Coppa Davis, Hewitt: "Siamo gli underdog e mi è sempre piaciuto esserlo. L'Italia contro gli USA è stata eccezionale"

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Coppa Davis, Hewitt: “Siamo gli underdog e mi è sempre piaciuto esserlo. L’Italia contro gli USA è stata eccezionale”

Sconsolato Cilic dopo la sconfitta con De Minaur: “Avevo ancora un po’ di scorie del match contro Carreno”. Capitan Hewitt si gode i suoi ragazzi: “Orgoglioso di tutti”

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Lleyton Hewitt – Davis Cup by Rakuten Finals 2022 (Photo by Pedro Salado/ Quality Sport Images / Kosmos Tennis)
 

Quanti avrebbero pronosticato una vittoria dell’Australia contro la Croazia prima dell’inizio della sfida? Forse in pochi ma alla fine dopo il doppio conclusivo sono gli australiani a raggiungere la finale. I primi a mettere piede in sala stampa invece sono i croati, capitanati da Vedran Martic e Marin Cilic, oltre naturalmente anche Ante Pavic e Nikola Mektic.

Nikola, Ante, il fatto di giocare contro Thompson e Purcell vi ha destabilizzato? Oggi il match è stato dominato dai servizi con poche chance di break. Che ne pensate?
[PAVIC/MEKTIC] No, alla fine ci aspettavamo che giocassero loro; è stato un match tirato; effettivamente in risposta si è giocato poco; in alcuni game ci siamo andati vicino, ma alla fine non ce l’abbiamo fatta. Alla fine nel terzo set hanno azzeccato un paio di buone risposte e hanno portato a casa il break decisivo. Forse sono stati un po’ fortunati in alcune circostanze ma dobbiamo congratularci con loro.

Poi è stato il turno di Cilic, sconfitto con un doppio 6-2 da de Minaur. Marin, ci puoi raccontare qualcosa del tuo match? E adesso che per quest’anno la vostra corsa è finita ci puoi dare qualche riflessione sul fatto che la Croazia in questi anni ha fatto benissimo?

[CILIC] Sì, oggi è stata veramente dura; giocare contro Alex non è mai facile, è una sfida mentale e fisica. Avevo ancora un po’ di scorie del match dell’altro giorno contro Carreno (maratona di 3 set finita al tie break del terzo) e non sono riuscito a fare in campo quello che avrei voluto. In ogni caso credito ad Alex che ha giocato un match molto solido. Parlando poi del nostro percorso in Davis in questi anni sono molto felice di giocare in questa squadra, c’è un’ottima atmosfera fra di noi. Anche quest’anno siamo arrivati fino alle semifinali che comunque è un gran risultato. Borna ha giocato dei grandi match, sia qua che a Bologna. In generale siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto in questi anni

Con tutt’altro piglio si sono presentati in sala stampa gli australiani, guidati dal loro comandante in capo Lleyton Hewitt, il cui carisma evidentemente non si discute.

LLeyton ci puoi descrivere come ti senti in questo momento?
[HEWITT] Semplicemente orgoglioso. Di tutta la squadra, i giocatori, gli sparring partner, il team che ci segue, tutti quanti. Sono tutti ragazzi che fanno dei sacrifici e li voglio ringraziare. Siamo arrivati qua da sfavoriti (underdog) e questa è una posizione che mi è sempre piaciuta, anche da giocatore.

Lleyton ci puoi spiegare coma mai hai fatto il cambio in corsa?
[HEWITT] E’ stata una cosa decisa sul momento; Ebden aveva un problema alla caviglia e così abbiamo dovuto trovare un piano B. Thompson aveva già giocato in precedenza in doppio e per questo mi ha dato fiducia, e Purcell è diventato il leader della coppia e lo ha fatto splendidamente. I ragazzi hanno dimostrato di avere un’ottima chimica.

Jordan (Thompson) eri scontento per non giocare il doppio?
[THOMPSON] No, io faccio tutto quello che mi viene chiesto. e aver giocato il doppio decisivo e averlo vinto è un’emozione indescrivibile. Con Max (Purcell) abbiamo giocato assieme quando lui era più giovane a Sydney e si stava formando come giocatore. è incredibile che siamo qua ora.

Lleyton, quale team fra Italia e Canada ha mostrato più cuore e più voglia di vincere? Ci puoi dire qualcosa su questi due team?
[HEWITT] Non ho visto granché dei loro match ad essere onesto, mi sono concentrato sulla mia parte di tabellone. Ovviamente domani guarderò le partite e vedremo chi vincerà, in ogni caso sarà durissima perché sono due grandi team. Più in concreto l’Italia contro gli Stati Uniti ha fatto qualcosa di eccezionale (hell of an effort) e stanno giocando con grande passione e determinazione. Il Canada invece ha dei grandi giocatori, e hanno una potenza di fuoco incredibile. E il loro doppio lo conosciamo, perché nel 2019 ci abbiamo giocato contro e abbiamo perso.

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