Australian Open, Barty non fa giocare Keys. Prima finale nello Slam di casa, terza in carriera [VIDEO]

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Australian Open, Barty non fa giocare Keys. Prima finale nello Slam di casa, terza in carriera [VIDEO]

Lucida e chirurgica la N.1 WTA che lascia quattro giochi alla rivale. Barty è la prima aussie ad arrivare in finale dal 2005, prima donna dal 1980

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Ashleigh Barty all'Australian Open 2022 (Credit: @WTA on Twitter)
 

[1] A. Barty b. M. Keys 6-1 6-3

Continua la straordinaria corsa di Ashleigh Barty, che scrive un’altra pagina di storia del tennis aussie. La N.1 del mondo domina Madison 6-1 6-3 in poco più di un’ora, diventando così la prima tennista australiana a raggiungere la finale a Melbourne Park dopo Wendy Turnbull nel 1980; l’ultima a vincere a Melbourne è stata Chris O’Neil nel 1978. Non solo. Ashleigh è la prima australiana (tra uomini e donne) a disputare l’ultimo round all’Australian Open dal 2005, quando in finale ci arrivò Lleyton Hewitt, battuto da Marat Safin.

‘Ash’ gestisce alla perfezione la semifinale contro Madison Keys, oggi particolarmente fallosa, frettolosa e in grande difficoltà negli spostamenti. Perfetta Ashleigh al servizio e nel mettere pressione all’avversaria: la statunitense non riesce mai ad organizzare un piano di gioco, troppo spesso rigida sulle gambe, indietro con il peso del corpo e vittima delle fredde variazioni di Barty. Un match complessivamente non entusiasmante, scandito da scambi brevi, interrotti soprattutto dai tanti gratuiti dell’americana. Pressoché perfetta Barty, invece, che rimane accorta e lucida nel non perdere il ritmo e nell’imporre il suo tennis chirurgico. La numero uno del mondo perde soltanto dieci punti al servizio, non ha concesso neanche un set nel torneo e ha perso finora soltanto 21 giochi: come si può leggere sopra, solo le sorelle Williams (due volte Serena, una Venus) hanno raggiunto finali Slam nel terzo millennio perdendone di meno.

IL MATCH

Ashleigh fa muovere fin da subito Madison, che non riesce sempre a controllare lo scambio. Il primo game si risolve ai vantaggi, con Barty che commette alcuni errori di dritto. Ma sbaglia anche Madison, irretita dalle variazioni della N.1 WTA. Arriva così la prima palla break del match e Barty la converte subito con uno scattante recupero, chiudendo con un cross angolato di dritto.

Se Keys, nonostante le tre palle game, non riesce a tenere il proprio servizio, Barty è rapidissima e vince a zero il suo primo game alla battuta, confermando ancora quanto funzioni il colpo in questo momento. L’americana, inoltre, va ancora fuori giri con il dritto e Ashleigh avanza sul 2-0. Arriva poi un altro game vinto a zero dalla Barty mentre Keys, per ora, non vince nessun punto in risposta, 3-1 Barty. L’australiana copre magnificamente e il campo e ne utilizza alla perfezione gli spazi e gli angoli. Una gestione impeccabile per Ashleigh, che prende il largo sul 4-1. Con un controllo perfetto del gioco, fa spostare Madison, impedendole di giocare i suoi drittoni.

Ora è Barty a sbagliare qualcosa in più ma, con un ace, si salva subito dalla prima palla break per Madison. Keys è ancora in grande difficoltà negli scambi, non riuscendo a gestire i punti in recupero. Nonostante ci sia la reazione da parte della statunitense che costringe Ashleigh a lunghi vantaggi, l’australiana continua a prevalere nello score, issandosi sul 5-1. Rigida sulle gambe e ancora troppo lenta negli spostamenti, Madison continua a sbagliare permettendo a Barty di dominare e chiudere il primo set per 6-1 in soli 26 minuti. Barty continua a controllare le danze sulla Rod Laver Arena. Perfetta al servizio, lucida e precisa, ha la meglio su una Keys disordinata e frettolosa.

All’inizio del secondo anche Barty si lascia distrarre dall’andamento monocorde del match e concede la seconda palla break del match sul 2-2, ma la salva immediatamente con uno smash. Niente da fare per Keys, che continua a sbagliare da fondo anche su palle comode. Ashleigh avanza ancora sul 3-2. Continua il festival degli errori per Madison, poco serena e vittima della tattica ordinata e fantasiosa dell’avversaria. L’americana fa un piccolo passo in avanti sul 3-5 ma la Barty non si scompone al servizio e chiude l’incontro 6-1 6-3 in poco più di un’ora. ‘Ash’ continua a fare la storia del tennis femminile e australiano. Non solo raggiunge la sua terza finale in un Major, dopo quelle vinte a Parigi e a Wimbledon, ma come detto è anche la prima tennista australiana ad arrivare in fondo al torneo dopo Wendy Turnbull, nel 1980.

Finale N.21 in carriera per Barty (14 titoli), la seconda del 2022 (ha già vinto ad Adelaide); è inoltre la quattordicesima finale sul cemento (nove titoli). In caso di vittoria sabato 29 gennaio, vincerà il terzo Slam su tre superfici diverse.

È irreale. Sono così felice di essere in finale qui, un torneo che amo così tanto“, ha detto una raggiante Ashleigh al microfono di Jim Courier. “Oggi era umido, questo è il clima di Brisbane [battuta che ha scatenato un’ovazione del pubblico, ndr], ho cercato di mettere più palle in campo che potevo e cercavo di fare le cose giuste su ogni scambio. La mia avversaria? Mi piace vedere Madison di nuovo a questi livelli, è una ragazza che mi piace perché sorride sempre, ti guarda sempre negli occhi e ti dà una bella stetta di mano comunque vada il match“. Ashleigh Barty è la numero uno non solo con la racchetta, ma anche con le sue parole, sempre.



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