Berrettini è tornato e non si nasconde: "Voglio vincere il torneo di Acapulco"

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Berrettini è tornato e non si nasconde: “Voglio vincere il torneo di Acapulco”

Parla Matteo Berrettini rientrato alla grande ad Acapulco, dopo un mese dedicato solo ad allenarsi

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Matteo Berrettini - Australian Open 2023 (foto Twitter @rolandgarros)
 

Un mese lontano dai campi, poi il rientro mostrando un’ottima condizione. L’Australian Open è lontano, così come i pensieri legati all’esclusione momentanea dalla Top20. Matteo Berrettini è tornato mostrando una forma fisica differente rispetto a quella mostrata in Australia. All’ATP 500 di Acapulco è tra i protagonisti, giocando un buon tennis: ha superato prima Molcan (sfruttando il ritiro dello slovacco), poi Elias Ymer in due turni iniziali che sono serviti da rodaggio in vista della sfida di quarti di finale contro Holger Rune. L’azzurro proverà a sfruttare un feeling particolare con la città messicana: “Abbiamo deciso di modificare qualcosa rispetto alla scorsa stagione, rinunciando alla partecipazione a Rio e presentandoci direttamente qui, dove apprezzo le condizioni dei campi e l’organizzazione. Anzi, siamo riusciti a venir prima per seguire le fasi di qualificazione di mio fratello”.

Ma come sta realmente Berrettini? Il tennista azzurro ha scelto di riposarsi un mese intero, dopo il ko al primo turno in Australia, per migliorare la propria condizione e ricaricare le batterie: “In questo momento sento molta fiducia nel mio tennis – afferma il n. 2 italiano – dopo aver giocato due partite molto solide. Nonostante non gareggi da molto tempo mi sento bene: quando giochi poco e vinci, significa che ti stai allenando positivamente. Un mese senza campo mi ha consentito di allenarmi in maniera proficua. Arrivo ai quarti di finale con grande serenità: mi sono allenato duramente nell’ultimo mese e ora voglio ottenere risultati altrettanto importanti. Se gioco poco, ma vinco, vuol dire che sono sulla strada giusta e che finalmente il mio gioco funziona”.

E’ sotto gli occhi di tutti come ciascun top10 può perdere da chiunque, come dimostra la sconfitta di Casper Ruud contro Taro Daniel: “Lo conosco molto bene, abbiamo giocato tante volte insieme e lui ha il livello per competere con i migliori. Ho visto un po’ la partita e Taro stava giocando molto bene, anche se ovviamente Casper era il favorito, tanto da arrivare al match point. Sono partite molto dure, il tennis è così. Congratulazioni a Taro e un incoraggiamento a Casper, che farà sicuramente un ottimo tour negli Stati Uniti”.

Essere fuori dalla top20 è uno stimolo per Berrettini che, complice la caduta di Ruud e il forfait di Alcaraz, in Messico punta al bersaglio grosso: “Negli ultimi tre anni la mia classifica era diversa da quella che ho adesso, ma alla fine la fiducia in me stesso non è andata via. Sento di poter vincere questo torneo. Il tennis è così, sali come puoi scendere. Per fortuna nelle ultime stagioni sono stato più su che giù. Non essere testa di serie non è una buona notizia, ma non credo che nessuno voglia sfidarmi al primo turno. L’anno scorso sono stato via tre mesi e quando sono tornato ho vinto tante partite sull’erba, questa è una cosa che ho dentro e che sto sfruttando adesso”.

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