Wimbledon, Musetti: “ La mancanza di ritmo mi ha un po' tagliato le gambe”

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Wimbledon, Musetti: “ La mancanza di ritmo mi ha un po’ tagliato le gambe”

Nonostante la sconfitta per tre set a zero rimediata contro Hurkacz, non è un Lorenzo Musetti troppo sconfortato: due prestigiosi quarti di finale e due ottime prestazioni sull’erba londinese certificano come anche su questa superficie l’azzurro abbia compiuto passi in avanti

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Che sarebbe stata dura, tutti se lo sarebbero aspettato. Che sarebbe finita così, probabilmente solo i più ottimisti tra i tifosi di Hubert Hurkacz lo avrebbero potuto ipotizzare. Nel terzo turno di Wimbledon 2023 si sono oggi sfidati sull’erba dell’All England Club di Londra le teste di serie numero 14 e 17 del tabellone principale, ovvero il “nostro” Lorenzo Musetti contro il ventiseienne polacco Hurkacz: a strappare il pass per gli ottavi di finale, il giocatore di Breslavia, vincitore, importante ricordarlo, sull’erba di Halle nel 2022. 7-6(4) 6-4 6-4, il risultato finale a favore del polacco, che ha chiuso la pratica in poco più di due ore. Nonostante il risultato, Lorenzo per tutto il primo set è riuscito a rimanere attaccato all’avversario, benché abbia dovuto affrontare due set point nel decimo gioco. La sconfitta per 7 punti a 4 nel tie break finale è parsa tuttavia aver tagliato le gambe al giovane giocatore carrarino, che non è più stato in grado di trovare la chiave di volta del match.

D. Lorenzo, cos’è successo oggi? Dopo il primo set perso al tie break è sembrato tu abbia avuto un calo mentale…

“Non so esattamente come definire quello che è successo oggi, ma un calo mentale direi di no. Senza dubbio Hubert mi ha dato poche chance e, nelle poche che ho avuto, ha realizzato due o tre ace e una battuta vincente. È stata un po’ frustrante oggi, si giocava poco, si scambiava poco, la mancanza di ritmo mi ha un po’ tagliato le gambe. Sicuramente oggi lui ha giocato meglio di me.”

D. Con Hurkacz era andata male anche in occasione di Wimbledon 2021: in quella partita, era un primo turno, era finita 6-4 7-6 6-1. Cos’è cambiato oggi, rispetto a due anni fa?

“Sicuramente nel 2021 la partita l’aveva dominata lui dall’inizio alla fine, anche dal punto di vista degli scambi; oggi, invece, è andata molto diversamente: se andiamo ad analizzare la partita, ci sono stati un tie break e due break… Di sicuro oggi non ho servito bene, nonostante, per assurdo, il set nel quale ho servito peggio sia stato il primo, quello nel quale ho sempre mantenuto i miei turni di battuta… Rispetto a due anni fa sono migliorato, alcune cose sono andate meglio, ora dovrò analizzare quelle che non sono andate, se vorrò essere competitivo anche sull’erba.”

D. Ora che la stagione sull’erba è finita, datti un voto…

“Sicuramente non mi boccio (ride), soprattutto dopo aver vinto due partite qui a Wimbledon ed aver raggiunto due quarti di finale a Stoccarda e al Queen’s dove ho battuto erbaioli ben più esperti di me. Mi promuovo, nonostante sia consapevole di dover migliorare tanto: il problema di questa superficie è proprio quello che ci si gioca per tre, quattro settimane l’anno, quindi è fondamentale ‘imparare’ ogni volta che si scende in campo. Per questo mi aspetto per il prossimo anno, un altro passo in avanti.”

D. Pensi di giocare qualche altro torneo prima della stagione americana?

“Per forza, anche perché devo difendere Amburgo e poi giocherò a Bastad: quindi, ora, off per qualche giorno e poi ricomincerò ad allenarmi sulla terra per recuperare le belle sensazioni che avevo avuto l’anno scorso. E poi la trasferta americana, con il Canadian Open, il Master 1000 canadese che non ho giocato lo scorso anno e che, quindi, ritengo potrà consentirmi di accumulare punti esperienza e punti in classifica.”

Matteo Trombacco

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