Australian Open: Djokovic dominante da subito, Thiem e Zverev escono alla distanza

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Australian Open: Djokovic dominante da subito, Thiem e Zverev escono alla distanza

Nole schianta Chardy in poco più di un’ora e mezza. Bene anche Wawrinka e Kyrgios, che ha attaccato nuovamente il serbo

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Novak Djokovic - Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Nella notte italiana è partito il tabellone maschile dell’Australian Open, con alcuni dei nomi più altisonanti già in campo.

DJOKOVIC SENZA SUDARE – Prestazione perfetta di Novak Djokovic, che non ha avuto problemi a battere Jérémy Chardy con il punteggio di 6-3 6-1 6-2 in 95 minuti. La partita non ha avuto la minima storia fin dall’inizio, come d’altronde è sempre successo durante i loro match (13-0 Djokovic prima di oggi, 30-0 il conto dei set): il francese ha subito offerto due palle break con un doppio fallo, perdendo il servizio con un dritto lungo. Chardy è rimasto aggrappato al set in qualche modo, anche grazie a un paio di riposte di rovescio insolitamente sbagliate dal serbo (per esempio sulla palla del 5-2); ha però continuato a sparacchiare per la fretta, anche perché Djokovic non ha avuto problemi a rimettere in campo anche dei servizi sopra i 200 all’ora, e alla fine ha concesso il set con tre errori di dritto.

Il secondo set è andato pure peggio per il francese. Altri tre errori di dritto hanno dato due palle break a Nole nel secondo game del secondo set, subito concretizzate con un’altra risposta ficcante che ha mandato fuori giri Chardy, e in poco più di un quarto d’ora il punteggio era già di 5-0 dopo un altro break arrivato su due vincenti di dritto del serbo, un inside-out e un contropiede. Stessa storia nel terzo: Nole ha strappato subito la battuta all’avversario, che ha provato a rimanere in scia nel quinto gioco in un game durato oltre dieci minuti con qualche bel riflesso a rete, ma il serbo ha chiuso il discorso recuperando senza problemi una smorzata con annessa chiusura incrociata in allungo. Giusto per sottolineare la propria superiorità, Djokovic ha poi chiuso con due ace di fila. Il suo prossimo avversario sarà Frances Tiafoe, che ha eliminato Stefano Travaglia.

“Buonasera a tutti, mi si riempie il cuore a vedere i tifosi sugli spalti”, ha detto nell’intervista post-partita. “Questo periodo ci ha insegnato a non dare niente per scontato. Ho una storia d’amore con la Rod Laver Arena, e volevo iniziare bene su un campo dove ho così tanti bei ricordi”. Sulle polemiche sorte durante la quarantena ha usato tanta diplomazia: Sono felice del fatto che si possa giocare a tennis, e sono felice di essere in Australia, è un Paese felice”.

ZVEREV IN RIMONTA – Reduce da un infortunio alla parte bassa della schiena durante la semifinale della ATP Cup contro Medvedev, Alexander Zverev ha avuto bisogno di quattro set per aver ragione dell’americano Marcos Giron, piegato in due ore e 42 minuti per 6-7 (8) 7-6 (5) 6-3 6-2. Il tedesco ha cercato di spingere da subito in risposta, fallendo tre opportunità nel primo gioco prima di portarsi avanti sul 3-2 grazie a un paio di errori di dritto dell’avversario, ma è stato rimontato sul 4-4. Una volta giunti al tie-break, Sascha ha salvato quattro set point (tre dal 6-3 e uno sul 7-6), ma ne ha fallito uno in risposta prima di cedere per 10-8.

Nel secondo la tds N.6 è ancora andata avanti sul 4-2, prima di incartarsi nuovamente al momento di servire per il set. Stavolta però il tie-break è stato di marca Zverev fin da subito, visto che il tedesco è subito scappato sul 5-1, chiudendo poi sul 7-5. La resistenza di Giron si è esaurita lì: Zverev ha subito breakkato a zero e non ha più concesso nulla al servizio, chiudendo il parziale in risposta e facendo lo stesso nel quarto – break nel quarto e nell’ottavo gioco. Al secondo turno affronterà il qualificato statunitense Maxime Cressy, che ha battuto Taro Daniel.

Sentivo ancora un po’ di dolore alla schiena e agli addominali, quindi non ho potuto spingere il servizio come volevo, arrivavo a malapena a 210 all’ora”, ha detto Zverev senza ironia. “Ho dovuto usare tanto lo slice. Comunque lui ha giocato bene, ma sono contento perché più andava avanti, il match meglio giocavo”.

THIEM VA – L’austriaco, tds N.3, è salito di colpi dopo una prima ora non brillantissima, eliminando Mikhail Kukushkin per 7-6 (2) 6-2 6-3 in due ore e 40 minuti. Kukushkin è un avversario dal tennis estremamente piatto, cosa che può creare non pochi problemi su una superficie definita da molti come più rapida rispetto agli scorsi anni, e infatti Thiem ha avuto bisogno di tempo per venire a capo dei colpi del kazako. Dopo aver breakkato nel sesto game su due errori dell’avversario, infatti, Thiem ha perso il servizio a zero, e poco dopo si è trovato sotto 6-5 e set point sul servizio di Kukushkin; in quella circostanza, però, il Dominator ha preso l’iniziativa fin dalla risposta, verticalizzando con il dritto e chiudendo con lo smash. Il set si è quindi protratto al tie-break, che non ha avuto storia: dal 2-2, infatti, l’austriaco ha vinto cinque punti in fila e ha conquistato il set dopo 41 minuti.

Nel secondo set Kukushkin è salito 2-0 con una eccellente contro-smorzata dopo essersi difeso su un rovescio lungolinea da karateka dell’avversario. Da lì il N.3 ATP ha iniziato a prendere il sopravvento, vincendo sei giochi in fila e sfiancando Kukushkin nel quinto game, conquistato alla quarta palla break e latore di un parziale di 14 punti a uno. Il terzo set è girato su un gioco simile, il terzo, in cui Thiem è riuscito a passare alla quinta opportunità (7 su 23 alla fine per lui sulle palle break), controllando il resto del match fino alla chiusura a zero nell’ultimo game in risposta. Mercoledì Thiem affronterà il mancino tedesco Dominik Koepfer, che ha avuto ragione di Dellien.

FACILI KYRGIOS E WAWRINKA – Stan Wawrinka è sceso in campo nella notte, e non ha lasciato scampo al portoghese Pedro Sousa, sconfitto per 6-3 6-2 6-4 in 98 minuti. Prestazione immacolata dello svizzero, che nei giorni scorsi ha detto di essere lontano dal top della forma, non essendosi potuto allenare come voleva durante la off-season dopo aver preso il Covid, ma francamente in questo primo match non si è visto: nessuna palla break concessa, 88 percento di punti vinti con la prima e 35 vincenti. Nella notte fra mercoledì e giovedì affronterà un avversario ben più duro, vale a dire Marton Fucsovics, a cui sono servite però oltre quattro ore per avere la meglio sull’australiano Marc Polmans.

Vittima portoghese anche per Nick Kyrgios, che ha dato un triplo 6-4 a Frederico Ferreira Silva in due ore esatte di gioco. Davanti a un pubblico eufemisticamente partigiano, l’australiano è partito male, fallendo una palla break iniziale e perdendo la battuta subito dopo. Kyrgios si è rimesso in gioco immediatamente, breakkando al termine di un gioco infinito in cui ha avuto sette chance per passare. Durante il game ha anche rotto la quarta parete come di consueto:

Da lì in avanti Kyrgios si è appoggiato sul solito, alto rendimento al servizio (14 ace, 80 percento di prime in campo con l’84 di conversione), piazzando l’allungo alla prima possibilità – nel settimo gioco del primo set e nel quinto del secondo. Nell’ultimo parziale, l’australiano si è fatto recuperare subito il break iniziale, ma si è ripreso il vantaggio nel quinto game, chiudendo senza più perdere punti al servizio e regalando anche un colpo dei suoi:

Il suo secondo turno con Ugo Humbert sarà forse il più interessante del tabellone maschile. Dopo il match, l’australiano è tornato nuovamente sulla polemica a distanza (ormai pluriennale) con Novak Djokovic, che aveva detto di non avere rispetto per lui fuori dal campo. Queste le parole di Kyrgios: Novak è un tipo strano. Un grande tennista, ma non uno da cui possa ricevere critiche visto che si è messo a far festa a petto nudo durante una pandemia“.

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