ATP Parigi-Bercy: un fantastico Musetti batte Ruud n.4 del mondo e dà spettacolo

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ATP Parigi-Bercy: un fantastico Musetti batte Ruud n.4 del mondo e dà spettacolo

PARIGI – Prima vittoria in carriera contro un top5 per Lorenzo Musetti: elimina la testa di serie n.3 Casper Ruud e ora attende il vincente di Djokovic-Khachanov

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Lorenzo Musetti - Bercy 2022 (Twitter @atptour)
 

Da Parigi, il nostro inviato 

L. Musetti b. [3] C. Ruud 4-6 6-4 6-4

Prosegue lo splendido torneo di Lorenzo Musetti che dopo aver battuto due tennisti potenti come Cilic e Basilashvili, ha la meglio anche su un regolarista come Casper Ruud. Il n.23 del mondo la spunta 4-6 6-4 6-4 dopo due ore e 19 minuti raggiungendo i quarti di finale – prima volta in un 1000 – al Rolex Paris Masters e lo fa battendo il n.4 del mondo. Dunque si tratta della prima vittoria in carriera contro un top5 per Musetti, autore oggi di una prestazione superlativa terminata in crescendo, dopo un primo set dove a costargli è stato un suo leggero passaggio a vuoto. Aiutato anche dal pubblico, l’ex n.1 del mondo junior ha continuato a fare il suo gioco riuscendo ad abbinare magistralmente colpi spettacolari (soprattuto col fenomenale rovescio a una mano) a giocate concrete, meritandosi ampliamente la vittoria, contro un norvegese un po’ apatico e incapace di cambiare marcia nel momento del bisogno.

SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Lorenzo Musetti al microscopio

“Nel primo set stavo giocando bene ma andavo troppo di fretta, poi ho ricominciato a lottare bene, grazie anche al pubblico” ha detto Musetti nell’intervista in campo. “Ho tanti ricordi qui a Parigi dallo scorso anno al Roland Garros quando ho quasi battuto Djokovic, e spero di poterlo affrontare di nuovo”. Ora infatti per il carrarino ci sarà proprio Djokovic, già affrontato quest’anno a Dubai (il serbo ha battuto nettamente Karen Khachanov). Nella conferenza stampa post partita invece ha aggiunto che gli obiettivi vanno in crescendo con i risultati, e dall’anno prossimo si dovrà puntare anche agli Slam.

IL MATCH – Nessuno dei due giocatori ha nel servizio la sua arma principale, e nonostante ciò nei primi game fanno fatica a leggere la battuta avversaria comemttendo banali errori in rispsta. Nel torpore di uno stadio centrale pieno per metà e piuttosto silenzioso finora, Musetti è il primo a guadagnarsi delle palle break sul 2-2. Sulla prima tenta una difficilissima smorzata di dritto incrociata, fuori luogo e fuori campo; sulla seconda palla break manda in rete un rovescio interlocutorio. 

Com’era prevedibile, è l’italiano negli scambi ad imbastire trame di gioco più elaborate grazie ovviamente alla sua maggior tecnica, e i maggiori danni li causa col rovescio lungolinea, proprio il lato su cui il norvegese dovrebbe essere più solido. Avere più soluzioni però non sempre è un vantaggio; come disse una volta Kuznetsova, “saper fare tante cose in certi casi può creare indecisione”. E questo sembra proprio ciò che succede a Lorenzo nel decimo game: il n.23 del mondo sembra in controllo alla battuta 40-15 come lo era statao per titto il match fino a quel momento, ma si incarta da solo. Tenta una smorzata incrociata da lontano col dritto, larga, e poi delle discese a rete un po’ sconclusionate si cobcludono con delle difficili volée sbagliate: tutto ciò vale a Ruud il primo set per 6-4 in 48 minuti. Merito al norvegese di sfruttare al massimo il primo, e grave, passaggio a vuoto dell’avversario (abilità imprescindibile per un tennista di alta classifica).

Il secondo set riparte con gli stessi ritmi spenti del primo, con la differenza che adesso gli spalti sono molto più affollati. Questo implica maggior coinvolgimento del pubblico e quasi tutti sono dalla parte di Lorenzo, un po’ per il suo gioco più appetibile un po’ la voglia di terzo set. Pian piano il sostegno verso l’italiano si fa più rumoroso, e lui li ripaga con una serie di scambi solidi da fondo che si traducono in un break in suo favore nel quinto game. Vantaggio purtoppo destinato a durare poco: il contro-break è immediato, frutto ancora di volée e smorzate sbagliate. 

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È comunque Musetti il tennista più in forma e propositivo, e meritatamente torna in vantaggio piazzando il break nel momento più dolce possibile: sul 4 pari, il ché lo manda a servire per chiudere il set. In questa fase di match il dritto dell’italiano è un’arma fruttuosa e proprio grazia al consistente aiuto di questo colpo, tiene a ‘0’, chiudendo anche lui 6-4 dopo un’ora e mezza di gioco. 

Tanti movimenti in vista del set decisivo, con Musetti che lascia il campo per andare in bagno mentre Ruud, disteso a terra, riceve un massaggio alla parte alta della coscia sinistra. Si riprende a giocare e il n.4 del mondo cambia tattica insistendo maggiormente sul rovescio dell’italiano. La scelta non paga perché mette in ritmo Lorenzo con questo colpo, che varia con disinvoltura dal back al coperto e si procura una palla break, sulla quale Casper commette doppio fallo. Ormai Musetti è in trance agonistica, gli riescono anche le soluzioni più difficili e letteralmente ogni punto è da applausi; Ruud resta comunque aggrappato al match e annulla la palla del doppio break ma in risposta è insipido e al primo match point Lorenzo chiude 6-4 con una volée vincente di rovescio. Match magistrale per l’italiano. 

Il tabellone completo con tutti i risultati

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