Musetti, un set da campione. Poi Tsitsipas lo travolge (Pierelli). Musetti illude poi cede a Tsitsipas. A Parma la Gauff fa il pieno (Mastroluca). Musetti un'ora al top. Tsitsipas è più vicino (Bertellino). Flussi d'aria e distanziamento, alle Atp Finals 5 mila persone (Nerozzi)

Rassegna stampa

Musetti, un set da campione. Poi Tsitsipas lo travolge (Pierelli). Musetti illude poi cede a Tsitsipas. A Parma la Gauff fa il pieno (Mastroluca). Musetti un’ora al top. Tsitsipas è più vicino (Bertellino). Flussi d’aria e distanziamento, alle Atp Finals 5 mila persone (Nerozzi)

La rassegna stampa di domenica 23 maggio 2021

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Musetti, un set da campione. Poi Tsitsipas lo travolge (Matteo Pierelli, La Gazzetta dello Sport)

Dovrà ripartire da quel primo set, giocato in maniera sublime. Lorenzo Musetti ha fallito l’assalto alla prima finale nel circuito maggiore, ma esce da Lione a testa alta: al momento Stefanos Tsitsipas gli è ancora superiore, ma stiamo parlando del numero 5 al mondo, un giocatore che nella Race (la classifica che tiene conto dei risultati dell’anno e qualifica alle Atp Finals di Torino) è al primo posto e che sulla terra nel 2021 ha già vinto Montecarlo e ha centrato la finale a Barcellona, sconfitto da Nadal dopo aver avuto un match point. Eppure in quel primo set Musetti (che domani salirà al numero 76, suo best ranking) lo ha fatto soffrire con un repertorio di alto livello: servizio in kick, palle corte imprendibili, dritto carico e profondo. Tutto ha funzionato alla perfezione. Poi dalla metà del secondo set Tsitsipas è riuscito a leggere meglio la battuta del toscano, è migliorato col rovescio e ha girato la partita. E nel terzo set Musetti ha ceduto di schianto, perdendo gli ultimi otto giochi. Ma dimostrando di essere cresciuto nettamente. «Sono contento di quello che ho fatto – ha detto Lorenzo – nel primo set e nei primi giochi del secondo ho giocato al meglio. Dopo lui è stato migliore di me e si è vista la mia inesperienza: ho giocato poche partite a questo livello». Intanto incassa anche i complimenti di Tsitsipas: «Mi ha fatto lavorare duro su ogni punto, ho dovuto mantenere la calma. E stato importante vincere una partita così»

Musetti illude poi cede a Tsitsipas. A Parma la Gauff fa il pieno (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

Per un set, Lorenzo Musetti ha fatto sognare. Nella semifinale di Lione, ha messo in mostra un tennis scintillante contro il numero 5 del mondo Stefanos Tsitsipas, che si può considerare il terzo favorito per la vittoria al Roland Garros dopo Nadal e Djokovic Il carrarino ha iniziato meglio, tra l’incredulità degli appassionati di fronte a una qualità così elevata di gioco. Ha subito il ritorno del greco che ha chiuso 4-6 6-3 6-0. «Fino al primo game del secondo set, credo di aver giocato il mio tennis migliore, poi però Stefanos ha alzato il livello di intensità e non sono riuscito a mantenere lo stesso livello – ha ammesso l’azzurro – sono comunque felice di come ho giocato per un set e mezzo. Era una battaglia di rovesci a una mano, chi cambiava per primo con il diritto vinceva il punto. Nella seconda parte del match, Tsitsipas mi è stato fisicamente superiore. Ha meritato di vincere». Musetti e Tsitsipas al momento sono giocatori di due categorie diverse. Il greco è uno dei migliori atleti nel circuito, unisce potenza, elasticità, resistenza. Musetti sta provando ad andare sulla stessa strada, ma ha giocato un decimo delle partite ATP e non si può pensare che oggi possa già essere al suo livello. Sarà comunque per la prima volta tra i primi 80 del mondo da domani, e potrà salire ancora. Sarà infatti in campo a Parma, nel nuovo ATP 250, che prende il via già oggi con gli ultimi incontri di qualificazione e i primi del tabellone principale. Sempre a Parma si è chiuso intanto ieri il torneo femminile nel segno di Coco Gauff, già semifinalista agli Internazionali BNL dltalia. La statunitense ha dominato in finale la cinese Qiang Wang 6-1 6-3, poi ha trionfato anche in doppio in coppia con Catherine McNally. A 17 anni e 70 giorni, è la più giovane dopo Maria Sharapova nel 2004 a vincere entrambi i titoli in uno stesso torneo. «A Parma mi sono sentita a mio agio sin dal mio arrivo: questo successo mi dà tanta fiducia in vista del Roland Garros» ha detto Gauff che da domani salirà intorno alla posizione numero 25, la sua migliore finora in carriera.

Musetti un’ora al top. Tsitsipas è più vicino (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Per circa un’ora Lorenzo Musetti ha incantato la platea sugli spalti di Lione e il pubblico in tv. È stato addirittura superiore al n° 5 del mondo, il greco StefanosTsitsipas, per questo scorcio di partita. II nostro “Raffaello” della racchetta ha centrato un break nel quinto gioco del set d’apertura e lo ha conservato fino al termine, salvando anche una palla del 5-5 nel game decisivo. Sull’1-1 del secondo set un’occasione break per il carrarino non si è concretizzata per pochissimo, con segno della palla appena out. Il match è improvvisamente cambiato. Tsitsipas ha alzato i ritmi volando sul 4-1. Ultimo slancio di Musetti, che ha ridotto le distanze (3-4 e servizio) ma non è stato sufficientemente attento subito dopo. Il greco ha cambiato ancora una volta marcia sfilando al nostro il secondo set. L’avvio di quello decisivo, a senso unico per l’ateniese, ha posto la parola fine al confronto, sigillato dal 6-0. Musetti è ancora tatticamente acerbo nel capire quando il confronto sta cambiando direzione ma ha tutto il tempo per crescere anche sotto tale aspetto e salire sempre più in alto. La prima parte della semifinale lo ha confermato. «Dovevo stare calmo, non è stato facile ripartire dopo aver perso il primo set – ha detto un sorridente Tsitsipas a fine gara -. Anche nel secondo parziale lui è stato bravo a rientrare, grazie a colpi spesso imprevedibili. Nel complesso un bel match, anche per il pubblico presente, importante per focalizzarsi sui dettagli che possono fare la differenza. Sono molto felice per la finale raggiunta». Per il greco 32a vittoria stagionale e quarto contest per il titolo (uno vinto, a Montecarlo e due persi, ad Acapulco e Barcellona). Troverà il britannico Norrie che ha battuto Khachanov con un doppio 6-1.

Flussi d’aria e distanziamento, alle Atp Finals 5 mila persone (Massimiliano Nerozzi, Corriere – Torino)

Riaperte le arene del calcio si punta a fare lo stesso per gli sport indoor, a partire dalle Atp Finals di tennis, in menù a Torino dal 14 al 21 novembre. Missione ancor più complicata, al chiuso, per la gestione di spazi ridotti e, soprattutto, dei flussi dell’aria, veicolo dei famigerati droplet (e del virus). E se la sindaca Chiara Appendino si è detta ottimista — «fiduciosi sulla presenza del pubblico» — ingegneri e tecnici sono al lavoro per pianificare accessi e permanenza delle persone dentro al Pala Alpitour, con un obiettivo ambizioso: portare attorno ai campioni della racchetta poco meno di sei mila persone, quasi la metà della capienza dell’impianto (sui 12 mila spettatori). Ben inteso, previa deroga, poiché al momento le norme fissano la possibilità di avere 500 persone per avvenimenti al chiuso: limite numerico derogabile presentando adeguato protocollo al Comitato tecnico scientifico (cts). Il primo step, come per gli stadi, sarebbe aprire al venti per cento della capienza, ovvero sui 2.400 spettatori, ma si sta lavorando per arrivare al doppio. C’è comunque ottimismo verso le Atp Finals: spazi e impianti di areazione sono tarati per una capienza massima di circa 17500 persone e, quindi, potrebbero garantire un afflusso di poco meno di sei mila spettatori, in tempo di pandemia. Ovviamente seguendo adeguato manuale di istruzioni, e di comportamento: dal rilevamento della temperatura al distanziamento personale.

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