A Thompson è inviso il rosso, Fognini in souplesse a Montecarlo. Fuori Cecchinato e Caruso

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A Thompson è inviso il rosso, Fognini in souplesse a Montecarlo. Fuori Cecchinato e Caruso

Fabio regola l’australiano con un doppio 6-3. Negli ottavi attende Krajinovic o Londero. Niente da fare per Salvatore Caruso, sconfitto da Rublev

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Fabio Fognini - Montecarlo 2021 (foto via Twitter @ROLEXMCMASTERS)
 

[15] F. Fognini b. J. Thompson 6-3 6-3

Fabio Fognini potrà continuare a difendere la sua corona nel Principato. Facile, tranquillo, senza alcun inghippo di sorta il match vinto dal campione in carica nel secondo turno contro Jordan Thompson, collega che, consideratone il curriculum on clay, nelle previsioni non sembrava costituire ostacolo eccessivamente scomodo. E infatti. Troppo leggero sul mattone tritato il baffuto australiano: a disagio negli scivolamenti, presto incerto sulla posizione da tenere in campo e provvisto di cilindrata infinitamente inferiore, Thompson è da subito finito nel tritacarne negli scambi da dietro, e quando ha provato a uscire dalla stretta accorciando il rettangolo ha sovente sbagliato pesi e misure.

Sicuro e sereno, per quanto possibile, a Fabio è in linea di massima bastato tenere la palla profonda e carica per volare sul quattro a zero in meno di venti minuti: di Thompson è pervenuto solo un certo scoramento, spesso catturato dai microfoni a bordocampo facilitati nel loro compito dall’assenza di pubblico. “Hit the ball”, “what is that?”, “so bad” le autocritiche carpite dai tristi soliloqui di un giocatore sin qui capace di vincere appena nove partite nel Tour maggiore sul rosso, solo una, quella di primo turno contro lo svogliatissimo Benoit Paire, in un Mille.

Così l’unico duello degno di nota è stato quello, immancabile, innescatosi tra Fabio e la giudice di sedia, fiorito sull’unico break conquistato da Jordan nell’ottavo game con tre errori di dritto di Fognini. L’ultimo, largo di un millimetro, ha provocato la bagarre. “It’s a joke”, è uno scherzo, ha riferito all’arbitro il ligure, il quale, da quel momento, ha preteso il controllo a terra a ogni punto sospetto. Un minuto diversivo per dare un pizzico di pepe a un match proseguito senza sussulti anche nel secondo set, deciso da un break avvenuto nel quarto gioco e illuminato da un clamoroso passante vincente con il rovescio a una mano esibito da Fognini nel sesto, perla finale di una vittoria mai in discussione. Il suo percorso verso una difficile, nuova incoronazione proseguirà domani, negli ottavi, contro Filip Krajinovic. “È un giocatore con molto talento e gioca molto bene a tennis. Vale più della classifica che ha, infatti è stato tra i primi 30” ha commentato Fabio in conferenza. “Sarà una battaglia molto dura, 50-50. L’importante è stare in campo come in questi due giorni, atteggiamento giusto, per il resto il risultato è una conseguenza“.

[6] A. Rublev b. [Q] S. Caruso 6-3 6-2

La superiorità di Andrey Rublev nei confronti Salvatore Caruso si è palesata nella maniera più evidente in questo secondo turno che ha aperto il programma sul campo Rainer III. Il n. 8 del mondo è partito lanciatissimo e un break a freddo gli è bastato per far suo il primo set 6-3 senza concedere nulla. La potenza dei suoi colpi da fondo non ha minimamente risentito della superficie di gioco, e gli scambi sono sempre stati in suo controllo. La chance più grande per il siciliano c’è stata ad inizio secondo set quando il rovescio del russo ha fatto cilecca per un paio di volte: Caruso ha avuto le prime due palle break ma gli sono sfilate via in un attimo. Con il classico ‘occasione mancata, occasione subita’, Caruso ha poi perso la battuta nel game successivo, questa volta sbagliando lui sul lato del rovescio.

Nonostante ormai il punteggio fosse indirizzato in favore di Rublev, c’è stato comunque spazio per una piccola polemica. Sotto 1-3, 15-40, una prima di servizio di Caruso è stata chiamata fuori ma il giudice di sedia Bernardes è subito intervenuto, invitando l’italiano a ripetere la battuta. Quest’ultimo invece avrebbe voluto il punto e ne è scaturito un piccolo battibecco, rigorosamente in lingua italiana, culminato a fine game con un flebile “vaffa…” e punito con un code violation. Dopo 69 minuti di gioco è arrivata per 6-3 6-2 quella che può essere considerata una vittoria di routine per Rublev.

Ho fatto troppi errori, soprattutto in risposta – un fondamentale sul quale mi sento forte. Sono un po’ sorpreso da questo, anche perché lui non è il Bublik di turno che serve la seconda a 200 km/h. Contro un giocatore del genere non te lo puoi permettere” ha commentato Caruso in conferenza stampa. “Rispetto alla sfida dello US Open, nella quale ho giocato solo un set su tre, però sono stato più in partita. Sono comunque contento, anche perché la scorsa settimana sono stato male, mi sono allenato per la prima volta martedì scorso, in totale due volte e poi sono venuto qui“. Sul programma delle prossime settimane: “Giocherò sempre sulla terra, forse anche a Parma. Sono iscritto a Barcellona e Belgrado la prossima settimana, spero di entrare come alternate in uno dei due“.

[11] D. Goffin b. [Q] M. Cecchinato 6-4 6-0

Chi non ricattura i fasti del passato è Marco Cecchinato, che dopo aver lottato nel primo set cede di schianto il secondo contro un buon David Goffin, che si prende così gli ottavi del torneo monegasco. L’inizio di Marco non è dei migliori, il tennista italiano cede subito la battuta e si trova a rincorrere già dal terzo game. Le solite mancanze in risposta di Ceck si fanno sentire contro un Goffin particolarmente solido al servizio e chirurgico da fondo. Il momento per riprendere la partita in mano per Cecchinato arriva nel decimo game. Un bellissimo dritto diagonale di Goffin sulla riga gli nega la prima palla break, ma il belga commette un errore colossale con lo smash che concede una seconda palla break al suo avversario. Marco non riesce a prendere vantaggio nello scambio e Goffin chiude così game e set. La partita sostanzialmente finisce qui, il livello del tennis di Cecchinato cala vertiginosamente e il tennista belga non si fa problemi a chiudere la partita con un secco 6-0 in nemmeno mezz’ora.

Il secondo set mi è un po’ scivolato, ho avuto sempre palla game nei primi game; è finita 6-0, ma poteva essere 3-3″ ha raccontato Marco in conferenza. “Però non è stato un set che ho mollato. A livello di tennis è stato il match migliore dell’ultimo periodo, il primo set è stato alla pari e sul 5-4 ho avuto le chance per tornare in partita. Lui si muove bene e ha un tempo sulla palla pazzesco, ci conosciamo bene. La stagione comunque è lunga e ci sono molti tornei in cui posso fare bene. Parma? Sono contento, è un nuovo torneo in Italia. Da una parte spero di giocarlo, dall’altra… spero di non andarci e riposare prima del Roland Garros, perché significherebbe aver giocato abbastanza partite nei tornei precedenti“.

Goffin vendica così il 6-0 ricevuto da Cecchinato negli ottavi del Roland Garros 2018 e vola agli ottavi. Sulla sua strada potrebbe esserci un altro italiano, il nostro Lorenzo Sonego, oppure la testa di serie numero 5 Alexander Zverev.

Hanno collaborato Paolo Di Lorito e Giorgio Di Maio

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