Le prime volte del 2022: Musetti l'ultimo a provare l'ebbrezza del primo titolo ATP, Trevisan ad aprire le danze nel tennis femminile

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Le prime volte del 2022: Musetti l’ultimo a provare l’ebbrezza del primo titolo ATP, Trevisan ad aprire le danze nel tennis femminile

Dieci uomini e 5 donne della racchetta mondiale hanno conquistato in questa stagione il loro primo alloro nel Tour. E non è finita qui, potrebbe aggiungersi anche Brooksby

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Lorenzo Musetti - Roland Garros 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

La prima volta non si scorda mai, è un assunto vero e verificabile in quasi tutte le esperienze dell’esistenza umana. Certe emozioni, alcuni frammenti di felicità e di gioia che si provano, si vivono in un istante per poi scomparire per sempre dalla realtà e rimanere lì eterni sul fondo dei nostri ricordi dai quali poter ripescare periodicamente per rivivere l’ebbrezza viandante di quei sentimenti. Francesco De Gregori parla di Curve nella memoria, beh siamo alquanto sicuri che queste curve vengano ripercosse quotidianamente dai tennisti e dalle tenniste che scorribandano nel circuito mondiale, perché per quanto poi ogni giocatore nella propria carriera possa avere l’opportunità di raggiungere titoli più importanti e prestigiosi; il primo trofeo alzato avrà sempre un gusto speciale e diverso da tutte le altre soddisfazioni raccolte, conserverà una memoria indelebile di quel momento di vita tennistica vissuta. Ad esempio nonostante successivamente abbiano scritto la storia di questo sport, vincendo in tre 63 appuntamenti del Grande Slam e complessivamente 283 tappe del Tour mondiale, siamo convinti che per Nadal, Djokovic e Federer i rispettivi primi tornei messi in bacheca a Sopot nel 2004, ad Amersfoort nel 2006 e a Milano nel 2001 avranno un posto speciale quando ripercorreranno gli anni delle loro carriere.

L’ESTATE DELLE MANCINE – Ebbene, vediamo dunque chi nel 2022 ha potuto godere dell’emozione sconfinata proveniente dall’aver realizzato il sogno del primo successo in carriera. Sono addirittura 15 i tennisti che hanno centrato il primo alloro in questa stagione, di cui 10 tra gli uomini e 5 fra le donne. Proprio dal circuito WTA emerge l’ultima aggiunta a questa ristretta cerchia: la ceca Marie Bouzkova, trionfante quest’oggi nel torneo di casa contro la russa Potapova. Anche Anastasia però ha potuto vivere la gioia della prima affermazione, lo scorso aprile sulla terra di Istanbul imponendosi nel derby con Kudermetova. A completare il pacchetto delle ladies ci sono due la tre protagoniste più sorprendenti di questa stagione: le due mancine Beatriz Haddad Maia e Bernarda Pera. La brasiliana si è esibita in un inatteso back-to-back sui prati nel mese di giugno con le conquiste di Nottingham e Birmingham, quasi un mese dopo la croata naturalizzata americana ha percorso lo stesso cammino vincendo in due settimane consecutive a Budapest e Amburgo con l’unica differenza rappresentata dalla superficie. Ma la prima donna in assoluto, che nel 2022, si è tolta la soddisfazione del primo successo non poteva non essere una rappresentante del nostro tennis: la fiorentina Martina Trevisan in quella fantastica cavalcata a Rabat, con lo slancio dell’eliminazione di Muguruza, dove superò Lucia Bronzetti in semifinale e poi regalò il primo trionfo stagionale all’Italia.

MUSETTI E AUGER PARTONO CON IL BOTTO – Se tra le regine del tennis mondiale è stata un’azzurra ad aprire le danze, nel circuito ATP l’ultimo ad iscrivere il proprio nome nel club di coloro che hanno suggellato l’essere diventati professionisti con il primo torneo nel Tour maggiore, risultato che rappresenta una tappa cruciale per inseguire l’obbiettivo di diventare un giocatore di alto profilo, è stato un altro alfiere italico: quel Lorenzo Musetti impostosi la scorsa domenica nel prestigioso torneo di Amburgo sull’ormai imminente n. 4 del ranking Carlos Alcaraz. Un’affermazione di grandissimo richiamo per il talentuoso toscano, che in questo speciale raggruppamento è soltanto il secondo insieme a Felix Auger Aliassime ad aver vinto per la prima volta, in un evento ‘500’.

 

KOKKINAKIS HA ROTTO GLI ARGINI – Tutti gli altri 13 trionfi sono giunti in ATP o WTA 250. Abbiano quindi citato il successo più fresco, ma se riavvolgiamo il nastro il primo tra i maschietti a versare lacrime di gioia per la vittoria spartiacque della carriera è stato Thanasi Kokkinakis. L’australiano agli albori della stagione, dopo anni bui per via di numerosi problemi fisici, ha messo la propria bandierina nella sua città natale – Adelaide 2. Subito dopo, con l’inizio dell’appendice europea sul veloce indoor è stato il turno di Sasha Bublik a Montpellier. In terra d’oltralpe il kazako è stato il giocatore che, tra quelli appartenenti a questa lista, ha bagnato la prima affermazione con il successo più importante considerando il valore dell’avversario superato in finale, avendo sconfitto l’altro Sascha quello tedesco. Alla stessa stregua, ma con la differenza che era già enormemente più avanti in classifica, Aliassime ha superato un altro avversario veramente ostico come Tsitsipas nella finale di Rotterdam, spezzando la maledizione.

ARGENTINA SUGLI SCUDI, MA LA FAVOLA E IL RITORNO AL PASSATO NON MANCANO – Continuando a scorrere i nomi presenti, ci si accorge che il tennis argentino pare aver imboccato la strada giusta per risollevarsi dopo l’addio di Delpo: sono infatti gli albicelesti i più numerosi, con Baez vittorioso ad Estoril e Cerundolo qualche settimana fa a Bastad proprio in finale contro il nuovo El Peque. Sebastian invece aveva lasciato terreno di conquista durante la gira sudamericana a Pedro Martinez, prima gioia arrivata a Santiago per l’iberico. Il più giovane però non è il casse 2000 di Buenos Aires, bensì il 19enne danese del 2003 Holger Rune: s’impose a Monaco di Baviera, complice un Van De Zandschulp menomato. Avrebbe poi raggiunto gli ottavi al Roland Garros, mentre ora sembra essersi smarrito. Lo sport tuttavia lo sappiamo, porta sempre in dote con sé la possibilità di sognare e così non poteva mancare la favola del “Barone” Van Rijthoven sui prati del Bosco Ducale contro l’attuale n. 1 mondiale Medvedev. Infine per non scontentare nessuno ecco anche il ritorno del vintage, grazie al serve&voller Cressy nella sede dell’Hall of Fame.

E potrebbe non essere finita qui, in serata Jenson Brooksby proverà a diventare il sedicesimo giocatore a conquistare il primo successo nel 2022, ma De Minaur vorrà mettergli il bastone tra le ruote.

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ATP Astana: derby austriaco ai quarti tra Thiem e Ofner. Avanzano anche Korda e Griekspoor

Thiem rischia, ma batte Giron. Spento Bublik, bene Griekspoor e Korda

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Completato il quadro del tabellone dei quarti dell’ATP 250 di Astana. Sarà derby austriaco tra Dominic Thiem e Sebastian Ofner e lotta tra battitori come Tallon Griekspoor e Sebastian Korda, reduci rispettivamente da 17 e 12 aces nei loro match validi per gli ottavi di finale.

Qualche preoccupazione di troppo per l’olandese che ha impiegato tre set per avere la meglio su Sho Shimabuku chiudendo 7-6(5) 6-7(3) 6-1. Qualche rammarico il giapponese lo ha per il primo parziale quando non ha sfruttato due setpoint consecutivi nel decimo gioco. Per il resto solido l’olandese che ha fatto registrare un solo passaggio a vuoto nel tie-break del secondo set. Il giapponese ha commesso 9 doppi falli in totale, 7 nel primo set, mentre il suo avversario ha piazzato ben 17 servizi vincenti.

Sebastian Korda, invece, di aces ne ha piazzati 12 e ha sconfitto Nuno Borges 6-4 7-6(4) in 1ora e 26′. L’americano ha avuto un solo passaggio a vuoto, quando si è fatto breakkare nel sesto gioco facendo salire 4-2 il suo avversario. Provvidenziale il controbreak, con i due giocatori che si sono presentati al tie-break senza concedere punti agli avversari nell’ultimo turno di battuta del set. Korda recupera un minibreak di svantaggio e chiude al primo matchpoint.

 

Grazie a un tie-break spettacolare, Dominic Thiem ha la meglio su Marcos Giron battuto 6-3 4-6 7-6(2)

Solito copione con lo svizzero che non sfrutta tre palle break nel quinto gioco del secondo set per chiudere il match e subisce un parziale di 11-0 che gli costa il secondo set. Nel terzo, invece, è Giron a non chiudere i conti sprecando due palle break consecutive: il tie-break è scontato ed è vinto da Thiem 7-2.

Non pervenuto Alexander Bublik nel match contro Sebastian Ofner. Dinanzi al pubblico di casa, in 68′ il n. 35 del ranking si butta via 6-4 6-2.

Austriaco bravo a non far “accendere” il kazako, apparso davvero molto spento.

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ATP Pechino, ai quarti niente derby russo: Medvedev c’è, Rublev eliminato da Humbert

Rublev va a servire per il match ma si smarrisce per meriti di Humbert che ora affronterà Medvedev

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[2] D. Medvedev b. A. De Minaur 7-6(3) 6-3 (Andrea Binotto)

Non ha lasciato scoccare le due ore di gioco Danil Medvedev contro Alex De Minaur. Il tennista russo ha superato con il punteggio di 7-6(3) 6-3 il giocatore australiano in un’ora e cinquantanove minuti, confermando quanto di buono fatto allo US Open proprio contro ‘Demon’. I due si erano scontrati sette volte prima di questo ottavo di finale, con un bilancio totale di cinque vittorie russe e due australiane. È arrivata, quindi, la sesta da parte di Medvedev, che conquista così il pass per i quarti di finale dove incrocerà la racchetta o con il suo amico Andrey Rublev o con Ugo Humbert. Tornando a questo match di ottavi di finale a fare la differenza non è stata tanto la resa al servizio o uno strapotere con i fondamentali, quanto più una gestione intelligente dei punti importanti del n.3 al mondo – che nel primo set si è fatto recuperare quando era avanti 5-2 con due break -, chiara abilità che possiede di natura e che non ha certamente da invidiare a nessuno.

IL MATCH: Non un esordio brillante in questo incontro per De Minaur, che subito arranca nei suoi turni di battuta concedendo svariate palle break all’avversario. Quest’ultimo nel terzo gioco gli strappa la battuta, annulla lui una chance del contro break nel sesto game, e con un ulteriore break si porta sul 5-2. Qui Medvedev spegne completamente la luce nei suoi turni al servizio, tanto da regalarlo ben due volte consecutive a 0. Evento più unico che raro. I due arrivano al tie-break dopo aver entrambi tenuto la battuta ai vantaggi e qui la stabilità persiste fino al cambio di campo sul 3-3. Successivamente è il n.3 al mondo a cambiare ritmo, tanto da vincere quattro punti di fila e portarsi a casa il primo parziale dopo settantaquattro minuti sofferti. Non concedendo più alcuna palla break, la seconda forza del seeding gestisce alla perfezione sia i game al servizio che quelli in risposta. Tra questi ultimi il quarto gioco è quello chiave, ossia dove il russo strappa il servizio all’avversario e mette il punto finale alla partita con la sua solidità in battuta, che lo porta al successo in un’ora e cinquantanove minuti.

 

U. Humbert b. [5] A. Rublev 5-7 6-3 7-6(3)

Andrey Rublev va a servire per il match, smarrisce la prima di servizio e si ritrova fuori dai quarti di finale di Pechino. Avanza con merito e di rimonta Ugo Humbert che vince 5-7 6-3 7-6(3) in 2ore e 50′. Il russo è molto discontinuo, ma quando pare aver ritrovato la via maestra smarrisce la prima di servizio e si fa trafiggere dal suo avversario che con coraggio si riprende il break di svantaggio e poi va a dominare il tie-break. Bene il francese al servizio, trova più continuità con la prima e reagisce alla classe del suo avversario che si fa sempre più falloso col finire del match. Ai quarti, evitato il derby russo, Humbert se la vedrà con Daniil Medvedev.

Giocatori contratti, ma bene Rublev con pazienza

Entrambi i giocatori sono un po’ contratti in avvio di partita, tanto da concedere il primo turno di battuta all’avversario. Nel quinto game è Rublev il primo a tornare a palla break e al primo tentativo non si fa sfuggire l’occasione: strappa il servizio all’avversario e avanza sul 4-2. Il russo si procura l’ennesima chance di break, ma il tennista francese gliela annulla rimanendo aggrappato al set. Al momento – per Rublev – di chiudere il parziale, il transalpino lascia andare il braccio e con un dritto uncinato vincente rimette i giochi in parità. 5-5 e tutto da rifare per il n.6 al mondo. Fatica, però, il 25enne di Metz nel gioco seguente, dove tra un errore e l’altro finisce per regalare nuovamente la battuta all’avversario, che va così a servire per il set per la seconda volta. Nonostante un iniziale svantaggio di 0-30, la quinta forza del seeding gestisce bene la pressione costringendo spesso il francese all’errore, e in questo modo riesce ad accaparrarsi il primo parziale per 7 giochi a 5 dopo cinquantotto minuti di gioco. (Andrea Binotto)

Comincia la rimonta francese

Rublev potrebbe subito chiudere i conti ma non riesce a sfruttare due palle break nel primo game. Humbert ringrazia e si esibisce in un passante vincente di dritto, dopo aver mostrato un’ottima tenuta difensiva. Quanto basta per tenere il servizio e cominciare a vincere gli scambi lunghi. Nel gioco successivo, a sorpresa per l’andamento del set fino a quel momento, il n. 36 del ranking ricama a rete e, soprattutto, trova aggressività in risposta sul servizio dell’avversario, traendone grande guadagno. Humbert si ritrova avanti di un break con il russo che comincia a spazientirsi, vanificando due palle del contro break: nel terzo e nel quinto game. Bravo il francese a prendersi qualche rischio con il servizio e tutto ciò gli viene riconosciuto con gli interessi (6-3).

Rublev si butta via, ma applausi al coraggio di Humbert

Rispetto al secondo parziale, i ruoli si invertono. Rublev va subito in difficoltà nel primo turno di battuta. Riesce a cancellare tre palle break, ma la quarta è decisiva in negativo per lui. Il francese tiene alla grande in fase difensiva e poi un nastro porta fuori un dritto sparacchiato dal n. 6 del ranking. Non si fa attendere la reazione di Rublev che, nel game successivo, ottiene il controbreak alla seconda opportunità. La prima viene annullata da Humbert con un bellissimo dritto lungolinea. Poi con un rovescio all’incrocio delle righe Rublev ottiene il controbreak. Sale il livello del russo che sa di poter mettere in difficoltà il suo avversario quando quest’ultimo si inceppa con la prima di servizio. Nel settimo gioco è grande l’occasione per Rublev: annulla due game point al suo avversario poi lo induce a sbagliare un dritto e un rovescio. E’ il break che gli consente di andare a servire per il match. A far nuovamente cambiare inerzia alla gara è una risposta vincente incredibile di Humbert che spazientisce il russo. Rublev smarrisce la prima di servizio e subisce quattro risposte aggressive del suo avversario che torna in partita. Agevolmente c’è l’aggancio sul 5-5 e il tie-break è la giusta conclusione. C’è subito il minibreak per Humbert che continua a impensierire il russo con la sua risposta solidissima. Sfrutta un errore a rete di Rublev per salire 5-1. Gli ultimi due punti sono un capolavoro di Humbert che disegna il campo e induce all’errore il suo avversario. Quarti di finale meritati per il francese.

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ATP/WTA Pechino, il programma di domenica 1° ottobre: Alcaraz vs Musetti a metà mattinata, Sinner per colazione

Il super match tra il campione spagnolo e l’azzurro terzo match sul Centrale dalle 6:30. Paolini e Sinner sul secondo campo contro Haddad Maia e Nishioka

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Programma ricchissimo per il ricco torneo combined di Pechino nella domenica che segna l’inizio di ottobre: i 4 ottavi di finale della parte alta del tabellone maschile (ATP 500 e il completamento del primo turno del torneo femminile (WTA 1000).

Per quanto ci riguarda da vicino, saranno 3 gli azzurri in campo: la prima è Jasmine Paolini che alle 5 italiane apre il programma sul Campo Lotus (secondo per importanza). Per lei sfida complicata contro la brasiliana Beatriz Haddad Maia, N.15 del tabellone.

Sullo stesso campo dopo Ethcheverry vs Ruud (non prima delle 6:30) toccherà poi a Jannik Sinner contro il giapponese Yoshito Nishioka, in tabellone grazie a una Special Exempt. L’inizio dovrebbe essere intorno alle 9 italiane.

 

Sul campo Centrale, denominato Diamond, si comincia più tardi, alle 6:30, con due match femminili in sequenza: Vondrousova vs Kalinina e la N.1 del mondo Aryna Sabalenka contro Sofia Kenin in un primo turno da sogno per gli organizzatori

Il terzo match, si spera intorno alle 10:30 del mattino, è quello per noi più atteso: Carlos Alcaraz sfida il nostro Lorenzo Musetti. I precedenti dicono 1-1 ma entrambi sulla terra battuta. La finale di Amburgo 2022 vinta da Lorenzo e il match dominato dallo spagnolo al Roland Garros di quest’anno negli ottavi di finale.

Diretta TV di entrambi i tornei su SuperTennis (Canale 64 DTT e 212 di SKY)

Questo il programma completo del China Open per domenica 1° ottobre (orari cinesi, +6 ore rispetto all’Italia)

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