US Open: Raducanu da favola. Batte Bencic e vola in semifinale

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US Open: Raducanu da favola. Batte Bencic e vola in semifinale

La britannica gioca alla grande e approfitta di una brutta performance della svizzera. È la prima giocatrice (donna o uomo) a raggiungere la semifinale partendo dalle qualificazioni

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Emma Raducanu - US Open 2021 (Garrett Ellwood/USTA)
 

[Q] E. Raducanu b. [11] B. Bencic 6-3 6-4

Emma Raducanu scrive la storia dello US Open superando in due set la testa di serie numero undici Belinda Bencic e diventando la prima qualificata nella storia del torneo a farsi largo fino alle semifinali (sia in campo femminile che maschile). Una prestazione pressoché perfetta quella della britannica, sotto il profilo mentale prima ancora che sotto quello tennistico. Escludendo i primi due game dell’incontro, la giovane Emma è sembrata molto più a suo agio della sua più esperta avversaria nella gestione della tensione e del palcoscenico. Bencic, che pure di recente ha vinto le Olimpiadi, è andata in crisi una volta perso il break di vantaggio nel primo set e da lì a cominciato a subire la pressione nei momenti topici, commettendo anche pericolosissimi doppi falli da destra in situazioni delicate e buttando via molte risposte non impossibili. Raducanu viceversa ha sempre fatto scelte oculate e ha sempre amministrare con autorevolezza gli scambi, rintuzzando i pochi tentativi di ribellione da parte di Bencic.

Belinda ha dunque molto da rimproverarsi, ma la maturità della britannica continua a stupire. In otto incontri, la diciottenne non ha ancora perso un set e solo una volta la sua avversaria ha portato a casa più di quattro giochi (Mariam Bolkvadze nelle quali). Raducanu diventa la seconda 2002 a raggiungere le semifinali a New York quest’anno, dopo Leylah Annie Fernandez (più “anziana” di un paio di mesi). La sua prossima avversaria uscirà dalla sfida tra Karolina Pliskova e Maria Sakkari.

IL MATCH – L’inizio di partita è molto difficile per Raducanu, che viene messa subito sotto pressione da tre buone risposte di Bencic. Sotto 0-40, la britannica pesca l’asso con la seconda, ma poi è costretta cedere il break. La svizzera consolida in scioltezza il vantaggio nonostante una sola prima in campo su cinque punti giocati. Man mano che la partita procede però Raducanu comincia a scendere a patti con la tensione e a giocare con più scioltezza, ma Bencic sembra in pieno controllo delle operazioni e sale 3-1. Nel sesto gioco però, in maniera piuttosto improvvisa, la svizzera incappa in un pessimo turno di battuta, rimettendo in corsa la propria avversaria con un paio di non forzati e un doppio fallo.

Il regalo inaspettato tranquillizza ulteriormente Raducanu, che inizia ad aprire gli angoli come sa fare e a mettere in difficoltà l’avversaria. La situazione è capovolta rispetto all’inizio: ora è Bencic quella tesa delle due, mentre la britannica fa scorrere con estrema fluidità i propri colpi da fondo. Sul 4-3 in favore di Raducanu, Bencic commette un grave doppio fallo sul 30-30, lasciandosi tradire dalla pressione in una situazione di parità, proprio come nel sesto gioco. La svizzera si salva, ma Raducanu si procura un’altra chance con un dritto vincente al termine di un lungo scambio. Stavolta la britannica infila l’avversaria con il passante e si guadagna il diritto di servire per il primo set, impensabile per come era iniziato l’incontro. Senza il minimo tremore, la giovane Emma fa suo il parziale con un ace e due vincenti (uno di dritto e uno di rovescio).

In apertura di secondo set, Bencic riesce a interrompere la striscia di cinque giochi consecutivi vinti dall’avversaria, anche grazie a uno sciagurato errore di Raducanu che sul 15-30 sbaglia clamorosamente la direzione dell’attacco a campo aperto, subendo poi il passante. La britannica rischia di pagare subito cara quella leggerezza perché Bencic si scuote e la costringe all’errore, procurandosi due consecutive palle break. Raducanu però non fa molti discorsi e le annulla entrambe prima con un vincente di rovescio, poi con uno di dritto. La svizzera si prende una terza occasione con una gran risposta, ma la sciupa e si ritrova sull’1-1. La britannica continua a essere la più tranquilla delle due, il che è incredibile a pensarci. Due momenti esemplificano alla perfezione la differenza di approccio tra le due: sul 2-1 30-30, Raducanu serve un ace, mentre nel game successivo Bencic si condanna al break con un doppio fallo sul 15-40.

La svizzera getta la racchetta a terra e prova qualche accelerazione di pura rabbia, ma non riesce a impensierire l’avversaria che sale 4-2. Bencic si mette nei guai, ancora con un doppio fallo sul 30-30, ma se la cava prendendo la via della rete e rimanendo in corsa nel secondo set. L’ultimo treno sembra scappare via senza fermate in Svizzera quando Belinda getta alle ortiche con quattro erroracci un vantaggio di 0-30 sul servizio di Raducanu. Sul 5-4, al momento di servire per il match, la britannica mostra per un attimo la sua età e si ritrova ancora sotto 0-30, dopo un non forzato e un doppio fallo. L’illusione dello psicodramma però si interrompe qui: Raducanu risale come se niente fosse con un dritto vincente e un ace, andando poi a stuzzicare il lato destro di Bencic e forzandone per l’ultima volta l’errore.

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