Salvatore Caruso cerca il rilancio: "Ora sto bene. L’obiettivo è quello di risalire la classifica" [ESCLUSIVA]

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Salvatore Caruso cerca il rilancio: “Ora sto bene. L’obiettivo è quello di risalire la classifica” [ESCLUSIVA]

Il tennista siciliano ricomincia dalle qualificazioni Challenger dopo un 2022 molto complicato: “Non è semplice ripartire, dopo un anno così difficile”

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Salvatore Caruso - Wimbledon 2021 (ph. AELTC_Ian Walton)
 

In una domenica romana caratterizzata da clima primaverile e da un caldo sole che scalda i campi, hanno preso il via le qualificazioni deI Roma Garden Open 2023, torneo Challenger 75. Tra i protagonisti del tabellone cadetto vi è il siciliano Salvatore Caruso, testa di serie numero 1 del seeding.

Il nativo di Avola, che vanta un best ranking alla posizione numero 79 della classifica ATP, ha vissuto un 2022 molto complicato. Iniziato alla posizione 157, ranking sufficiente per giocare la qualificazioni Slam, Caruso ha visto il ranking peggiorare sino alla posizione 294 di fine anno. Situazione che a livello di ranking ha vissuto il suo minimo a fine gennaio. La classifica ATP, infatti, mostrava accanto al nome di Caruso il numero 388.

Il tennista siciliano si è rimboccato le maniche e da palcoscenici più nobili è passato a lottare nei tabelloni cadetti dei Challenger. Una stagione 2023 alla ricerca di una ripartenza e di una condizione fisica a supporto del suo gioco: “Adesso sto bene e questa è la cosa che mi interessa di più. Sto bene fisicamente, sto bene mentalmente. Lo scorso anno è stato molto complicato, però mi sto rimettendo in gioco, sto bene e sto lavorando bene col mio team. L’obiettivo è quello di tornare più su possibile in classifica, ma per farlo bisognare stare bene e questa è la cosa principale.”

Una stagione 2022 che dopo un buon inizio in Australia con la semifinale nel Challenger di Bendigo, è stata condizionata da qualche acciacco fisico che ha un po’ bloccato Caruso. Nota positiva un buon finale di stagione in Serie A1 con il TC Palermo, sconfitto in finale dal TC Sinalunga. “A fine anno è iniziata quella che possiamo definire la mia rinascita. Palermo mi ha aiutato tanto. Ci tengo a ringraziare il Circolo del Tennis che mi sta ospitando da settembre a questa parte e per me è una cosa molto importante. Chiaramente non è semplice ripartire, dopo un anno così difficile, tanti acciacchi fisici. Ma l’importante è stare bene fisicamente e mentalmente, perché il livello c’è.”

Nuova stagione che è iniziata con qualche buona prestazione, con il miglior momento rappresentato dalla semifinale al Challenger 125 di Manama, raggiunta da Lucky loser: “È stato un qualcosa che dà fiducia e tante partite nelle gambe che sono quelle che servono. Adesso arriva la parte di stagione che mi piace di più. Col caldo, si corre, si suda e da buon siciliano il caldo non mi spaventa, anzi tiro fuori il meglio.”

Lo scorso anno Caruso è stato il lucky loser che ha generato più clamore nella storia del tennis. Attenzione derivante dal fatto che il siciliano ha preso il posto in tabellone che era di Novak Djokovic, per la nota questione del visto annullato. Un clamore che poteva dare fastidio e incidere a livello psicologico, ma che per Caruso non ha influito in alcun modo: “L’impatto è stato pari a zero. Non erano quelli i miei problemi lo scorso anno.  È stata una cosa che non mi riguardava. Riguardava solamente lui ed io ci sono finito in mezzo. A me tocca solo giocare a tennis e fare il mio lavoro sul campo.”

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