Un enorme best ranking: Medvedev spodesta Djokovic. Tabilo entra in Top 100

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Un enorme best ranking: Medvedev spodesta Djokovic. Tabilo entra in Top 100

Chi ha raggiunto il suo miglior piazzamento questa settimana? A parte il cambio della guardia in vetta alla classifica, Jack Draper fa altri passi avanti dopo l’ennesima vittoria a Forlì

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Daniil Medvedev - Australian Open 2022 (foto Twitter @AustralianOpen)
Daniil Medvedev - Australian Open 2022 (foto Twitter @AustralianOpen)
 

Una sola novità in top 100 per la nostra rubrica Best Ranking, però bella grossa. Parliamo ovviamente dell’avvicendamento sul trono tra il russo Danil Medvedev e Nole Djokovic che perde la prima posizione in classifica dopo 86 settimane consecutive (361 complessive) da numero 1. Al fenomeno serbo è stata fatale la sconfitta nei quarti dell’ATP 500 di Dubai, oltre ovviamente alla vicenda dei vaccini in Australia, altrimenti saremmo qui a fare altri discorsi.

Nelle altre posizioni di vertice la settimana è stata del tutto interlocutoria, in attesa dei fuochi d’artificio di Indian Wells, il primo Master 1000 della stagione che, ricordiamo, prenderà il via il 10 marzo. Quindi l’unico altro best ranking migliorato è stato quello del cileno Alejandro Tabilo che entra in top 100, precisamente alla posizione n.95, grazie alla semifinale nell’ATP 250 di Santiago del Cile. Nessun’altra novità da segnalare, al netto di qualche marginale spostamento dovuto agli scarti di alcuni giocatori. Si sgomita allora nelle retrovie, e chi sgomita più di tutti è ancora il britannico Jack Draper che a Forlì ormai si comporta da padrone di casa e continua a fare incetta di Challenger (tre vittorie su cinque tornei). Per lui nuovo best ranking alla posizione n.146. Sempre Forlì ha portato in dote un piccolo miglioramento al portoghese Nuno Borges che, pur molto nervoso ed eliminato nei quarti da Alexander Ritschard, guadagna una manciata di posizioni salendo al n.161 ATP.

Un balzo più importante lo compie il transalpino Manuel Guinard che a 26 anni sembra voler dare una svolta alla propria carriera e raggiunge le semifinali al Challenger di Pau, risultato che gli vale l’ingresso in top 200, alla posizione n.199, ovviamente nuovo best ranking. L’ucraino Vitaliy Sachko al Challenger di Forlì è stato eliminato al primo turno (in coppia col nostro Marco Bortolotti ha vinto però il doppio) ma guadagna comunque otto posizioni fino al n.220 che rappresenta il suo nuovo best. Anche se sappiamo che per lui in questo momento il ranking è l’ultima delle preoccupazioni, con i carri armati russi che stanno sparando per le strade della sua città. Fortuna che lui da qualche anno si è trasferito con la famiglia in Repubblica Ceca, ma i suoi genitori sono ancora in zona di guerra. Lo statunitense di origini svizzere Alexander Ritschard con la finale di Forlì sale alla posizione 227, di gran lunga suo best ranking.

Da segnalare l’entrata in top 400, precisamente al n.385 ATP, del francese Luca Van Assche, figlio di padre belga e madre italiana, che a soli 17 anni si qualifica al tabellone principale del Challenger di Pau, cominciando a raccogliere i primi risultati di quella che si prospetta un’interessante carriera. Un altro 17enne da tenere d’occhio è il francese Arthur Fils che con il primo turno al Challenger di Pau sale al n.513 ATP, con un guadagno di 90 posizioni. Matteo Gigante avrebbe sicuramente preferito festeggiare il nuovo best al n.642 con una vittoria, ma la finale all’M15 di Sharm el Sheikh è comunque un ottimo risultato. Gianmarco Ferrari con il suo splendido torneo di Forlì in cui, partito dalle qualificazioni, è riuscito anche a superare un turno a spese di Damir Dzumhur, straccia il suo best posizionandosi al n.752 ATP.

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