ATP Indian Wells, Fritz: "Ogni ora mi ricordano che sono il campione uscente, ma io guardo solo alla race"

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ATP Indian Wells, Fritz: “Ogni ora mi ricordano che sono il campione uscente, ma io guardo solo alla race”

Taylor Fritz continua la sua difesa al titolo ottenuto nel 2022 e spiega: “Gioco il doppio solo per superstizione”

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Taylor Fritz - Australian Open 2023 (foto Twitter @atptour)
 

Dopo i patemi all’esordio contro Ben Shelton, Taylor Fritz ha vita molto più semplice al terzo turno contro Sebastian Baez. L’argentino, testa di serie n°30, non aveva le armi per mettere in difficoltà lo statunitense su questa superficie, come dimostrato dalla settantina di minuti scarsi che sono serviti al campione uscente per imporsi 6-1 6-2 e approdare agli ottavi. “Sapevo che cosa aspettarmi oggi, ero pronto e ho giocato una partita solida” – ha esordito il n°5 del mondo in conferenza stampa. “Questo genere di partite sono più facili rispetto a quando affronti un big server, perché in quel caso hai molto meno controllo della situazione – ha proseguito Fritz. Di seguito i passaggi più interessanti della sua conferenza.

D: Stai guardando i match di Alcaraz? Hai in programma di vedere il suo incontro questa sera?

Taylor Fritz: “In realtà no, non rientra tra i miei piani. A dire il vero non mi piace molto seguire il tennis in TV. Al massimo do un’occhiata alla partita del mio prossimo avversario, ma preferibilmente lo faccio dal vivo. In generale, magari seguo i match quando ci sono i momenti importanti come può essere un tie-break, ma non mi metto quasi mai comodo per vedere un’intera partita“.

D: Hai sofferto molto in Messico con quei terribili crampi. L’anno scorso, proprio in questo torneo e al Roland Garros, hai avuto problemi alla caviglia. Ci parli un po’ del tuo corpo e della resistenza al dolore?

Taylor Fritz: “Non ne ho idea sinceramente, penso di essere molto fortunato perché recupero molto velocemente dagli infortuni. Odio rimanere ai box e non poter giocare, quindi magari mi spingo ancora di più quando sono fuori per provare a rientrare il prima possibile. Finora sono stato fortunato, non ho mai avuto ricadute importanti dopo essere tornato da un infortunio”.

D: Ti senti come se stessi difendendo il tuo territorio o dalla vittoria dello scorso anno è già passato troppo tempo?

Taylor Fritz: Più o meno ogni ora qualcuno mi ricorda che sono il campione uscente, quindi è difficile dimenticarsene (sorride, ndr). A parte gli scherzi, non è una cosa di cui ci si scorda in fretta, però cerco di prendere un po’ questa situazione con le pinze. Il mio focus è sulla race, partiamo tutti da zero e alla fine sarà quella la classifica di fine anno. Voglio solo cercare di fare buoni risultati un po’ ovunque per mettermi in una buona posizione nella race”.

D: Il fatto di aver dovuto giocare anche in doppio ti ha aiutato o è stata una preoccupazione ulteriore? (Fritz ha perso all’esordio insieme a Tommy Paul, sconfitti 6-3 6-3 da Evans/Peers, ndr)

Taylor Fritz: “Non credo sia nessuna delle due, semplicemente ogni tanto mi piace giocare in doppio per divertirmi un po’. È vero, di solito non gioco, ma se devo essere sincero la ragione per cui mi sono iscritto quest’anno è stata che anche l’anno scorso avevo fatto così, vincendo poi il titolo in singolare. Sono superstizioso e volevo giocare di nuovo il doppio: è chiaro che se non partecipi hai più tempo libero, ma non direi che è una preoccupazione ulteriore. Mi piace giocare con un altro singolarista perché così non dobbiamo preoccuparci troppo del risultato. Se vinciamo è fantastico, ma se perdiamo non succede niente”.

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