Roland Garros: un'altra finale Slam per l'inarrestabile Swiatek [VIDEO-COMMENTO]

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Roland Garros: un’altra finale Slam per l’inarrestabile Swiatek [VIDEO-COMMENTO]

Iga Swiatek deve lottare nel secondo set ma supera in due set Beatriz Haddad Maia. Sabato finale con Muchova, al sicuro il primo posto in classifica

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Iga Swiatek - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

(dal nostro inviato a Parigi)

[1] I. Swiatek b. [14] B. Haddad Maia 6-2 7-6(7)

Se Sabalenka ha mancato l’appuntamento con la finale annunciata di sabato, Iga Swiatek invece ha rispettato il pronostico sconfiggendo in due set la brasiliana Beatriz Haddad Maia in una partita che soprattutto nei 90 minuti del secondo set ha regalato belle emozioni, anche se non proprio sempre un ottimo tennis.

La prova di Swiatek è stata piuttosto altalenante, soprattutto con la prima di servizio, che verso la fine dell’incontro le ha causato parecchi problemi, ma la polacca ha fatto valere la sua maggiore mobilità in campo ed è riuscita a mantenere maggiormente il controllo nei nervi nel rush finale del secondo set. Haddad Maia ha confermato le sue grandi doti di colpitrice, ma il limite negli spostamenti si è dimostrato troppo pronunciato di fronte a una giocatrice rapida come Swiatek.

LA PARTITA – Inizio scoppiettante della brasiliana che con due risposte vincenti fa capire all’avversaria che non è scesa in campo a fare la comparsa e strappa il servizio a zero a Swiatek nel game d’apertura. La campionessa in carica non ci sta e parte subito al contrattacco con un diritto di quelli “doc” nel primo punto del game successivo e impatta subito con il controbreak.

Il punto debole della n.1 del mondo, ormai si sa, è la seconda di servizio, ma quello di Haddad Maia (o Bia, come la chiama il nutrito manipolo di tifosi brasiliani in tribuna, straordinariamente più numerosi dei supporter polacchi) è lo spostamento laterale, e quindi Swiatek prende subito a giocare gli scambi aprendo il campo. Il ritmo è elevato, Haddad Maia perde la misura un paio di volte e con tre errori gratuiti di rovescio (l’ultimo dei quali su una palla corta dopo uno scambio molto lungo) cede il servizio al sesto game per il 4-2 Swiatek.

Il primo set si chiude con un parziale di 11 punti a 2 per la polacca che sigla il 6-2 portandosi a un set dalla finale con solamente 17 giochi perduti.

La partita, iniziata davanti a uno stadio praticamente vuoto dopo le oltre tre ore di Sabalenka e Muchova, vede ora l’anello superiore dello Chatrier per tre quarti pieno, anche se nei posti dei VIP ci sono ancora tanti spazi vuoti, nonostante il programma lanciato lo scorso anno per occupare i posti liberi vicino al campo con spettatori disposti a spendere qualcosa in più per la possibilità di un “upgrade soggetto a disponibilità”.

Haddad Maia insiste con il forcing in risposta all’inizio del secondo set e i risultati si vedono: già nel primo game Swiatek deve sudare per 14 punti per tenere la battuta, mentre due giochi più tardi, complici un doppio fallo e un errore di diritto, perde il servizio per la seconda volta nel match consentendo all’avversaria poi di allungare sul 3-1.

Iga limita gli errori, tiene qualche risposta in più in campo e nonostante un doppio fallo e un bel passante di Haddad Maia riesce a riagganciare l’avversaria sul 3-3 e poi sorpassare per il 4-3. La brasiliana è comunque solida al servizio, tiene bene l’iniziativa negli scambi e sul 4-4 con due passanti di diritto si procura due palle break, che però vengono annullate bene da Swiatek. La terza se ne va con un diritto sbagliato e Iga passa sul 5-4.

Si arriva al tie-break con Swiatek che non riesce a mettere una prima di servizio, Haddad Maia è sempre in vantaggio anche se mai di più di un punto fino a che un errore di rovescio della polacca segna l’allungo sul 5-3. Haddad Maia arriva al set point sul 6-5, ma un suo errore di diritto lo cancella. Swiatek si procura il match point sul 7-6, ma un diritto in corsa sulla riga lo annulla. Sul 7-7 Beatriz sbaglia la prima per la prima volta nel tie break, la seconda è una palletta tremebonda a 104 km/h in mezzo al campo e Swiatek non si fa pregare a prendere in mano lo scambio e chiudere con un diritto. Al suo secondo match point la n. 1 del mondo, con un altro diritto, pone fine alla partita e conquista la sua terza finale al Roland Garros.

PER IL TRIPLETE – Sabato pomeriggio dunque Iga Swiatek giocherà per il suo quarto titolo del Grande Slam, il terzo a Parigi, contro una esordiente, Karolina Muchova, contro la quale ha perso l’unico confronto diretto, a Praga nel 2019 quando però aveva appena 18 anni ed era appena entrata nel circuito professionistico. In ogni caso, con la conquista della finale, Swiatek si assicura la permanenza al primo posto della classifica WTA che invece sarebbe andato a Sabalenka in caso di sconfitta in semifinale.

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