Australian Open, quote domenica 21 febbraio: la finale è senza un favorito

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Australian Open, quote domenica 21 febbraio: la finale è senza un favorito

Da un lato otto trionfi su otto nelle finali di Melbourne, dall’altro venti vittorie consecutive. I bookmakers non prendono posizione fra Djokovic e Medvedev

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Era probabilmente la finale più prevedibile, forse la più attesa, magari non da tutti i tifosi, visti i due personaggi abbastanza ‘divisivi’, per carattere e per gioco forse meno spettacolare di altri. Alla fine si giocheranno l’edizione 2021 dell’Australian Open la testa di serie numero 1 Novak Djokovic e la numero 4 Daniil Medvedev. Si fa sinceramente fatica a ricordare l’ultima volta che Djokovic non è stato favorito dai bookmakers in una partita (escludendo chiaramente gli scontri con Nadal sulla terra rossa, ma quello è un mondo a parte), e questo è sintomatico di quanto sia forte l’avversario che si ritrova davanti.

Le quote su Snai sono rispettivamente 1,85 e 1,92, quindi con il serbo avanti di un capello nei pronostici, ma (parere personale di chi scrive) solo per una questione di pedigree: stiamo pur sempre parlando del numero uno al mondo, diciassette volte campione Slam, otto volte campione dell’Australian Open e, tra le varie statistiche che si possono citare, un signore che ha vinto dieci delle undici finali major disputate dal 2014 (sempre escludendo il Roland Garros, per altro conquistato nel 2016, anno dell’unica sconfitta di queste undici, subita da Wawrinka allo US Open). Sicuramente influisce anche l’infortunio agli addominali, ormai quasi del tutto smaltito, patito contro Fritz al terzo turno, a cui sono seguiti dubbi e partite più sofferte del previsto, ma va ricordato che ad inizio torneo veniva pagato solamente 2,30 che Djokovic si laureasse per la nona volta campione, quindi poco più di quello che vale oggi alla vigilia della finale.

Sembra inarrestabile la corsa di Medvedev, iniziata a fine ottobre 2020 dopo la sconfitta ad opera di Kevin Anderson nel torneo di Vienna e giunta a venti vittorie di fila: Parigi-Bercy, ATP Finals, ATP Cup e ora il filotto per arrivare alla seconda finale Slam in carriera, dopo quella persa da Rafa Nadal a Flushing Meadows 2019. In questo torneo il moscovita ha mostrato un totale e continuo controllo del gioco, a partire dal potentissimo servizio (“Sembra quello di Isner” ha dichiarato Tsitsipas) per proseguire con la sua rete di colpi da fondo, profondissimi e letali, in particolare il rovescio, con i quali sembra comportarsi come un giocatore di scacchi, degno della migliore tradizione sovietica, prevedendo in anticipo la prossima mossa, sua e dell’avversario, mostrando inoltre una leggerezza nei movimenti assolutamente inusuale per un ragazzone di due metri.

A tratti disarmante, sarà curioso vedere come riuscirà Djokovic, a sua volta un maestro nei colpi da fondo, a gestirlo ed eventualmente metterlo in difficoltà; per altro una cosa riuscita solo a Tsitsipas per qualche game e a Krajinovic per un paio di set, sempre però in frangenti in cui il russo aveva perso le staffe per qualche motivo, deconcentrandosi. Ecco, l’aspetto mentale potrebbe fare la differenza: assodata la familiarità del numero uno al mondo con questi grandi palcoscenici a dispetto di quella del russo, sarà importante per Novak riuscire, in qualche modo, a far vacillare le certezze nel gioco di Medvedev, finora incrollabili anche di fronte al pubblico chiaramente schierato contro; la partita a scacchi è già iniziata, con Medvedev che ha dichiarato che “la pressione è tutta su Nole”, in una sfida che potrebbe essere molto lunga. Un prolungamento del match al quinto set è quotato a 3,40 da Bet365, mentre vale rispettivamente 2,50 e 2,60 che la partita termini in tre o quattro set.

Concludiamo con il bilancio dei precedenti: vantaggio di di quattro a tre per Nole, ma Daniil ha vinto tre degli ultimi quattro, compreso l’ultimo in ordine cronologico, quello del round robin delle recenti ATP Finals, portato a casa con un perentorio 6-3 6-3; i due si sono già incrociati sui campi di Melbourne, nel quarto turno dell’edizione 2019, con successo del serbo in quattro set. Quello che è certo è che una delle due strisce vincenti si interromperà: sarà quella di otto finali all’Australian Open di Djokovic (che in realtà ne ha anche un’altra aperta di venti successi nel torneo) o quella di vittorie consecutive di Medvedev?

Luca Chito

***Le quote sono aggiornate alle 13 di sabato 20 febbraio e sono soggette a variazione

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