La voglia arretrata di Kevin Anderson: "Nel 2021 punto a una stagione completa"

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La voglia arretrata di Kevin Anderson: “Nel 2021 punto a una stagione completa”

Il due volte finalista Slam, oggi 86 del mondo, è reduce dalla semifinale di Vienna e ha passato il primo turno a Bercy. Nonostante la doppia operazione al ginocchio destro, spera di tornare competitivo

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Kevin Anderson - Roland Garros 2020 (via Twitter, @rolandgarros)
 

Il ritiro nel secondo set della semifinale di Vienna contro Rublev si può considerare un incidente di percorso. Fisiologico, in un cammino di recupero complicato come è naturale che sia dopo due interventi al ginocchio (nell’estate del 2019 e poi a febbraio di quest’anno). Kevin Anderson però, a 34 anni, proprio nel torneo austriaco ha fatto vedere cose interessanti. Un ritorno nel circuito su buoni livelli per il big server di Johannesburg, non scontato per un atleta dalla macchina fisica così imponente. E a Bercy ha già passato il primo turno, visto che è stato lui stavolta ad approfittare di un ritiro, quello di Laslo Djere.

Alla ripresa della stagione dopo la sosta forzata, il sudafricano è stato una comparsa nella bolla americana per poi trasferirsi subito in Europa. Dopo le sconfitte al primo turno di Amburgo e Roma, ha riacceso il motore al Roland Garros (ko al terzo turno, sempre con Rublev) per poi togliersi la soddisfazione sul cemento viennese di mandare a casa Medvedev e Carreno. In attesa di capire dove potrà spingersi a Bercy – sulla sua strada ci sarà di nuovo Medvedev – Anderson ha voluto però specificare come non si senta a fine corsa. E voglia guardare con occhi interessati alla prossima stagione, nonostante le incognite che ci circondano.

FOCUS 2021 – “C’è ancora molto che voglio realizzare in questo sport – le sue parole riportate da TennisHead – ma deve essere il mio ginocchio a darmi quest’opportunità per i prossimi anni. Mi sono sentito bene nelle ultime partite, questo è un buon segnale“. Pur avendo giocato pochissimo negli ultimi 15 mesi, l’ex finalista di US Open e Wimbledon (tra il 2017 e il 2018) non ha mai perso di vista l’obiettivo di tornare competitivo. “Dopo l’ultima operazione di febbraio non me la sono presa comoda – ha raccontato – non mi sono goduto la vita fuori dal campo. Ho ripreso subito ad allenarmi, chiaramente a ritmi ridotti nella prima fase, poi andando intensificando“.

Durante il lockdown, trascorso in Florida, ha allestito una palestra improvvisata nel suo garage e si è concesso qualche corsa (autorizzata) nel suo quartiere. Poi, con il passare delle settimane, ha ripreso a giocare su un campo privato nell’abitazione di un amico. “Continuo a prefiggermi importanti traguardi e so che non sarà facile arrivarci – ha concluso – ma le motivazioni che ho sono massimali, anche per tornare a far bene negli Slam. Per il 2021 spero di poter disputare una stagione completa, lavoro per quello, anche se chiaramente dipenderà dalle mie condizioni di salute e da come andranno le cose nel mondo“.

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