Wimbledon: cadono Ruud e Fritz, per Sinner si spalanca la strada per la semifinale

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Wimbledon: cadono Ruud e Fritz, per Sinner si spalanca la strada per la semifinale

L’altoatesino avrebbe l’insidia Shapovalov nei quarti prima del match con Djokovic (o Bublik, Hurkacz o… Musetti)

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Liam Broady - Wimbledon 2023 (Twitter @atptour)
Liam Broady - Wimbledon 2023 (Twitter @atptour)
 

La quarta giornata di Wimbledon porta con sé alcuni importanti scossoni nel tabellone maschile: risultati sorprendenti o meno ma che comunque coinvolgono teste di serie di alta quota e che aprono un sentiero invero interessante per il nostro Jannik Sinner.

Nella parte bassa del tabellone sono già ai saluti Casper Ruud e soprattutto Taylor Fritz, il bombardiere americano protagonista l’anno scorso di una epica sfida nei quarti di finale contro Rafa Nadal e oggi superato da Mikael Ymer. Il norvegese invece si inchina al britannico Broady, eroe di casa per un giorno.

Sinner affronterà domani nel suo impegno di terzo turno il francese Halys, che per la prima volta raggiunge il traguardo dei sedicesimi. Superando l’ostacolo francese, per l’altoatesino ci sarebbe un ottavo di finale contro il vincente tra il colombiano Galan, mai oltre il terzo turno a Londra, e proprio il più quotato dei due Ymer, al suo primo terzo turno ai Championships.

L’avversario teorico nei quarti di finale di un Sinner sempre vincente sin lì uscirebbe da un ottavo composto dai vincitori dei match Pella-Safiullin, rispettivamente numero 309 e 92 del ranking, e Shapovalov-Broady, con il talentuoso ma incostante canadese favorito d’obbligo e semifinalista con Djokovic nel 2021, ma non troppo amante dei prati.

Il quarto di tabellone da cui uscirà il semifinalista opposto a quello del quarto che comprende Sinner vede ancora in gara ovviamente Djokovic, che si misurerà con Wawrinka, ma anche Musetti, Bublik e Rublev, insomma una zona ad alta densità di… talento e agonismo che può impegnare a fondo chi ne uscirà vincitore.

Nulla è certo già scritto ma è impossibile non essere ottimisti quando in un tabellone si aprono squarci così significativi e il traguardo dei last four già centrato da Pietrangeli e da Berrettini non sembra una chimera.

[WC] L. Broady b. [4] C. Ruud 6-4 3-6 4-6 6-3 6-0

Cade la testa di serie numero quattro Casper Ruud. Il norvegese, come sempre poco avvezzo ai rimbalzi erbosi, si lascia sorprendere dalla wild card inglese Liam Broady in cinque set.

Il ventinovenne mancino gioca una buona ma non straordinaria partita e approfitta di un Ruud poco ispirato al servizio, autore di 10 ace ma anche di 8 doppi falli e tradito dalla prima palla nel set decisivo.

Broady è bravo ad approfittare di un passaggio a vuoto del numero quattro del mondo nella fase centrale del primo set, quando passa da 1-3 a 5-3 con due break consecutivi, chiudendo per 6-4 con un’azione servizio-dritto lungolinea. Ruud serve meglio nella fase centrale del match, non subendo break nel secondo e nel terzo parziale, diminuendo errori e alzando la percentuale al servizio, prima e seconda. Per lui 6-3 e 6-4.

La quarta frazione è la migliore e si decide sull’unica palla-break del frangente, che Broady si aggiudica nel secondo gioco. Da qui il monologo dell’inglese, che mette a segno 16 vincenti e infligge un inaspettato 6-0 al finalista di Parigi. Per lui ora terzo turno con il canadese Shapovalov.

M. Ymer b. [9] T. Fritz 3-6 2-6 6-3 6-4 6-2

Al numero uno di Svezia Mikael Ymer riesce un incredibile ribaltone: il numero 59 del mondo recupera da due set a zero e beffa al quinto l’americano Fritz.

Dopo i primi due parziali è in effetti difficile non pensare a un facile 3-0 per lo yankee. Servizi potenti e precisi, un ritmo che toglie il respiro e lo scandinavo che soprattutto nel primo set cerca la rete più per sfuggire al pressing del rivale che non per reali chanche nei pressi del net.

Fritz concede solo una palla break e si porta sul 2-0 in poco più di un’ora. Ymer è bravo a recuperare subito il break in apertura di terzo set ed è forse questo il momento più importante del match. Da lì in poi lo svedese rischia e sbaglia molto ma comincia a mettere dubbi nella testa dell’avversario, prendendo a rispondere di più e meglio. Sul 4-3 trova un secondo break e poco dopo il set.

Taylor perde la prima palla (45% in campo nel quarto set) mentre lo svedese al contrario si fa impermeabile al servizio e centra il break sul 3-3 mettendo a segno 12 vincenti contro i solo 6 di un Fritz confuso. Il set decisivo conferma la deriva del precedente e vede Ymer a braccia alzate dopo mezz’ora di gioco e altri 14 vincenti per lui, con l’uomo di San Diego incapace di difendere la seconda palla e di reagire di fronte alla prova di personalità del contendente.

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