US Open, Medvedev: “Ho affrontato Novak e Rafa. Oggi Nick stava a quel livello”
“Se gioca così fino alla fine del torneo, ha tutte le possibilità di vincerlo. Ma avrà avversari duri”, così il n.1 Daniil Medvedev, dopo la sconfitta con Kyrgios
“Se gioca così fino alla fine del torneo, ha tutte le possibilità di vincerlo. Ma avrà avversari duri”, così il n.1 Daniil Medvedev, dopo la sconfitta con Kyrgios
Dopo le parole di Nick Kyrgios (qui la conferenza stampa dell’australiano), riportiamo anche quelle del numero 1 del mondo Daniil Medvedev. Il russo, che non ha nascosto la delusione mantenendo comunque un comportamento esemplare, resterà in cima alla classifica fino al termine di questo US Open e poi dovrà abdicare, causa proprio la prematura uscita dal torneo causatagli da Kyrgios.
D. Daniil, quali sono stati i tuoi pensieri sul modo in cui Nick ha elevato il suo gioco e qual è stata la differenza stasera?
D. È la miglior versione di sé che tu abbia mai affrontato e che tu abbia mai visto giocare?
DANIIL MEDVEDEV: Ha giocato abbastanza bene anche a Montreal. Sì, è stata una partita di alto livello. Io ho affrontato Novak, Rafa. Giocano tutti in modo fantastico. Nick oggi ha giocato un po’ al loro livello, secondo me. Ha un gioco un po’ diverso perché in un certo senso non uno che sta a remare da fondo. Ma allo stesso tempo può scambiare. È difficile da giocare. Ha un servizio fantastico. Ha ogni colpo. È stata una partita davvero di alto livello da parte sua. Se gioca così fino alla fine del torneo, ha tutte le possibilità di vincerlo. Ma avrà avversari duri, quindi non è sicuro.
D. Ha fatto qualcosa che ti ha sorpreso durante quella partita?
DANIIL MEDVEDEV: No, non proprio. Insomma, non ha commesso molti errori. Non mi ha davvero sorpreso, ma mi sarebbe piaciuto se avesse sbagliato un po’ di più. Forse così avrei potuto vincere la partita. Se no, no. In generale, abbiamo giocato un tennis classico. Stava servendo alla grande, facendo delle smorzate. Poi quando ero vicino alla linea di fondo, non ha fatto molte. Ha usato il serve and volley quando tornavo ad indietreggiare. Alla fine ha iniziato a farlo. Ma il suo livello era piuttosto alto e questo non mi ha sorpreso. […] Io in risposta all’inizio ero molto vicino perché quello era un po’ il mio piano, non fargli fare serve and volley. A un certo punto ho avuto la sensazione di essere un po’ troppo vicino in realtà, quindi sono andato solo un po’ più indietro dove, secondo me, non poteva ancora seguire il servizio a rete, ma io avrei potuto un po’ più tempo per rispondere. In generale pensando al match, la risposta non è stata così male. Avrei dovuto servire un po’ meglio, il che a volte non è facile, giocare un po’ meglio da fondo campo, ripeto, non è facile, lui ha giocato bene.
D. Con questa sconfitta non sarai più il numero 1 del mondo. Quanto ti dà fastidio? Riesci a scrollarti di dosso la cosa e ricominciare?
DANIIL MEDVEDEV: Ora che lo dici, me lo sono ricordato. Quindi non è carino perché onestamente dopo una partita del genere, quando perdi in uno Slam… insomma sto cercando di fare bella figura qui, ma sono deluso. Non mi metterò a piangere, ma sono un po’ deluso. Per qualche giorno sarò solo un po’ triste, guardando il mio telefono, il mio laptop o guardando qualche serie. Onestamente non è stata la prima cosa che mi è venuta in mente terminata dopo la partita. In realtà non so in quale posto sarò. Probabilmente 3, 4. Immagino che Carlos [Alcaraz] mi supererà. Non lo so in realtà. Ma questa è una motivazione, cercare di fare meglio. È stato l’ultimo slam dell’anno. Non è andato abbastanza bene. Non ho vinto in Australia quando ne ho avuto la possibilità. Non ho avuto la possibilità di giocare a Wimbledon. Roland Garros, sconfitto al quarto turno perso. Qui quarto turno. Dovrei fare di meglio. Dovrei ottenere più punti se voglio essere di nuovo il numero 1 del mondo.