ATP Toronto: Musetti soffre, resiste e alla fine rimonta Kokkinakis. Ora gli ottavi contro Medvedev

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ATP Toronto: Musetti soffre, resiste e alla fine rimonta Kokkinakis. Ora gli ottavi contro Medvedev

Lorenzo Musetti ha la meglio grazie alla maggiore caratura agonistica dimostrata nei finali concitati. Per l’australiano il rimpianto per le occasioni non sfruttate nel secondo set, anche perché non ha concesso palle break nei suoi primi 10 turni di servizio. Il russo eliminando Arnaldi ha così evitato il formarsi di un altro derby azzurro, stavolta al 3°T

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Lorenzo Musetti - ATP Toronto 2023 (foto Twitter @NBOtoronto)
 

[16] L. Musetti b. [Q] T. Kokkinakis 4-6 7-5 6-4

Lorenzo Musetti, testa di serie numero 16 del tabellone del National Bank Open Presented by Rogers, è il primo tennista azzurro in gara – in attesa del derby tra Berrettini e Sinner – a staccare il pass per gli ottavi di finale del Masters 1000 di Toronto 2023. Dopo aver esordito in modo positivo contro il giapponese Nishioka al primo turno, il 21enne toscano ha dovuto sudare la bellezza di 2h53‘ per venire a capo del sempre ostico Thanasi Kokkinakis, che ha avuto accesso al main-draw tramite le forche caudine delle qualificazioni, riuscendo a costruirsi le prime palle break della sua partita soltanto nel dodicesimo gioco del secondo set – dunque, praticamente dopo che erano già trascorse ben 2 ore di match – anche a causa di una versione del 27enne di Adelaide semplicemente dominante nei turni di servizio per quasi due intere frazioni. Per l’appunto, il tennista di origini greche ha pagato il primo vero momento di appannamento in battuta: dove ha concesso i primi break point nel frangente meno idoneo visto che avevano la valenza di set point.

L’aggravante per la perdita di quel parziale per il giocatore aussie è stata rappresentata dal fatto di aver sciupato, quasi sempre per merito dell’azzurro, le cinque occasioni di strappo – spalmate nell’arco di due game – che gli avrebbero permesso di prendersi il vantaggio decisivo ai fini della conquista dell’incontro. Ma così non è stato, e salvo il momentaneo passaggio a vuoto del Muso sul 2-0 del terzo set quando ha mancato l’opportunità di involarsi sul 3-0 “leggero”, a decretare la differenza è stata la maggiore caratura di spessore agonistico che Lorenzo ha dimostrato nei finali concitati delle due frazioni vinte e che gli ha conferito la possibilità di mettere in piedi la rimonta.

Ora testa allo scontro inedito con Daniil Medvedev, n. 2 del seeding di scena in Ontario, il quale a sua volta ha sconfitto Matteo Arnaldi impedendo il componimento di un altro derby azzurro: in questo caso in ottavi.

Primo Set: Kokkinakis è inavvicinabile al servizio, Lorenzo non trova ritmo in risposta

Lorenzo, che da questo torneo sfoggia un nuovo look avendo abbandonato il capello lungo e raccolto, non ha un buon approccio alla partita. Inizia a servire e concede subito qualcosa di troppo. Un paio di approcci col dritto del nostro finiscono in rete e così Kokkinakis da 40-15 sotto arriva a palla break; si salva bene Lorenzo sulla prima ma poi commette doppio fallo. Altra palla break, Thanasi risponde aggressivo col rovescio e spezza subito l’equilibrio a suo favore.

Per tutto il primo set l’australiano si rivela inavvicinabile al servizio. L’unico game in cui Musetti arriva a parità è il secondo, quello immediatamente successivo al break, ma non ci sono palle del contro break. Thanasi chiuderà il primo set con il 75% di prime palle e il 69% con le seconde. Musetti dà la sensazione di entrare sempre meglio col passare dei game, e – quando lo scambio dal fondo parte – l’italiano riesce a far male all’avversario, ma il problema è che Lorenzo non riesce a trovare ritmo in risposta. Così i giochi scorrono via veloci e Kokkinakis chiude 6-4 al primo set point utile, dopo 46 minuti di gioco.

(a cura di Gianluca Sartori)

Secondo Set: Lorenzo rischia in ben cinque occasioni di doversi arrendere definitivamente, ma resistendo si procura le prime palle break della sua partita quando valgono set point e rimanda il verdetto

Nel secondo set non si materializzano palle break sino al settimo game, dove Lorenzo risale dallo 0-30 ma poi è costretto ad annullare tre diverse occasioni di strappo australiano. Il tennista azzurro continua a soffrire parecchio nei turni di servizio finali della frazione, visto che nel successivo game di battuta – sul 4-4 – si ritrova nuovamente invischiato nella scomoda situazione di dover affrontare un pericoloso 30-30, e subito dopo un altrettanto rischioso 30-40: la differenza in questa circostanza rispetto alla precedente è che il toscano non va immediatamente sotto nel punteggio (0-30) ma subisce la rimonta da un momentaneo vantaggio nel game di 30-0. Il n. 2 d’Italia però è perfetto sui break point concessi, e così esce indenne anche da questo dirupo nel quale poteva finire catapultato: perciò frantumando complessivamente nel nono gioco altre due chances di break che sommate a quelle createsi da Kokki sul 3-3, portano l’ammontare a 5 nell’intero parziale in favore del 27enne di Adelaide contro nessuna nel set avuta da Musetti.

E come nei più classici contrappassi emotivi, quando un giocatore non sfrutta così tante opportunità di prendere il comando delle operazioni è quasi inevitabile e fisiologico pagare dazio alla fine della fiera. Eppur vero che sui frangenti di potenziale rottura dell’equilibrio, il classe 2002 di Carrara abbia sovente preso l’iniziativa lasciando di fatto pochi rimpianti a Thanasi per le possibilità sfuggite: ciononostante in quei rari momenti degli scambi sulle palle break in cui ha avuto il tempo e lo spazio per entrare con coraggio, il n. 86 ATP ha latitato di personalità – aspetto invece sempre presente nel suo bagaglio – nell’andarsi a prendere di forza il vantaggio decisivo.

Per cui, dopo il terzo gioco consecutivo al servizio nel quale il Muso non veleggia tranquillo – anche se in quest’ultimo caso, quantomeno non concede reali occasioni di break limitandosi a superare senza ulteriori inciampi il 30-30 – sul 5-5, inesorabilmente la tds n. 16 si costruisce addirittura le prime palle break della sua partita (fino a quel momento, infatti, l’italiano si era al massimo arrampicato ai vantaggi in una sola mera circostanza nel primissimo round di servizio del giocatore aussie, ossia nel secondo game del match) che sono anche set point. Kokkinakis non ci sta a perdere senza lottare una frazione dove ha avuto più volte l’opportunità per sigillare il set e dunque involarsi verso il successo, difatti rintuzza puntualmente lo svantaggio nel dodicesimo gioco dall’iniziale 0-40 ma proprio sul più bello, ai vantaggi concedendo il quarto set point nonché quarta palla break del game e dell’incontro – tutte concentrate in questo maledetto, a posteriori, game per il tennista di origini greche quando era ad un solo passo dal tie-break – cede per la prima volta la battuta dopo praticamente due ore di partita in cui al contrario era stato inappuntabile con il fondamentale d’inizio gioco, e di conseguenza anche il set che riequilibra la contesa: 7-5 in 1h10’ di durata.

Terzo Set: è nuovamente Musetti il più lesto ad infliggere la stoccata decisiva nel rush finale, rimonta completata

A questo punto, la pausa negli spogliatoi può far poco nel tentativo di rianimare psicologicamente Thanasi e non sorprende infatti il subitaneo break carrarino in apertura di terzo set che giunge ad oltranza, alla terza chance totale del game e dopo 16 punti complessivi serviti per vidimare il 2-0 italiano: con la beffa finale per l’australiano di aver sciupato un paio di palle game consecutive, sul 40-30 e poi sul primo vantaggio interno, maturate prima di concedere le occasioni di break al 21enne azzurro. Così filotto di quattro giochi in fila per Musetti, dal 5-5 di fine secondo set al 2-0 nelle fasi embrionali della frazione decisiva, che sembra preludere ad un terzo parziale a complete tinte nostrane: anche perché oltre che sfiduciato, Kokkinakis è calato pure vistosamente nelle percentuali con la prima palla di servizio. Infine anche sul piano fisico appare risentire dello sforzo profuso fin lì. Tuttavia, ecco il passaggio a vuoto che non ti aspetti da parte di Lorenzo: è in questi attimi fatti di dettagli che il n. 19 del mondo deve ancora migliorare per ispessire la propria solidità a tutto tondo come tennista, salendo sul 3-0 “leggero” e confermando il break avrebbe quasi posto la pietra tombale sulla sfida. Invece tutto da rifare, contro-break (2-1) e ordine delle battute ristabilito.  

Dopodiché i servizi viaggiano a ritmo spedito, dal quarto gioco fino al nono per un totale di 6 game consecutivi le risposte racimolano appena quattro punti complessivi, – uno soltanto vinto dal giocatore oceanico e ben tre dall’azzurro – e per questo il set sembra assolutamente indirizzato verso l’epilogo al tie-break. Tuttavia, come già accaduto negli ultimi 100 metri della seconda frazione, non solo il tredicesimo gioco sfugge di nuovo bensì ancora una volta è Musetti a dimostrarsi più cinico, caparbio, determinato e abile nel mettere a segno la stoccata conclusiva che gli permette di vincere – si direbbe nella scherma – il secondo assalto in fila e completare così la rimonta con il 6-4 finale (57 minuti) al termine di quasi tre ore complessive di intensa partita: nell’ultimo game dello scontro Thanasi si inguaia da solo portando lo score sullo 0-40 con il quinto doppio fallo personale, e così Lollo al secondo match point può chiudere mediante uno splendido vincente con il dritto a sventaglio inside-in che ricade sulla riga del campo avversario.

Agli ottavi di finale per il 21enne di Carrara, appuntamento con il primo scontro contro la tds n. 2 del tabellone canadese Daniil Medvedev.

(ha collaborato Gianluca Sartori)

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