Musetti: "Non guardo al ranking, ma posso migliorare ancora"

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Musetti: “Non guardo al ranking, ma posso migliorare ancora”

L’unico superstite della pattuglia azzurra a Firenze è soddisfatto: “Mi godo la città e il pubblico”

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Lorenzo Musetti – ATP Firenze 2022 foto Giampiero Sposito/FIT)
 

Dopo le bocciature ricevute da Sonego e Berrettini, Musetti è riuscito a superare il primo esame di fiorentino stravincendo contro Zapata Miralles. E c’era da aspettarselo vista la sua provenienza (Carrara, quindi Toscana) e anche per i suoi precedenti nella città che fu di Dante. Nel 2018, al Circolo del Tennis, Lorenzo vinse infatti il Torneo Internazionale Giovanile Under 18 e oggi, a quattro anni di distanza, cerca di trarre fiducia dal pensiero che magari Firenze gli porti fortuna: “Anche se è passato del tempo le emozioni rimangono sempre forti. Qui ho espresso un ottimo tennis anche tra gli juniores. Il Lorenzo di oggi è molto diverso, più maturo: mi sto godendo la città e il pubblico. Ho sentito un grande supporto fin dall’ingresso in campo” – ha detto l’azzurro in conferenza stampa rispondendo a una domanda del direttore Scanagatta.

L’esame superato a pieni voti da Musetti consisteva anche nell’adattarsi a un campo piuttosto lento. Se Berrettini e Sonego hanno avuto più di un problema, le condizioni di gioco si sono rivelate ottime per le caratteristiche del carrarese: “I campi troppo veloci non mi entusiasmano, anche se a Sofia, dove le condizioni non erano lente, ho giocato a un buon livello. Sono ancora nella fase in cui mi piace scambiare e lottare per conquistare il punto. Però oggi, ad esempio, sono riuscito a prendermi tanti punti in modo rapido con il servizio”.

Il direttore ha poi chiesto a Lorenzo quali siano i suoi piani per quest’ultimo scorcio di stagione, breve ma potenzialmente pieno di impegni, riferendosi in particolare alle Next Gen di Milano, a cui Musetti ha già preso parte l’anno scorso: “Non è certo una questione di mancanza di voglia di rigiocarle. Però bisogna stare attenti alla programmazione, e ora che il ranking mi permette di scegliere tra i vari tornei non dobbiamo fare errori. In programma ho sia Napoli che Milano anche perché mi piace giocare in Italia ovviamente, ma le decisioni possono cambiare: ad esempio ero iscritto all’ATP di Astana ma poi abbiamo optato per una settimana di riposo e la vittoria di oggi conferma la bontà della scelta”.

Una delle motivazioni che potrebbero spingere Musetti a partecipare a buona parte dei tornei rimasti in calendario è sicuramente la prospettiva di avanzare ancora in classifica. Come gli ha fatto notare il direttore Scanagatta, infatti, la top 20 non è affatto lontana. Lui, però, preferisce non guardare troppo in là: “Ho capito che nel tennis bisogna concentrarsi partita su partita. Non sapevo nemmeno chi sarebbe stato il mio avversario nei quarti in caso di vittoria (sarà McDonald che ha battuto Passaro, ndr). È inutile fare previsioni: il ranking è una conseguenza di buoni allenamenti, gli stessi che mi hanno portato a raggiungere i risultati di quest’anno. Penso di avere l’opportunità di fare ulteriori passi in avanti: sarebbe un bel premio per la fine della stagione”. 

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