Wimbledon: Nadal evita il quinto set e piega a fatica la resistenza di Cerundolo

Flash

Wimbledon: Nadal evita il quinto set e piega a fatica la resistenza di Cerundolo

Servono oltre 3h30 a Rafael Nadal per superare Francisco Cerundolo, autore di una partita fantastica. Per lo spagnolo al secondo turno ci sarà Berankis

Pubblicato

il

 

Rafael Nadal, al ritorno a Wimbledon dopo tre anni di assenza, ha bisogno di oltre tre ore e mezza per piegare la straordinaria resistenza di Francesco Cerundolo, al debutto assoluto ai Championships. Il maiorchino parte in sordina ma riesce comunque a conquistare i primi due set e ad andare avanti di un break nel terzo, ma da quel momento l’argentino inizia a macinare solo vincenti. Cerundolo non sfrutta due opportunità per portarsi in vantaggio di due break nel quarto e subisce il rientro del fuoriclasse spagnolo, bravo a stare attaccato al match più con la testa che con il tennis. Con la vittoria di oggi, Nadal raggiunge Martina Navratilova al quinto posto di sempre tra i più vincenti a livello slam. 306 successi per Rafa, dietro soltanto a Novak Djokovic (328), Serena Williams (365) e Roger Federer (368).

IL MATCH – La testa di serie numero due parte subito con un break di vantaggio in avvio, portandosi sul 3-1 e servizio grazie a qualche errore di troppo con il dritto di Cerundolo. Lo stesso argentino però, nel game successivo, è bravo a sfruttare un Nadal un po’ timido e falloso di rovescio, ristabilendo la parità. Dal 4-4 però, con grande fatica lo spagnolo riesce a compiere lo scatto decisivo per chiudere il set. Questo nonostante un feeling con l’erba ancora da ritrovare – dato che non gioca a Wimbledon dal 2019 – e sebbene debba salvare altre tre palle break nel nono gioco, cancellate con altrettante prime vincenti. Nel game successivo, infatti, un pur ottimo Cerundolo (senz’altro più competitivo di quanto ci si potesse aspettare) si fa rimontare da 30-0 e, non appena Nadal trova due buone accelerazioni, capitola 6-4. Un primo parziale, come detto, tutt’altro che brillante per il maiorchino, che trova appena tre vincenti (uno dei quali è un ace) e vince soltanto il 20% dei punti con la seconda. Certo che se anche con questi numeri si riesce a vincere un set, quando il livello si alza c’è poi diventa ancora più dura.

Nel secondo parziale il numero quattro del mondo parte decisamente meglio alla battuta, non concedendo nemmeno un quindici nei suoi primi due game. Anche Cerundolo però non è da meno, continua a far viaggiare il suo dritto e si apre un piccolo spiraglio, salendo 0-30 nel quinto gioco. Nadal rimonta, si va ai vantaggi e l’argentino si procura un break point con il terzo dritto a sventaglio definitivo. Il 22 volte campione Slam, tuttavia, si affida al servizio nei momenti di difficoltà, poi è lui a trovare un dritto a sventaglio magnifico (andando all’indietro) e a portarsi in vantaggio 3-2. La qualità della partita aumenta costantemente: gli scambi che iniziano ad allungarsi e Cerundolo, inevitabilmente, ne fa le spese. Nel game seguente, il migliore dell’intera partita, il numero 41 del mondo sbaglia due dritti che consegnano il break a Nadal, ma lo fa perché è sempre costretto a rischiare. Nonostante la sostanziale prevalenza da fondocampo, il due volte vincitore di Wimbledon spesso cerca la via della rete, ottenendo però risultati alterni. L’iberico vola comunque 5-2, al termine dell’ennesimo gioco laborioso. Nell’ottavo game Nadal ha due set point a disposizione, non li sfrutta ma poco dopo incamera comunque anche il secondo parziale, tenendo il servizio a zero: 6-3 dopo un’ora e 42 minuti. Un set in cui Cerundolo ha comunque continuato esprimersi ad un livello molto alto, specialmente con il dritto, ma nei momenti importanti non è riuscito a mettere alle corde il fuoriclasse maiorchino.

 

Sotto di due set, l’avventura del sorprendente semifinalista di Miami sembra ormai al capolinea: Nadal ha prima una possibilità di break nel primo gioco, che non sfrutta, quindi una seconda nel terzo game. Questa volta non si fa pregare e va avanti 2-1 e servizio. Esattamente come nel primo set, però, il numero 4 del mondo viene immediatamente ripreso, ma questa volta i meriti sono tutti di Cerundolo. Il numero 41 ATP riesce a muovere splendidamente il suo avversario in due occasioni e, sullo 0-40, trova una risposta vincente con cui torna in partita. Nadal prova a sollecitare maggiormente il rovescio dell’argentino, che però tiene botta e va spesso lungolinea, sfruttando bene anche lo slice. In maniera del tutto inaspettata, Cerundolo vince cinque degli ultimi sei game e, nonostante uno svantaggio di un set e di un break, rimanda la sfida al quarto set. Sotto 3-4 15-30, infatti, Nadal sbaglia un serve&volley facile facile, concedendo al suo rivale due opportunità per andare a servire per il set. Un rovescio in rete dello spagnolo completa l’opera: Cerundolo ringrazia e, nonostante si complichi la vita, riesce a chiudere 6-3 (ricevendo anche i complimenti live dal fratello Juan Manuel, anche lui tennista). Il sudamericano, infatti, non sfrutta due set point consecutivi, concede due chance a Nadal per rientrare in partita ma è sempre bravo a comandare con il dritto, con cui tra l’altro ottiene anche l’ultimo punto del set. La testa di serie numero due pare decisamente più in difficoltà rispetto ai primi due set (3 vincenti, 10 gratuiti e di nuovo 20% con la seconda).

Anche all’inizio del quarto parziale viene confermata la tendenza degli ultimi game: il 22 volte campione Slam è in evidente difficoltà e non riesce più a chiudere i punti. La traiettoria dei suoi colpi è troppo corta ma, dall’altra parte della rete, vanno dati enormi meriti al numero 41 del mondo, che non sbaglia mai e tira quasi solo vincenti. Nel terzo gioco Cerundolo vola 0-40 e trova una risposta apparentemente vincente, che gli garantirebbe un break di vantaggio. L’argentino esulta, ma Nadal si appella all’occhio di falco, che gli dà ragione: la risposta è lunga. Aggrappandosi al servizio il maiorchino risale ai vantaggi, dove ha tre opportunità di chiudere che però non concretizza e, alla quinta opportunità, Cerundolo passa a condurre. L’argentino, poco dopo, annulla due break point e con fatica va 3-1. Nadal è in totale balia del suo avversario, prova a caricarsi ma non riesce a trovare soluzioni e rimane a galla per miracolo, salvando altre quattro opportunità di doppio break. Quando tutto sembra avviato verso il quinto set, la testa di serie numero due vince 12 punti su 13, passando in un attimo dal 2-4 al 5-4. Cerundolo, infatti, sul 4-3 e servizio ha un passaggio a vuoto incredibile, commette quattro errori di fila e perde la battuta a zero. Il sudamericano va a servire per rimanere nel match: il numero 4 ATP si procura un match point con una risposta fortunosa, poi Cerundolo manda largo un rovescio lungolinea, facendo esplodere Rafa e il Center Court. Finisce 6-4 6-3 3-6 6-4 in favore del due volte campione di questo torneo, che vince gli ultimi quattro game più di testa che di tennis. Nadal ha bisogno di 3h33 per venire a capo di una partita complicata, in cui grandi meriti vanno comunque dati al suo avversario. Da rivedere, per il maiorchino, la resa con la seconda di servizio (malissimo nel primo e nel terzo set, 43% nell’arco del match), mentre diverse volte è riuscito a togliersi dai guai con la prima. 41 gratuiti sono tanti – specialmente se confrontati con i soli 23 vincenti – ma la testa di serie numero due ha sicuramente tempo per carburare. Prossimo ostacolo Ricardas Berankis, che ha battuto in tre set Sam Querrey. Nadal ha vinto l’unico precedente tra i due quest’anno, sul cemento dell’ATP250 di Melbourne, in quella che è stata la sua prima vittoria dell’anno.

Continua a leggere
Commenti

ATP

Laver Cup: Team World avanti 10-2 ad un passo dal titolo

Basterà un successo nella giornata conclusiva al Team World per bissare il trionfo dello scorso anno. Ruud unico a vincere per la squadra europea

Pubblicato

il

Ben Shelton e Felix Auger-Aliassime - Laver Cup 2023 Vancouver (via Twitter @LaverCup)

Continua il momento no del Team Europe alla Laver Cup. Dopo la debacle della prima giornata con quattro sconfitte nei quattro match disputati, anche la seconda giornata di gioco alla Rogers Arena di Vancouver è a favore del Team World che conquista tre sfide su quattro e si porta sul 10-2 ad una sola vittoria dal titolo.

Come noto il regolamento della competizione a squadre tra l’Europa e il Resto del Mondo assegna un punteggio diverso in base alla giornata di gioco. Nel Day 1 ogni match vinto vale un punto, nel Day 2 vale due punti, nella giornata finale 3 punti.

Sul punteggio di 4-0 a favore del Team World che ha segnato la prima giornata, l’unico a regalare un sussulto alla squadra del vecchio continente è Casper Ruud, mentre Rublev e Hurkacz non possono nulla contro gli statunitensi Fritz e Tiafoe. Anche il doppio si rivela a senso unico, con Auger-Aliassime e Shelton che chiudono la pratica in due set. 

 

T. Fritz (Team World) b. A. Rublev (Team Europe) 6-2 7-6 (3)

In qualsiasi situazione in cui si gioca come una squadra, sento che il mio gioco diventa qualitativamente migliore“, ha dichiarato Taylor Fritz dopo il successo contro Andrey Rublev. Come dargli torto se si pensa al dominio dello statunitense nel primo set. Solo due punti ceduto al servizio, uno dei quali con un doppio fallo e il 100% di punti con la prima. 

La mano del russo trema sin dal primo game, con Fritz abile a strappare il servizio, capitalizzando subito la palla break, portando Rublev a sbagliare di rovescio. Il russo ha ceduto nuovamente il servizio nel quinto gioco trovandosi sotto 4-1 pesante. Per Fritz è stata una formalità chiudere il primo set.

Nel secondo le cose si sono fatte più complicate per lo statunitense, a causa di percentuali al servizio più basse e ad una maggiore aggressività del russo. Rublev scappa via sul 4-1, annullando anche una palla del contro break. Da lì riparte la rimonta del numero 8 ATP che prima rimette il set in equilibrio e poi è abile ad annullare anche un set point al russo. Il tie-break è a senso unico dal 3-2 Fritz piazza tre punti consecutivi, chiudendo al secondo match point.

Sento che le mie statistiche nei tornei a squadre sono davvero solide perché ho una squadra che fa il tifo per me. Mi sento su di giri. Sono entusiasta di giocare per loro. Aggiunge solo più pressione ma penso di giocare meglio in questo tipo di situazioni”. ha dichiarato Fritz a fine match,

Pressione che non ha spaventato lo statunitense che ha portato il Team World sul 6-0.

C. Ruud (Team Europe) b. T. Paul (Team World) 7-6 (6) 6-2

Non è una stagione da ricordare al momento per Casper Ruud che, eccezion fatta per il Roland Garros, ha vissuto molti momenti negativi. Chiamato a tenere in vita un Team Europe ad una passo dal tracollo il tennista norvegese ha confermato la sua efficacia quando di fronte ha lo statunitense Tommy Paul, sempre sconfitto in campo. L’unica vittoria dello statunitense arrivò per ritiro di Ruud nel terzo set a Washington nel 2017. 

Ho davvero pensato che fosse giunto il momento di giocare forse la migliore partita dell’anno e non ci sono andato così lontano“, ha dichiarato Ruud.

Il norvegese è stato il primo a cogliere l’ occasione per un break, punendo una discesa a rete di  Paul con un passante di dritto, portandosi in vantaggio per 3-1. Il ventiseienne statunitense, alla sua prima partita in singolare in Laver Cup, si è subito costruito due chance del controbreak, negate dall’ottimo servizio di Ruud. Servizio che però ha tradito il norvegese nel settimo gioco (perso a zero). 

Si giunge ad un tie-break equilibrato, che Ruud porta a casa – annullando un set point- al termine di uno scambio da venti colpi, chiuso con un dritto inside out. 

Il momento è a favore del norvegese che piazza il break in apertura di secondo set e non concede più nulla al servizio per il 6-2 finale.

5 ace, l’ultimo dei quali sul match point, 11 vincenti di dritto e la capacità di convertire tutte le palle break ha fatto la differenza a favore di Ruud che ha riaperto per un momento la sfida.

F. Tiafoe (Team World) b. H. Hurkacz (Team Europe) 7-5  6-3

La sessione serale si apre sul punteggio di 6-2 a favore del Team World. E il vantaggio diventa ancora più ampio quando la furia di Frances Tiafoe si abbatte sul polacco Hubert Hurkacz. 

Il servizio è un fattore per entrambi, con la sfida che viaggia sui binari dell’equilibrio, sebbene il polacco mostri percentuali allarmanti sulla seconda.

Il polacco, numero 16 ATP, avrebbe anche l’opportunità di far girare la partita dalla sua parte. Ma sulla palla break che sarebbe anche set point Tiafoe si salva con il servizio. Break che arriva nel gioco successivo con Hurkacz che spara un dritto out sulla palla break. Per lo statunitense è una formalità chiudere il set. 

Sulla scia di quanto fatto nel primo set Tiafoe piazza il break in apertura e non concede più chance a Hurkacz, che capitola dopo un’ora e quindici di gioco. 

Ho giocato davvero bene stasera“, ha dichiarato sorridendo il numero 11 ATP. “Il fatto di far parte di una squadra è qualcosa di così atipico per noi tennisti, trattandosi di uno sport individuale, ma volevo giocare per loro e farlo bene per la squadra”. Ha concluso Tiafoe.

F. Auger-Aliassime/B. Shelton (Team World) b. H. Hurkacz/G. Monflis (Team Europe) 7-5  6-4

Sconfitto in singolare Hurkacz torna in campo in doppio a fianco di Gael Monflis. Per il duo europeo non c’è stato nulla da fare contro la coppia composta dal rinato Auger-Aliassime (assente per il suo Canada a Bologna in Davis) e Ben Shelton.  Successo in due set che vale il 10-2 Team World che si trova a un solo successo dal titolo. Basterà una vittoria domenica per chiudere la contesa e bissare quanto fatto lo scorso anno a Londra.

È incredibile, quando giochi a fianco di un ragazzo che serve e risponde come Felix. È un tennista atletico e quando torna indietro per recuperare i pallonetti, è un momento divertente“, ha dichiarato Shelton a fine match. “Lo chiamiamo Laver Cup Felix perché questa settimana si trasforma in un giocatore speciale. Sono felice di aver potuto condividere il campo con lui almeno una volta.”

“Do il meglio di me quando gioco non solo per me stesso ma anche per i compagni di squadra”, ha dichiarato Auger-Aliassime. “Ben è stato al mio fianco fino alla fine di quella partita. È stata dura per me portarla a casa”, ha aggiunto il canadese, riferendosi al quattro match point sciupati sul 5-3.

Continua a leggere

ATP

ATP Chengdu: Musetti in carrozza. Batte tranquillamente Rinderknech e si regala Safiullin

Prestazione eccellente e matura dell’azzurro, che nella terza semifinale del suo 2023 se la vedrà con il russo

Pubblicato

il

Lorenzo Musetti - Stoccarda 2023 (Twitter @federtennis)
Lorenzo Musetti - US Open 2023 (Twitter @federtennis)

[2] L. Musetti b. A. Rinderknech 6-3 6-3

Lorenzo s’è desto. A quasi un anno di distanza Lorenzo Musetti ritrova una semifinale sul cemento, che gli mancava dall’ATP250 di Napoli, torneo che poi vinse. Agguanta per la terza volta un posto tra gli ultimi quattro del torneo in questo 2023, dopo le sconfitte con Tsitsipas a Barcellona e con Ruud a Bastad. Stavolta la situazione sarà un po’ diversa, dato che giocherà da favorito contro un avversario decisamente alla portata, per quanto in crescita, come il russo Roman Safiullin, che ha approfittato del ritiro di Jordan Thompson, dopo aver vinto 7-6(1) il primo set, per raggiungere la terza semifinale della carriera (ultima a Tel Aviv 2022, perse contro Djokovic). Musetti arriverà al match contro il russo con il vento in poppa, dopo aver disposto come voleva di uno spento Arthur Rinderknech, che mai ha saputo tenere botta al ritmo incalzante, vario e mai banale dell’azzurro. Un Lorenzo spettacolare sicuramente, ma anche molto cinico e maturo nel gestire i punti nell’incontro odierno, contando tanto sugli errori e i dubbi del francese per vincere senza troppi problemi e in poco tempo.

Il match- Non solidissimo inizio da parte del francese, che è obbligato a tenere buoni numeri nello scambio, specie sul dritto, per contenere Musetti. L’azzurro, da parte sua, dovrà tentare di sfruttare queste lacune soprattutto in risposta, così da imporre il suo ritmo anche sul pericoloso servizio di Rinderknech. In un quarto game da cancellare, indotto sotto pressione da una buona propensione in ribattuta, il n.67 al mondo commette un doppio fallo e tre gravi errori di dritto, regalando il break all’azzurro. Che, con il progredire della partita, cambia drasticamente passo. Viene fuori un Musetti scanzonato, bravo ad esprimere il meglio del proprio tennis, manovrando lo scambio e lanciando lob, smorzate, discese a rete che hanno quasi del sublime, per stanare il francese. Questi, da parte sua, pur raddrizzatosi un po’ al servizio continua a sbagliare tanto da fondo, incapace di tenere il passo dell’azzurro. Con l’81% di punti con la prima, maturati più dallo scambio conseguente che dal servizio in sé, Musetti mette le mani per 6-3 su un primo set dominato. Tranne il primo game ai vantaggi, Rinderknech è arrivato massimo a 30 in risposta, senza mai godere di palle break. Un tennis fresco, divertente ed efficace, manda meritatamente in vantaggio una versione di primissima qualità di Lorenzo.

 

Il secondo parziale si apre come si era chiuso il primo: tanti, quasi solo, errori di dritto da parte di Rinderknech, che permette così a Musetti di scappare subito sul 2-0 con il break nel primo game. La tds n.2 comunque brilla nel commettere pochi errori e non offrire riferimenti allo già smarrito francese. Il ragazzo di Gassin sembra trovare un po’ di fiducia con l’evoluzione del parziale, inizia a sbagliare un po’ di meno, pur prendendosi qualche rischio in più, tra colpi vicino alla riga e discese a rete, per non lasciare l’iniziativa all’avversario. Ciononostante a Lorenzo basta un minimo variare il ritmo per far riemergere le incertezze di Arthur, che nel settimo game ritorna ai soliti errori, concedendo due palle break. Per una volta nell’incontro ritrova solidità, così da annullarle entrambe sfruttando servizio e dritto. Ma è un fuoco fatuo: con un game finale di altissimo livello, in cui si esalta (tardivamente) anche il francese, Musetti infila il doppio break che gli vale la vittoria. Un paio di passanti al limite del possibile, ottenuti solleticando le lunghe leve di Rinderknech per farlo venire a rete, sono manifesto della gran partita dell’italiano: divertente al punto giusto, qualche vezzo qua e là senza esagerare, grande solidità e capacità di sfruttare le lacune di un avversario decisamente al di sotto del suo livello. Miglioramenti netti in confronto alla sfida con Sekulic, che lasciano buone sensazioni in vista della semifinale.

Continua a leggere

Flash

WTA Guadalajara: festa Sakkari! Interrotto il digiuno della tennista greca

Dopo quattro anni e mezzo conquista nuovamente un titolo la tennista greca, il più importante della sua carriera. La sorpresa Dolehide si arrende in due set

Pubblicato

il

Maria Sakkari - WTA 1000 Guadalajara (via Twitter @WTAGuadalajara)

[2] M. Sakkari b. C. Dolehide 7-5 6-3

Al termine di una settimana nella quale ha lasciato le briciole alle sue avversarie, non concedendo nessun set nella strada verso il successo, Sakkari conquista il titolo del Guadalajara Open AKRON. Il successo nel torneo WTA 1000 messicano arriva sconfiggendo per 7-5 6-3 la sorpresa del torneo, la statunitense Caroline Dolehide, numero 111 del ranking WTA.

Dopo quasi quattro anni e mezzo finisce il digiuno di Maria Sakkari. A Guadalajara è, infatti, giunto il momento giusto per festeggiare per la tennista greca. Sakkari ha dovuto attendere quasi un lustro per tornare a sollevare un titolo dopo il WTA International (ora WTA 250) conquistato a Rabat nel maggio 2019, unico alloro a livello WTA presente prima della trasferta messicana nel suo palmares. Sono poi arrivate sei sconfitte consecutive in finale, una delle quali proprio a Guadalajara nel 2022.

 

IL MATCH

La sfida comincia subito a favore della greca, brava ad identificare il rovescio della statunitense come il punto debole della numero 111 al mondo. Dolehide si salva ai vantaggi nel primo game., Deve però cedere il servizio nel terzo gioco, con Sakkari che piega il rovescio della statunitense al termine di una battaglia sulla diagonale. La greca non sfrutta il vantaggio, giocando un terribile ottavo gioco nel quale restituisce il favore alla sua avversaria riportando il set in equilibrio. Sul 5-5 Dolehide è ancora in difficoltà. Si trova a fronteggiare palla break e lo fa nel peggiore dei modi, commettendo un doppio fallo sanguinosissimo che concede il break che si rivelerà decisivo alla sua avversaria. Sakkari, infatti, punta ancora sul rovescio di Dolehide e un altro errore della statunitense le vale il primo set.

Sakkari continua la sua pressione anche ad inizio secondo set, conquistandosi subito un’occasione per il break in apertura. Sventato il pericolo, Dolehide avrebbe l’occasione per alimentare le sue speranze di titolo, ma la greca annulla la palla break a sfavore. Nel gioco successivo, attaccando ancora Dolehide sulla parte del rovescio, conquista il vantaggio che mai più cederà. La statunitense chiamata a servire per rimanere nel match va ancora sotto pressione e con un serve & volley mal eseguito regala a Sakkari il punto che dà il via alla festa per la greca.

Per Sakkari sono stati 19 i vincenti a fine match contro gli otto della statunitense. La greca ha convertito 4 delle undici palle break per portarsi a casa il titolo.

È incredibile, sono senza parole“. Le parole rilasciate a caldo da Sakkari, dopo la partita. “Sono passati quattro anni e mezzo da quando ho vinto il mio primo titolo e finalmente sono riuscita a conquistare il secondo. Tutti i pensieri che mi sono passati per la mente in tutto questo tempo sono stati molto difficili da superare. Sono molto orgogliosa di me stessa per averlo fatto questa settimana.”

Sento di non aver ancora realizzato davvero quello che ho fatto questa settimana” ha aggiunto la tennista greca.  “Ci vorrà un po’ di tempo. Ma allo stesso tempo, voglio solo godermi davvero il momento oggi e domani, e continuare a lavorare sodo, perché sono sicura che arriveranno altri titoli in futuro.”

Sakkari è la prima tennista a conquistare un WTA1000 in stagione senza cedere un set e la prima a farlo in un “1000” sul duro da marzo 2022, quando Swiatek fece percorso netto a Miami.

Per la greca arriva anche un salto in classifica dalla posizione 9 salirà sino al numero 6. Passo in avanti anche nella race verso Cancun. Sakkari si attesta ora alla posizione numero 9 a poco più di 300 punti di distanza dalla tunisina Jabeur, ottava in classifica.

Per Sakkari il tempo di festeggiare è breve, dato che l’attende un viaggio attorno al mondo direzione Tokyo, per il WTA500 giapponese. Torneo nel quale esordirà al secondo turno grazie ad un performance bye.

Dolehide dal canto suo avrà comunque qualcosa per cui festeggiare. La settimana da sogno in Messico le permette una scalata nel ranking WTA che le permette di entrare per la prima volta in carriera in top 50. La venticinquenne statunitense, infatti, sinora vantava come best ranking la posizione 99.

Continua a leggere
Advertisement
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement
Advertisement