Sinner-Sonego: "Il 2021 decisivo per volare alto fino alle Finals" (Cocchi). Federer: "Sto lottando contro il tempo" (Mastroluca)

Rassegna stampa

Sinner-Sonego: “Il 2021 decisivo per volare alto fino alle Finals” (Cocchi). Federer: “Sto lottando contro il tempo” (Mastroluca)

La rassegna stampa di martedì 15 dicembre 2020

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Sinner-Sonego: “Il 2021 decisivo per volare alto fino alle Finals” (Federica Cocchi, Gazzetta dello Sport)

Il tennis italiano ci ha regalato grandi gioie nonostante un 2020 ristretto, frammentato, condensato per colpa della pandemia che ha frenato tutto il mondo. La gioia di chiudere l’anno con otto giocatori tra primi 100 al mondo, la gioia di festeggiare la prima vittoria di Jannik Sinner, ad appena 19 anni, al torneo di Sofia. Un successo che gli è valso il premio per l’Exploit dell’anno, votato dai lettori della Gazzetta dello Sport. Jannik però non si vuole fermare, e punta dritto all’obiettivo più importante, il numero 1 al mondo. Progetto che persegue insieme al suo coach Riccardo Piatti. Il 2021 per lui sarà un anno fondamentale per volare ancora più in alto: «Spero di iniziare bene in Australia e soprattutto di giocare tante partite durante la stagione – ha detto -. Ci saranno alti e bassi ma spero di fare match importanti come quello con Nadal a Parigi, magari stavolta con Federer». Ma il 2020 e stato dolce anche grazie a Lorenzo Sonego, che ha chiuso la stagione al numero 33 del ranking mondiale, sua migliore classifica in carriera. Il torinese ha ricevuto un riconoscimento speciale per aver battuto Novak Djokovic, numero 1 al mondo, nei quarti di finale di Vienna. […] «[…] Appena ho saputo che le Finals arrivavano nella mia città ho iniziato a lavorare per questo sogno. E spero di poterlo realizzare. Contro Djokovic di sicuro non aspettavo un risultato così, ma vedevo che ogni cosa che provavo mi riusciva… Ero così emozionato a fine partita che non so nemmeno cosa mi hanno chiesto nell’intervista […]».

Federer: “Sto lottando contro il tempo” (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

Manca da un anno, Roger Federer, ma potrebbe non essere abbastanza per rivederlo in campo al prossimo Australian Open. «Mi piacerebbe molto esserci, ma sarà una lotta contro il tempo» ha detto lo svizzero durante la cerimonia per la premiazione degli Switzerland Sports Awards. […] «Speravo di essere al 100% lo scorso ottobre, e invece non ci siamo ancora – ha detto – Sono comunque soddisfatto dei progressi compiuti dal momento dell’operazione. Non voglio affrettare il ritorno in campo. Mi riservo ancora un po’ di tempo prima di decidere, vediamo come andranno i prossimi due mesi. Le mie priorità sono Wimbledon, le Olimpiadi e lo US Open». È prudente lo svizzero, come ha spiegato Claudio Mezzadri, ex capitano svizzero di Coppa Davis, in un’intervista al mensile “Il Tennis Italiano”. Nessuna pausa e nessuna frettaa nel suo percorso di riabilitazione, guidato come sempre dal fedelissimo preparatore atletico Pierre Paganini. Ma è ancora motivato: in Australia andrà soltanto se si sentirà in condizione di poter lottare per vincere. Ci sarà invece il numero 2 del mondo, Rafa Nadal, come ha confermato il suo manager Benito Perez Barbadillo al quotidiano australiano “The Age”. I tifosi di Federer sperano che lo spostamento del primo Slam dell’anno all’8 febbraio, data non ufficialmente confermata ma indicata come riferimento dagli organizzatori in un documento inviato ai giocatori all’inizio di dicembre, possa aumentare le possibilità di rivederlo a Melbourne. Venti volte campione Slam, Federer non ha più giocato dalla sconfitta contro Novak Djokovic in una semifinale dell’Australian Open disputata con evidenti problemi fisici. Nel corso del torneo, aveva peraltro vinto due maratone al quinto set con John Millman e Tennys Sandgren, salvando ben sette match-point contro lo statunitense. Al momento, rimane la sua ultima vittoria. È uno dei tanti momenti da ricordare, uno dei match manifesto dell’orgoglio di un campione che ha cambiato la storia del tennis. Anche per questo, è stato premiato come miglior sportivo svizzero degli ultimi settant’anni. […] E ha fatto un po’ tremare i suoi tanti appassionati. «Spero di rivedere il campo nel 2021 – ha detto lo svizzero – Vedremo come andrà, ma se la mia carriera dovesse finire qui, sarebbe incredibile averla conclusa con questo premio».

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