Australian Open 2022 femminile: nessun problema per Giorgi. Bronzetti e Trevisan sconfitte ma con il sorriso

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Australian Open 2022 femminile: nessun problema per Giorgi. Bronzetti e Trevisan sconfitte ma con il sorriso

Camila Giorgi avanza in due set battendo Martincova e prenota la sfida alla n. 1 Barty. Niente da fare per Lucia Bronzetti e Martina Trevisan, sconfitte sulla Rod Laver Arena da avversarie molto più forti

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Ashleigh Barty Australian Open 2022 (foto Twitter @AustralianOpen)
 

Sono andate tutte secondo pronostico le partite delle tre ragazze italiane impegnate a inizio giornata nei loro match di secondo turno all’Australian Open. L’unica a portare a casa la vittoria è stata Camila Giorgi, testa di serie n. 30 del tabellone che ha disposto in due set (6-2, 7-6(2)) della ceca Tereza Martincova (n. 47 WTA).

Un match giocato come sempre in maniera molto aggressiva da parte della tennista marchigiana, che ha preso il comando delle operazioni andando subito in vantaggio di un break sul 2-0 per poi allungare sul 5-1 e portare a casa il primo set in meno di mezz’ora per 6-2.

Nel secondo parziale Giorgi si è impelagata in un laborioso game di 14 punti sullo 0-1, nel quale è incappata in tre doppi falli che hanno concesso a Martincova quattro palle break, le prime del match. Camila è comunque riuscita a venir fuori da questa difficile situazione e poi allungare nel punteggio arrivando a servire per il match sul 5-2. A questo punto tuttavia Giorgi ha ceduto quattro game consecutivi, trovandosi a servire per rimanere nel set sul 5-6 e a due punti dalla sconfitta nel parziale sullo 0-30. Con le spalle al muro però Camila ha piazzato tre vincenti e sullo slancio ha poi continuato vincendo il tie-break per 7-2.

Credo che sia stata una grande partita, mi sono sentita bene, ho giocato bene e sono molto contenta della mia prestazione” ha poi detto Camila Giorgi ai giornalisti presenti.

È la quarta volta in carriera che Giorgi arriva al terzo turno all’Australian Open, e nel suo prossimo incontro l’attende nientemeno che la n. 1 del mondo Ashleigh Barty, che in soli 52 minuti ha disposto della nostra Lucia Bronzetti, giunta al secondo turno partendo dalle qualificazioni. Per una giocatrice che solo 12 mesi fa durante l’inverno disputava i 15.000 dollari ITF a Sharm El Sheikh, è stato comunque un grande risultato essere arrivata a giocare contro la più forte giocatrice del mondo in una delle arene più importanti del tennis. “È stata davvero una grande emozione, avrei voluto che durasse un po’ di più per poter rimanere più a lungo – ha raccontato Lucia alla fine del match – il cuore mi batteva davvero forte prima di cominciare la partita, non sapevo bene cosa dovevo fare, dove guardare, era tutto molto diverso dal solito. E comunque un’esperienza che ricorderò per sempre e spero che sia la prima di tante”.

A livello tennistico la differenza tra le due giocatrici si è vista tutta: “È certamente la giocatrice più completa che c’è nel tennis femminile, sa fare tantissime cose, il suo rovescio slice è molto difficile da contrastare. Sul diritto sentivo di poterci palleggiare, ma non è semplice. E anche la sua battuta è molto efficace, la varia molto, è davvero complicato giocarci contro”.

Prima dell’esordio di Lucia Bronzetti sulla Rod Laver Arena c’era stata un’altra italiana a disputare il suo match sullo stesso campo: Martina Trevisan, arrivata anche lei dalle qualificazioni, ha giocato contro la desta di serie n. 8 Paula Badosa. Il punteggio è stato molto duro (6-0, 6-3), soprattutto a causa di un primo set nel quale Trevisan non è riuscita a contrastare il gioco della spagnola. “All’inizio ero molto nervosa, non sono riuscita a gestire le emozioni della partita, e siccome il punteggio si è messo subito piuttosto male era diventato ancora più difficile giocare. Forse ho avuto troppa fretta in alcuni frangenti, forse avrei dovuto farle giocare qualche palla in più e far sì che fosse lei a farmi i punti”.

Con questo risultato Martina Trevisan rientra comunque molto comodamente nelle prime 100 del ranking e può togliersi di dosso quelle paure che nella prima parte del 2021 l’avevano bloccata, alla ricerca di risultati che potessero confermare il quarto di finale al Roland Garros 2020. “Dalla seconda metà dell’anno in poi ho trovato buone sensazioni in campo dopo aver molto lavorato su questi pensieri negativi. Anche venire qui a giocare le qualificazioni è stato difficile da accettare all’inizio, poi però ho avuto la voglia di prendermi il main draw e ora sono contenta del risultato ottenuto”.

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