Casper Ruud: "L'importante è arrivare alla seconda settimana. Rispetto allo scorso anno non è cambiato nulla"

Australian Open

Casper Ruud: “L’importante è arrivare alla seconda settimana. Rispetto allo scorso anno non è cambiato nulla”

Il norvegese si mantiene come sempre umile, nonostante lo status di tds n.2 : “Per me un quarto di finale è un ottimo risultato”

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Casper Ruud - US Open 2022 (foto Twitter @usopen)
 

Il 2022 è stato l’anno di Carlos Alcaraz, senza dubbio, delle mancate promesse di Medvedev e delle polemiche di Djokovic. Ma è stato anche (se non soprattutto) l’anno di Casper Ruud, che ha chiuso la stagione come n.2 del mondo, con due finali Slam disputate. Arriva in Australia, il norvegese, con la consapevolezza di poter sedere al tavolo dei grandi e di poter vincere un Major. E chissà, potrebbe essere proprio l’Happy Slam (che gli consegnerebbe anche la prima posizione del ranking). Questo tema caldo, e non solo, è stato trattato nella conferenza pre torneo del n.3 del mondo.

D: “Casper, benvenuto a Melbourne. Hai avuto davvero grandi risultati negli Slam lo scorso anno. Quest’anno sei in un’ottima posizione, guardando al n.1. Qual è la tua prospettiva per l’Australian Open 2023?

Ruud: “In realtà non ho un obiettivo in particolare. Penso che se riuscirò a raggiungere la seconda settimana, non importa quanto in fondo arrivi, sarà un buon risultato. Ma ovviamente questo è l’obiettivo, essere qui nella seconda settimana e giocare le partite; se sono in grado di farlo, vedremo poi cosa succede. Non mi aspetto di raggiungere un’altra finale o semifinale, ma farò del mio meglio. Mi sento come se avessi avuto un paio di buoni giorni di allenamento ora, e spero di poter trovare il mio gioco per il torneo; ecco cos’è necessario per vincere le partite e per andare lontano. Ogni partita sarà dura, non importa contro chi giochi, è al meglio dei cinque set. Ovviamente sarà anche una sfida fisica giocando tre su cinque, ma non vedo l’ora. L’anno scorso ho avuto buoni risultati giocando questo tipo di partite, quindi spero di poter continuare così, e giocare bene al meglio dei cinque

D: “C’è mai stato un momento nella tua vita in cui hai lasciato che la tua frustrazione si mostrasse sul campo?

Ruud: “Non lo so, non so se sia mai stato trattato in maniera sbagliata o non abbia ricevuto il rispetto che vorrei. So che se c’è un errore dell’arbitro o qualsiasi altra cosa, può costare l’eliminazione ad alcuni giocatori. Ma so che gli arbitri forse non lo fanno di proposito, anche loro sono umani. Si commettono errori. Guarda i tennisti: produciamo da 30 a 60 errori non forzati ogni partita. Se hai intenzione di giudicarci dagli errori non forzati, ci sarà molto di cui essere arrabbiati.

Se non puoi accettare che un arbitro faccia uno o due errori per partita è un po’ sciocco. Stanno tutti facendo del loro meglio per farci giocare a tennis. Non ho mai sentito in campo di essere stato trattato in modo sbagliato o in malo modo. Immagino sia questo che potrebbe infastidirmi un po’, ma fortunatamente non è ancora successo, quindi non c’è bisogno di essere troppo arrabbiato

D: “Prima dell’anno scorso, prima che raggiungessi la tua prima finale Major, certamente credevi che saresti potuto arrivare così lontano. Quanto cambia mentalmente dal saperlo a dimostrare a te stesso che puoi farlo?

Ruud: “Non molto, onestamente. Sto provando a rimanere umile e so che non raggiungerò due finali Slam ogni anno per il resto della mia carriera probabilmente. Mi piacerebbe farlo e proverò a fare in modo che accada, ma le probabilità non sono a favore che questo accada. Ovviamente ci sono stati molti cambiamenti. Un anno fa mi sono seduto qui annunciando il mio ritiro per un problema alla caviglia il giorno prima della partita, ed eccoci qui, ho raggiunto due finali. Ma niente è cambiato troppo. É una bella sensazione, ma allo stesso tempo so che la competizione è così dura e così forte che non posso aspettarmi di fare bene ogni singola volta che gioco uno Slam. Un quarto di finale è un grande risultato, ai miei occhi. Una semifinale anche.

Il mio miglior risultato qui è un quarto turno, che ancora guardo come un grande risultato. Se riesco a raggiungerlo anche quest’anno ne sarò più che felice. Allo stesso tempo so di avere la convinzione di poter arrivare anche più avanti. Se succede prima, è più facile in un certo senso pensare che potrebbe accadere di nuovo. Ma allo stesso tempo so che non c’è alcuna garanzia che raggiungerò mai un’altra finale Slam nella mia carriera. Proverò solo a continuare a fare, si spera, le cose giuste, e vedere ciò, anche nei prossimi Slam della mia carriera, fino a che punto può portarmi

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