ATP Madrid: Dimitrov su una nuvola, Auger-Aliassime vola da Sinner, facile Tsitsipas
Un inarrestabile Grigor spazza via Schwartzman. Nessun problema per Stefanos con Pouille e per Felix con Garin
Un inarrestabile Grigor spazza via Schwartzman. Nessun problema per Stefanos con Pouille e per Felix con Garin
Filano via delicati come una carezza i match maschili della sera di mercoledì al Mutua Madrid Open. Alla vittoria autoritaria di Sinner su de Minaur fanno eco quelle di Tsitsipas e Auger-Aliassime, mentre prima di loro ci aveva pensato Dimitrov – dove “ci” è riferito al finire il programma a un orario accettabile. Tre incontri dalla durata pressoché identica. Partiamo da quella che si annunciava come l’unica sfida equilibrata e invece.
È un one-man show quello che Grigor Dimitrov mette in scena contro Diego Schwartzman, imponendosi per 6-0 6-3 in un’ora e nove minuti. Una performance, al netto di un Dieguito troppo falloso, che vorremmo (avremmo voluto) fosse lo standard della sua carriera e a cui i numeri non rendono del tutto giustizia pur nella loro perentoria eloquenza: 32 vincenti a 7, 10 errori non forzati a 19.
Su una nuvola, Dimitrov vola 5-0, mentre Schwartzman si prende un warning per palla lanciata nello spazio (dopo averci riflettuto e quasi rinunciato) in seguito all’errore sull’ultimo punto. Dimitrov chiude il turno di battuta a zero con la smorzata lungolinea dal rimbalzo esterno che sembra il balzo di un cavallo degli scacchi.
Vincere così agevolmente il primo parziale può tuttavia essere pericoloso: l’altro in qualche modo tiene il turno di battuta in apertura di secondo set, inizia a giocare decentemente e non solo ci si ritrova con l’obbligo di non sbagliare, ma bisogna anche impostare un match diverso. Non è dunque del tutto inaspettata la palla del 2-0 per Diego, che peraltro può recriminare per un errore grave in punto precedente; nessuna recriminazione però sul suo vantaggio, con la combinazione bulgara servizio-dritto-volée da manuale (quando ancora erano cartacei). Il match finisce lì, perché due doppi falli argentini spalancano la strada a Grigor che dalla parte del dritto è una macchina da punti (19 vincenti e 4 gratuiti alla fine). Schwartzman prova a rimanere in scia in attesa di una qualche crepa in cui infilarsi, ma non è la sua giornata; Dimitrov accorcia i tempi scatenando il rovescio (positivo anche il saldo da quel lato) e chiude al nono gioco con un altro break.
Prossimo turno contro Stefanos Tsitsipas che in 68 minuti si è prevedibilmente liberato senza correre rischi di Lucas Pouille. Il momento inatteso giunge al quinto gioco quando Stef, dovendo consolidare il break appena ottenuto, fallisce tre colpi tentando altrettanti vincenti e cede la battuta a zero. Il francese ricambia però subito la cortesia e il numero 5 del mondo può dirigersi tranquillo verso il primo traguardo. Per mettere le cose in chiaro, Tsitsipas allunga in apertura di secondo parziale a forza di dritti pesanti che finiscono per non tornare indietro. Inattaccabile al servizio, si fa bastare quel game di risposta e chiude 6-3 6-4.
Terzo turno all’Australian Open, quarti a Houston e null’altro per Cristian Garin fino a questo punto della stagione. La sua vittoria al primo round contro Tiafoe si sospettava più che altro conseguenza delle fatiche portoghesi dello statunitense e la sonora sconfitta contro Felix Auger-Aliassime sembra confermarlo: 6-3 6-0 in sessantotto minuti. Il match si fa in salita per Garin già al quarto game con tre rovesci frettolosamente regalati. FAA arriva fino al 5-1 prima di perdere la battuta, ma chiude la frazione al secondo tentativo. Il bagel sfornato nel secondo set lo porta alla sfida inedita contro Jannik.