Caso Pospisil, l’appello di Djokovic: “I tennisti siano uniti”. E i suoi colleghi rispondono

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Caso Pospisil, l’appello di Djokovic: “I tennisti siano uniti”. E i suoi colleghi rispondono

Diversi protagonisti del circuito ATP hanno manifestato solidarietà al giocatore canadese dopo l’episodio avvenuto a Miami. Karlovic: “Abbiamo bisogno di un’associazione di soli giocatori”

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Novak Djokovic - Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Lo sfogo in campo di Vasek Pospisil al primo turno del Masters 1000 di Miami non è certo passato inosservato, e sono tanti i giocatori che in queste ore stanno esprimendo via social la propria solidarietà nei confronti del giocatore canadese, che al giudice di sedia del suo match contro MacDonald ha detto di aver avuto un diverbio durato addirittura un’ora e mezza la sera prima con il presidente ATP Andrea Gaudenzi. Vasek si è poi scusato su Twitter: “Sono davvero dispiaciuto perché ho mancato di rispetto al gioco che amo – ha scritto Pospisil -. A titolo di spiegazione, mi sono innervosito durante un incontro con i vertici ATP la sera prima del match e ho sottovalutato quel carico emotivo una volta sceso in campo. Ma sono dispiaciuto per il mio comportamento e per il linguaggio che ho usato”.

Tuttavia, sono diverse le voci a sostegno del canadese che si sono levate tra i giocatori. Fra tutte quella di Novak Djokovic, che insieme allo stesso Pospisil ha varato il progetto PTPA al centro dei dissapori con l’ATP. Vasek Pospisil è un mio caro amico – ha affermato il numero uno del mondo – e sono solidale con lui con tutto il cuore. I giocatori concordano sul fatto che è una persona della massima integrità che ha a cuore il benessere dei suoi colleghi sul tour. Spero che i tennisti professionisti riconoscano l’importanza dello stringersi insieme”.

All’appello di Nole hanno fatto seguito i messaggi di altri giocatori. John Isner ha twittato che “quel che è successo a Pospisil è stato spiacevole. Ogni tanto capita che le emozioni prendano il sopravvento. Resta il fatto che lui ha speso un numero imprecisato di ore a combattere per conto dei suoi colleghi del circuito”. Così, invece, Milos Raonic: “L’unità dei giocatori è importante ora più che mai: non cercate di silenziarli, ma lavorate con loro”. Ivo Karlovic è ancora più schietto: “Non ero al meeting di cui ha parlato Pospisil, ma da quel che ho sentito dai giocatori che c’erano, è sempre più chiaro che abbiamo bisogno di un’associazione di soli giocatori”. Tra chi ha fatto sentire la propria voce ci sono anche Ryan Harrison, Rajeev Ram e Steve Johnson. Una gatta da pelare per Andrea Gaudenzi.

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