Genio non più ribelle. Kyrgios rinato: “Finalmente sono in pace con me stesso” (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

La forza è tornata con lui. Abbandonato finalmente il lato oscuro di bello e dannato che a un certo punto della vita lo ha spinto nel baratro della depressione, Nick Kyrgios sta provando a recuperare il tempo perduto di tennista di enorme talento destinato, nei voti di gioventù, a far razzia di Slam.

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Dopo aver travolto Rublev al secondo turno, l’australiano concede appena 6 game a un Fognini un po’ acciaccato e comunque incapace di contrastarne il servizio supersonico; ma ormai non si tratta solo della battuta, anche le frustate di dritto sono tornate ad essere una sentenza e l’atteggiamento in campo, sfrondato delle soluzioni da circo, è quello di chi ha finalmente trovato un compromesso con il tennis, odiato a lungo malgrado sia la cosa che gli riesce meglio. Merito anche della nuova fidanzata, l’influencer Costeen Hatzi, cui dedica post al miele praticamente ogni mattina e alla quale regala una borsa griffata prima di ogni partita a seconda dell’umore: «L’essere felice e aver trovato la pace nel resto della vita – confessa Kyrgios – mi aiuta a giocare il mio miglior tennis.

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Sto cercando di essere più equilibrato. Ora come ora mi sento proprio bene, mentalmente e fisicamente, e se sto bene sono piuttosto bravo. Gioco senza dolore al ginocchio sinistro, prima questa cosa mi bloccava nella testa» . Obiettivo prati Certo, chi si è sempre mosso sul confine tra lucidità e dissennatezza, ogni tanto supera ancora quel limite, come è accaduto nel quarto di Miami contro Nadal quando durante la partita ha battibeccato con il pubblico e alla fine ha scagliato in terra la racchetta rischiando di colpire un raccattapalle, prendendosi 23.000 euro di multa. Ma il giorno dopo si e subito scusato, regalando l’attrezzo al ragazzo.

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«Vivo giorno per giorno, così ragiono io. Mi sveglio, cerco di essere positivo, cerco di essere migliore. A volte viene difficile svegliarsi con una mentalità giusta, se ci riesco è già una vittoria. Non vivo più come se fossi sulle montagne russe in cui mi godevo i momenti di gioia e affogavo nel dolore nei momenti di difficoltà». Dopo Miami, tornerà alle Bahamas, dove risiede, per rilassarsi e rilanciare: «Inutile che vada sulla terra in Europa, per me è troppo dura. Sull’erba invece posso essere molto competitivo». Il figliol prodigo è finalmente tornato a casa.

Poco Fognini Kyrgios lo fa fuori da Miami (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

Amara terra per Fabio Fognini, eliminato in due set al terzo turno dell’Open di Miami dall’australiano Nick Kyrgios. E’ una vittoria, quella di Kyrgios, che conferma il suo buon momento di forma e che arriva dopo il successo in due set ottenuto contro il n.7 del mondo Andrey Rublev. Al di là dell’istinto cui è stata improntata buona party del match, la sfida ha visto Fognini entrare in partita più lentamente del suo rivale cui è bastata appena mezz’ora per vincere il primo set per 6-2. Nel secondo parziale l’azzurro è parso più solido e più a suo agio, e nonostante non sia mai riuscito a costruirsi l’occasione per il break, è sembrato che l’imprevedibilità dei suoi colpi potesse per un attimo mandar fuori giri il tennis dell’australiano. Fatale è stato invece il break concesso nel nono game del secondo set. Per Fognini non sono comunque mancati i segnali di ripresa dopo la febbre che lo aveva costretto al ritiro in California prima del match contra Basilashvili.

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COBOLLI, NUOVA SPERANZA. Flavio Cobolli ha vinto il Challenger di Zadar battendo in finale il polacco Daniel Michalski 6-4, 6-2. Per il romano classe 2002, è il primo successo sul circuito Challenger dopo quello ottenuto l’anno scarso nel Future di Antalya, in Turchia, e arriva al terzo tentativo dopo le sconfitte in finale dell’anno soma al Roma Garden Open e a Barletta. E’ stato un torneo in crescendo quella giocato da Cobolli: dopo aver rimontato un set di svantaggio nei primi due turni

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Il successo vale a Cobolli l’ingresso tra i primi 150 giocatori del ranitiug aprendo scenari interessanti nella rincorsa a un posto per le NextGen Finals del prossimo novembre

Per Bronzetti esame Saville (Roberto Bertellino, Tuttosport)

II WTA 1000 di Miami entra oggi nella settimana decisiva, orfano di molte delle attese protagoniste della vigilia, eliminate anzitempo. ll pronostico è dunque aperto già a partire dagli ottavi di finale che hanno visto completarsi il quadro nella notte italiana appena conclusa. Ieri sono andati in scena i sedicesimi di finale della parte bassa del draw e la prima a salire allo step successivo è stata la russa Veronika Kudermetova, testa di serie n° 21.

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Prova maiuscola anche della spagnola Paula Badosa, n°5 del seeding, che ha chiuso contro la kazaka Putinseva grazie ad un rovescio bimane di gran fattura. Nella parte alta del tabellone figura tra le migliori sedici anche la sorpresa azzurra Lucia Bronzetti, ripescata come lucky loser, due volte a segno nel torneo e omaggiata in 3° turno dal forfeit della russa Kalinskaya per un problema al braccio. La riminese, ormai certa della top 100 WTA il prossimo 4 aprile, sfiderà l’australiana Daria Saville, ex Gavrilova e soprattutto ex n°20 del mondo. L’allieva dei Piccari e di Karin Knapp non ha nulla da perdere a questa punto e può continuare a sognare con il suo gioco in costante progressione. Di particolare interesse la sfida tra le teste di serie di maggior spessore in questa parte di draw, ovvero l’americana Danielle Collins (9) e la tunisina Ons laheur (8). I precedenti dicono 1-1 con la tennista africana a segno sul veloce di Indian WelIs nello scorso ottobre e la racchetta Usa vincente sul rosso di Parigi 2020. Occhi puntati anche sull’ex n° 1 del mondo, Naomi Osaka, apparsa più rilassata a Miami rispetto alle ultime precedenti apparizioni.

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Sempre nella parte alta sarà testa a testa tra la svizzera Belinda Bencic, che i gossip danno molto “vicina” a Matteo Berrettini, e la bielorussa Sasnovich.

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