Swiatek: "Sul taccuino scrivo i punti chiave su cui concentrarmi"

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Swiatek: “Sul taccuino scrivo i punti chiave su cui concentrarmi”

“Non c’è mai stata una situazione nella mia vita in cui dopo due partite più lunghe del solito mi ritrovavo senza energia” così la numero 1 del mondo in vista del match contro Pegula

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Ancora un’altra semifinale in stagione per la numero 1 del mondo Iga Swiatek. Di seguito la conferenza stampa della polacca dopo la vittoria in tre set su Danielle Collins.

D. Potresti descrivere la partita e fare un confronto tra la prestazione di Danielle Collins qui in Canada con quella del match di inizio anno quando l’hai battuta a Doha?

IGA SWIATEK: “Ricordo bene quella partita a Doha perché c’era molto vento. Tuttavia, non c’era molto che potesse tornarmi utile da quella partita. Mi sono trovata molto bene a Doha. In quel match lei non sembrava in grado di gestire il vento così bene come ho fatto io. Non era la situazione del match odierno. Io sapevo cosa dovevo fare, e di sicuro giocare il mio tennis era la cosa più importante. Lei giocava in maniera molto rapida, quindi a volte è stato difficile farlo, ma sono felice che nel terzo set sono riuscita ad alzare il livello e giocare davvero potente e veloce.”

D. Ho letto una tua frase dopo che hai perso contro di lei all’Aussie Open in cui hai detto che lei ha eseguito i colpi più veloci che tu abbia mai visto. Come pensi di essere riuscita a farcela? Forse non potuto sfruttare molto da quello che è accaduto nell’ultima partita, ma stasera hai vinto di nuovo.

IGA SWIATEK: “L’Australian Open è stata un’esperienza strana perché so di essere in grado di uscire indenne dalla situazione quando l’avversaria gioca colpo veramente veloci, ma in quel match lei ha davvero dato il 100%, ha rischiato molto, ma la maggior parte dei suoi colpi erano in campo. Oggi sapevo che poteva attuare di nuovo questo piano di gioco perché l’avevo già sperimentato agli Australian Open, quindi volevo essere proattiva e giocare con la giusta intensità affinché anche lei sentisse la pressione.”

D. Le ultime partite sono state piuttosto lunghe. Quanta benzina hai ancora nel serbatoio?

IGA SWIATEK: “Il mio livello è ancora alto. Quindi non mi preoccuperei di questo. Sicuramente domani sarà un po’ più dura dato che non abbiamo molto tempo per recuperare, ma mi sento di aver fatto la giusta preparazione preparata bene a livello fisico. Non c’è mai stata una situazione nella mia vita in cui dopo due partite più lunghe del solito mi ritrovavo senza energia. Penso che in realtà il torneo più difficile in termini di questo sia stato l’Australian Open dell’anno scorso, ma qui in Canada mi sento bene.”

D. Ho notato che il tuo lancio della palla, diciamo che non è stato perfetto oggi. Ero curioso di sapere cosa pensi in quei momenti? Quando capisci che devo interrompere il movimento di servizio?

IGA SWIATEK: “Onestamente, è abbastanza simile alle partite precedenti. Ho interrotto più spesso il movimento più spesso perché mi sono resa conto che a volte ho servito partendo da un lancio sbagliato, il che in realtà non ha senso. Quindi spero che non sia fastidioso per i tifosi e anche per l’arbitro. Forse non è perfetto il mio movimento, ma non vedo il motivo di servire quando è il lancio di palla non è corretto e ho effettivamente l’opportunità di ripeterlo. È qualcosa che solo io posso influenzare. Ci lavorerò su. Oggi ho servito bene, quindi immagino che abbia funzionato questa scelta”

D. Puoi dire un paio di cose sulla tua prossima avversaria?

IGA SWIATEK: “Con Jesse [Pegula,ndr], ci siamo affrontate un sacco di volte. È una giocatrice solida e una delle migliori giocatrici delle ultime due stagioni. Non sarà facile di sicuro, ma non parlerò delle mie tattiche di gioco. Quindi dirò solo che darò il massimo e spero che sarà una bella partita”.

D. Dopo il primo set ti sei presa una pausa e te ne sei andata con il tuo taccuino, ed ero curioso di sapere cosa c’era in quel taccuino tanto da averne bisogno dopo aver vinto un set 6-3?

IGA SWIATEK: “In un certo senso serve per ricordarmi i punti chiave su cui mi sono concentrata quando sono andata in campo, per far in modo di focalizzarmi sulle cose che hanno funzionato prima del secondo set e continuare a farlo, ma niente di speciale onestamente. È proprio come durante la partita. Possono venire molti pensieri, ma se ho vinto un set, voglio iniziare il successivo sempre allo stesso modo”.

D. Qual è il tuo modo preferito o il modo migliore con il quale ti piace prepararti prima di una partita?

IGA SWIATEK: “Seguo sempre la stessa routine. Inizio 20 minuti prima del match e seguo un riscaldamento piuttosto intenso con le cuffie. Quindi ho questa playlist rock ‘n’ roll che ascolto, poi vado in bagno e infine in campo”.

D. Quando Collins ha iniziato a prendere slancio durante il secondo set, cosa ti è passato per la testa? Hai pensato forse solo per un po’ che lei potesse invertire la tendenza?

IGA SWIATEK: “Sicuramente la situazione stava leggermente cambiando. Sapevo che non potevo davvero permettermi di fermarmi, quindi volevo davvero farla giocare e farla correre. In questo torneo ho cercato di non analizzare eccessivamente tutto. Nel mio modo di giocare ho colpi e soluzioni facili che posso fare per giocare meglio, quindi ho solo pensato a cosa devo cambiare. Di sicuro non è facile farlo quando sei sul 4-5 o qualcosa del genere, ma sapevo che avevo la possibilità di riorganizzarmi e di giocare meglio a tennis nel terzo set. Quindi ho fatto il mio gioco, ho commesso degli errori, ma nel terzo set sapevo cosa dovevo cambiare.”

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