani 446 27
155 1 Giulia Gatto-Monticone 432 26
158 -5 Martina Trevisan 429 26
193 0 Martina Di Giuseppe  339 29
287 25 Jessica Pieri 209 27
300 -7 Martina Caregaro 195 19
315 -8 Stefania Rubini 176 20
323 -7 Bianca Turati 167 12
336 -2 Lucia Bronzetti 155 23
353 0 Cristiana Ferrando 136 23
393 -2 Lucrezia Stefanini 116 24
404 -4 Deborah Chiesa 112 20
412 29 Federica Di Sarra 109 16
431 -3 Camilla Scala 100 14
434 11 Camilla Rosatello 99 18
459 -3 Gaia Sanesi 91 16
465 23 Angelica Moratelli 89 21

NEXT GEN RANKING

Bianca Andreescu mantiene la vetta del Next Gen Ranking. Sale al secondo posto Anisimova, approfittando delle 4 posizioni perse da Yastremska in classifica generale. Rientrano in classifica Kaja Juvan (n.9) e Ann Li (n.10). (Nel Next Gen ranking del 2018 rientrano le giocatrici nate dopo il 1° gennaio 2000).

Posizione Variazione Giocatrice Anno Classifica WTA
1 0 Bianca Andreescu 2000 7
2 1 Amanda Anisimova 2001 27
3 -1 Dayana Yastremska 2000 29
4 1 Iga Swiatek 2001 52
5 -1 Cori Gauff 2004 53
6 0 Anastasia Potapova 2001 91
7 0 Varvara Gracheva 2000 94
8 0 Leylah Fernandez 2002 98
9 Kaja Juvan 2000 118
10 Ann Li 2000 107

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ATP

Italiani in campo sabato 30 settembre: a Pechino Arnaldi sfida Jarry, esordio per Trevisan e Cocciaretto

Matteo Arnaldi cerca un posto nei quarti. Cocciaretto e Trevisan nel main draw, Bronzetti al turno decisivo delle qualificazioni

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Matteo Arnaldi – Coppa Davis 2023 (foto di Roberto dell'Olivo)

Chissà se Nicolas Jarry ha ancora gli incubi notturni in tonalità azzurra. Fatto sta che incrocerà nuovamente i colori italiani anche all’ATP di Pechino. Sarà Andrea Arnaldi il suo avversario agli ottavi del torneo. Per il sanremese la speranza di procedere spedito in questa competizione.

Come al solito, in terra cinese, week-end denso di appuntamenti e il sanremese avrà modo di mettere in difficoltà il n. 1 di Cile. La sfida tra questi due tennisti è la prima in assoluto. Start alle ore 6.30 italiane di sabato.

Le quote pendono dalla parte del cileno favorito a 1.75 contro i 2.20 dell’azzurro sui principali bookmaker, con qualche oscillazione, nelle ultime ore, in favore dell’azzurro.

 

In campo femminile, Elisabetta Cocciaretto sfiderà Marta Kostyuk nel primo turno WTA 1000 di Pechino. L’azzurra sarà in campo alle ore 6.30 contro l’ucraina apparsa in gran forma nell’ultimo periodo. Unico precedente tra le due tenniste è quello del torneo 2023 di Miami, con l’azzurra sconfitta 6-3 6-2. Cocciaretto sfavorita a 2.85, mentre la vittoria dell’ucraina è quotata 1.39. Martina Trevisan, invece, sfiderà Tatjana Maria nel primo turno del WTA di Pechino. Unico precedente tra le due tenniste risale al 2019 al torneo di Acapulco. Tedesca che vinse in due set. Quote pressoché alla pari, con il divario più ampio offerto da bwin: Martina 1,87, Tatjana 1,90.

Sempre a Pechino, si completeranno le gare per l’ingresso nel tabellone principale del torneo. In campo l’azzurra Lucia Bronzetti alle ore 8.00 italiane. La n. 65 del ranking affronterà Ashlyn Krueger. Non ci sono precedenti tra le due, con le quote che vanno da 1.64 di Eurobet per l’americana a 2.18 per l’italiana.

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Flash

Wim Fissette scarica Qinwen Zheng: ritorno con Naomi Osaka?

La notizia emerge a margine dell’oro agli Asian Games della cinese: “Ha infranto il contratto”

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Zheng Qinwen - WTA Palermo 2023 (credits to Ufficio Stampa Palermo Ladies Open)

Brutte notizie arrivano per Qinwen Zheng dopo la medaglia d’oro conquistata in singolare agli Asian Games (vittoria le dovrebbe valere la qualificazione per Parigi 2024). La numero 1 cinese si dovrà separare dal suo allenatore Wim Fissette con cui aveva iniziato una collaborazione nello scorso giugno: il coach, capitano del Belgio in Billie Jean King Cup, avrebbe infatti deciso di tornare da Naomi Osaka, che rientrerà nel circuito nel 2024 dopo la pausa per la maternità.

Una collaborazione che è stata discretamente proficua in questi mesi, considerato che Zheng ha conquistato a Palermo il suo primo titolo a livello WTA e il primo quarto di finale a livello Slam allo US Open. Una vera e propria beffa per la classe 2002 di Shiyan che aveva dato il benservito a Pere Riba, insoddisfatta dei risultati con l’allenatore spagnolo. L’iberico di lì a poco si sarebbe “accasato” con Coco Gauff, portandola insieme a Brad Gilbert a vincere Washington, Cincinnati e lo US Open.

Fissette ha infranto il contratto, ed è stato molto immorale – sono le parole della cinese riportate da diversi media dopo la finale vinta contro la connazionale Zhu Lin – capisco la sua decisione, ma io e la mia famiglia ci sentiamo feriti. In questo momento, non voglio parlare di questa persona”. Una situazione davvero spiacevole per una giovane come Zheng che aveva investito le sue risorse in un allenatore esperto come il belga e ora si ritrova a piedi in una condizione piena di incognite: il talento è grande, ma ancora la cinese deve trovare una figura stabile che riesca a incanalare il suo grande potenziale. Evidentemente non sarà Fissette.

 

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Flash

WTA Ningbo: in finale Jabeur e la sorpresa Shnaider, sconfitte Podoroska e Linda Fruhvirtova

La tunisina disinnesca con attenzione il dritto dell’argentina, la russa si impone facilmente nella contesa tra giovanissime

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Al Ningbo Open le due semifinali emettono verdetti positivi per la testa di serie numero uno Ons Jabeur e per la sorpresa russa Diana Shnaider.

D. Shnaider b. L. Fruhvirtova 6-4 6-1

Diana Shnaider prevale nella sfida tra teenager contro Linda Fruhvirtova nella prima semifinale del Ningbo Open. La classe 2004 russa supera in poco più di un’ora e mezza la ceca più giovane di lei di un anno imponendo il proprio robusto forcing con il dritto ma giocando anche alcune traiettorie di rovescio in particolar modo incrociate che sono risultate molto importanti per neutralizzare le risorse della rivale. Fruhvirtova si è trovata in tal modo spesso impegnata a rincorrere: il suo gioco di contenimento le ha permesso di rimanere a galla per quasi tutto il primo set. Poi la moscovita ha dilagato.

 

Nella prima frazione l’atleta di Praga trova per prima il break nel secondo gioco, approfittando di un dritto lungolinea di poco largo di Shnaider. Il vantaggio dura poco e la ceca lo rende mettendo in rete uno smash a rimbalzo. Sullo slancio la russa sale 4-2 strappando nuovamente il servizio alla rivale alla sesta palla break del game. Diana è sempre più in palla e dimostra i suoi miglioramenti in fase difensiva annullando una palla per il controbreak con un dritto lungolinea in corsa irraggiungibile per l’avversaria.

Le è sufficiente tenere ancora un turno alla battuta e il primo set è suo: tre ace a testa ma cinque doppi falli per chi ha perso contro due per chi ha vinto. Il secondo parziale conferma la tendenza degli ultimi game e Shnaider infila 5 giochi consecutivi prima di subire un break che non fa male: al termine è un 6-1 in 37 minuti.

Per Fruhvirtova un torneo che le ha comunque consentito di rompere la serie negativa di 9 sconfitte consecutive con relativo crollo in classifica oltre la centesima posizione. Per Shnaider una vittoria che vale la prima finale nella carriera e il miglior piazzamento nel ranking, vicinissimo alla sessantesima posizione. Che ovviamente può ancora migliorare…

[1] O. Jabeur b. N. Podoroska 6-3 1-6 6-2

La testa di serie numero 1 del tabellone Ons Jabeur “riempie il contratto” ed entra in finale superando l’Argentina Nadia Podoroska con il punteggio di 6-3 1-6 6-2.

La numero 87 del ranking non sfigura e oltre a conquistare nettamente il secondo set, nel resto del match riesce a tratti a mettere alla frusta le qualità difensive in back della settima giocatrice del mondo, che è però brava a non perdere la concentrazione e a giocare con buona continuità i due parziali vinti.

Jabeur cede in apertura la battuta e la recupera nel quarto gioco: la tennista sudamericana fa ottimo uso del dritto e conduce spesso gli scambi da fondo campo, ma una volta subita la rimonta, perde smalto e subisce un secondo break nell’ottavo gioco, che l’atleta nordafricana conquista con un portentoso dritto inside-out. Chiusa la prima partita nel game successivo, Jabeur, quasi soddisfatta del successo parziale, lascia l’iniziativa a Podoroska, che in poco più di mezz’ora pareggia il conto dei set lasciando un solo gioco all’avversaria.

L’inizio del set decisivo è forse il momento più delicato per Jabeur, che sul punteggio di 2-1 manca una palla break e si fa nuovamente raggiungere dall’argentina. Da qui in poi però il rendimento di Nadia cala nettamente e Ons trova il break a zero per un 4-2 che diventa 6-2 poco dopo.

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