Voce agli azzurri, Sinner elogia Musetti: "Ha fatto vedere di avere grandissima testa". E Berrettini telefona a Sonego

Coppa Davis

Voce agli azzurri, Sinner elogia Musetti: “Ha fatto vedere di avere grandissima testa”. E Berrettini telefona a Sonego

Le parole degli italiani dopo qualificazione. Musetti: “Ringrazio Filippo per la fiducia”. Bolelli scherza: “Travaglia un grande in panchina”

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Si scrive Lorenzo Musetti, si legge eroe nazionale. Ebbene sì, questo è il verdetto finale della due giorni di Bratislava; sul 2-2 al suo esordio in singolare in Coppa Davis – il primo ed unico incontro lo aveva disputato a novembre in coppia con Fognini contro gli statunitensi Ram e Sock a risultato già acquisito- il classe 2002 di Carrara ci ha regalato il punto decisivo per la qualificazione alla prossima fase a gironi di settembre delle Finals 2022 con coraggio e tenacia, nonostante il background praticamente nullo nei panni di difensore dei colori azzurri. Una partita, quella contro il veterano slovacco Norbert Gombos (N.110 ATP, esordio in Davis datato 2014), che si è sviluppata con tutti i crismi che uno scontro di Davis richiede; un confronto dove entrambi i protagonisti non hanno mollato di un centimetro e hanno lasciato sul campo ogni goccia di sudore disponibile, rispettando di conseguenza i canoni all’interno dei quali si circoscrive la figura del DavisMan.

È vero, non ci saremmo mai sognati – neanche nei peggiori incubi – di arrivare al quinto ed ultimo rubber in questo qualifier di Coppa Davis. Ma si sa queste sono le emozioni di questa competizione; e vincere soffrendo per certi versi garantisce un grado di goduria che un’affermazione netta non potrebbe mai portare in dote con sé. Con l’acceso dell’Ital-Davis alle Finali 2022, potremmo continuare il nostro percorso a caccia dell’insalatiera nuovamente davanti ai tifosi italiani come già successo a Torino; visto la candidatura da parte della FIT della città di Bologna ad ospitare uno dei quattro gironi eliminatori che prenderanno il via dal 14 settembre nella settima successiva allo Us Open. In attesa della decisione della ITF e di Kosmos in tal senso, riportiamo dalla Gazzetta dello Sport le dichiarazioni commosse subito dopo la conclusione del tie preliminare del campioncino carrarese e del nostro capitano, il quale con le lacrime trattenute a stento si è soffermato anche sul primo singolare di giornata che ha visto scendere in campo il n.1 azzurro Jannik Sinner (che con la vittoria su Horansky è 5/5 nei singolari di Davis, considerando anche l’ATP Cup, fanno 8/8 con la maglia azzurra).

Lorenzo Musetti: La vittoria più bella della mia carriera. In campo ho tirato fuori tutto quello che avevo. Nemmeno a sognarlo potevo immaginare un esordio così, è stato davvero difficile. Nell’ultimo set ci sono stati un po’ di alti e bassi, però l’ultimo game l’ho giocato in maniera strepitosa, la fortuna ha girato dalla mia parte perché me la sono andata a prendere con coraggio”.

Filippo Volandri: “Se pensiamo a tutto quello che è succeso, da dove siamo partiti…C’è tanto lavoro dietro. Musetti è stato bravissimo, esordire alla sua età sul 2-2 è veramente qualcosa di speciale. E complimenti a Sinner, ha dato un grande esempio. Questo gruppo sta crescendo anche attraverso la sofferenza, sono fantastici”.

Qui invece le risposte dell’intero team azzurro durante la conferenza stampa che ha concluso la sfida tra Slovacchia e Italia.

Il team italiano dopo la vittoria 3-2 sulla Slovacchia (foto Ubitennis)

Prima della partita ti sei allenato con Sonego e al termine della sessione vi siete abbracciati. Ti ha detto qualcosa prima del match? Che significato aveva quell’abbraccio?
Lorenzo Musetti: “Ringrazio Filippo per la fiducia, ma anche Lorenzo perché mi ha appoggiato. L’abbraccio di stamattina era un gesto di supporto e descrive benissimo questo gruppo, siamo come una famiglia e lo stiamo diventando sempre di più. Siamo contentissimi e un po’ stanchi. Ci rivedremo più o meno tutti a Indian Wells, quindi se non riusciamo a festeggiare qui, magari lo faremo là”.

Hai dormito bene prima della partita? Eri più preoccupato dopo aver perso il primo set o quando ha recuperato il break nel terzo?
Lorenzo Musetti: “Già mercoledì Filippo mi aveva allertato che avrei potuto essere schierato perché il mio gioco si adattava bene alle condizioni. Però la decisione relativa a questo match è arrivata solo in tarda serata. Ho dormito benissimo e anzi mi ha aiutato a rimanere concentrato. Il momento più difficile probabilmente l’ho avuto nel terzo set perché sentivo di non essere riuscito a prendere il largo e lui era rientrato. Sicuramente ho avuto un po’ di fortuna, ma la fortuna gira dalla parte di chi ha coraggio e nell’ultimo game ho fatto tre passanti di rovescio, quindi è andata bene così”.

Jannik hai vinto due punti su tre, però tutti pensano giustamente all’ultimo punto vinto. Un tempo si parlava sempre di Panatta perché vinceva sempre l’ultimo match, anche se Barazzutti ne aveva vinti due, quindi volevo sapere cosa provi.
Jannik Sinner: “Secondo me è giusto parlare di Lorenzo. Sul 2-2 non si parla più solo di tennis, ma anche di tensione e di tanta responsabilità. Non era una situazione semplice. Lui oggi ha fatto vedere di avere una grandissima testa. Vinciamo tutti insieme e perdiamo tutti insieme. La cosa importante è che sia ieri che ora abbiamo dato tutti il 100%. Travaglia non ha più la voce ormai (ridono tutti, ndr). Sono molto contento e orgoglioso di ogni persona del team”.

Una domanda per Simone: se fossi tu a scegliere e non Filippo con chi vorresti giocare il doppio la prossima volta?
Simone Bolelli: “Da Miami in poi inizierò a giocare con Fabio (Fognini, ndr) anche nel circuito e sicuramente, tra tutti i ragazzi, lui è quello con cui ho giocato di più e ho più intesa, non fosse altro che per l’età. Devo dire che è comunque un piacere giocare con ognuno di loro. Mi dispiace di non aver portato il punto con Jannik anche se stavamo giocando bene e potevamo meritare. Sono molto contento per Lori che ha fatto il suo esordio, peccato che non abbia giocato Travaglia che però è stato un grande in panchina, l’ha proprio sfondata (ridono tutti, ndr) e ringrazio Filippo per avermi dato la chance di essere qui. A Sonego è andata male, ma avrà altre occasioni, mentre Jannik è stato bravissimo, perché non era facile rientrare in campo mezz’ora dopo il doppio”.

Sonego mostra Berrettini in video-chiamata (foto Ubitennis)

Mentre gli azzurri sono in conferenza stampa c’è anche il tempo di strappare qualche altra risata ai presenti: squilla il telefono di Lorenzo Sonego. Dagli Stati Uniti è Matteo Berrettini che si collega per congratularsi con i ragazzi. Sonego risponde d’acchito con humour: “Matteo, li ho portati alla vittoria!” Tutti ridono e salutano il n. 7 del mondo, mentre Sonego mostra ai presenti sul telefonino il faccione sorridente di Matteo dalla Florida.

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