Lungo sfogo di Iga Swiatek nella conferenza stampa dopo il suo incontro di ottavi di finale al Western e Southern Open di Cincinnati. Le prestazioni non esaltanti delle ultime settimane e la vittoria in tre set contro la cinese Qinwen Zheng nel 1000 americano – 3-6 6-1 6-1 il punteggio finale – hanno attirato parecchie critiche sulla polacca, che parla apertamente di come vive la situazione nella conferenza stampa post-partita.

Moderatore: Iga vorrebbe dire qualche parola.

Swiatek: “Sì, sicuramente il match di oggi non è stato perfetto. L’abbiamo visto tutti. Ma la quantità di odio e critiche che io e il mio team abbiamo ricevuto dopo aver perso solamente un set è ridicola. Io vorrei incoraggiare le persone a pensare di più quando commentano su Internet. Sarebbe bello se voi, come giornalisti, ci aiutaste a far succedere questo, perché tutti noi sacrifichiamo molto e tutti lavoriamo duramente per essere in questo posto. Diamo sempre il 100% di quello che possiamo ogni giorno. È triste per me vedere come le persone con cui lavoro e io stessa siamo effettivamente giudicati. Io vorrei incoraggiare le persone a ragionare di più e a concentrarsi sul lato positivo di quello che facciamo, perché oggi, anche se non ho iniziato il match bene, mi piacerebbe che le persone vedessero come ho risolto i problemi e come sono uscita dai guai. Anche se di sicuro non sentivo il mio miglior gioco o che non sarebbe stata una buona performance nel primo set, sono stata capace di farlo e questo perché sto lavorando molto sia fisicamente che mentalmente. Fuori dal campo cerco di essere la miglior giocatrice e la miglior persona possibile. Quindi sì, vorrei solamente incoraggiare le persone su Internet ad essere più positive e a vedere anche il lato buono di quello che facciamo (sorride)”.

D. Per quanto riguarda la questione del risolvere problemi, ti piace giocare partite su tre set?

Swiatek: “Se mi piace giocare tre set? Ovviamente preferisco giocare due set, ma sicuramente oggi non era semplice. Le condizioni erano complicate per via del vento. Non ho giocato molti match in quello campo, quindi dovevo anche abituarmi, anche visivamente. Ma sono contenta di aver risolto il problema. Nel secondo set e nel terzo ho giocato molto meglio e ho espresso un gioco più solido. Ma sicuramente veder tutto quello che succede su Internet dopo pochi giorni in cui non gioco il mio miglior tennis e ho un momento, sapete, di performance leggermente peggiori, sento che il mondo sarebbe un posto migliore se noi non ci giudicassimo a vicenda così velocemente e non lo scrivessimo. Non è solo qualcosa che succede su spazi pubblici [social media, ecc.., ndr] ma anche le e-mail e i messaggi che io e il mio team riceviamo, cosa alquanto assurda. Questo è il motivo per cui ho scelto di parlarne”.

D. Proseguendo sull’argomento, hai detto che hai ricevuto delle e-mail. Vedi spesso questo sui social media? Hai visto qualcosa oggi dopo la partita che ti ha veramente infastidito o qualcosa che il tuo team ti ha detto? Quanto questo è stato un accumulo [di situazioni, ndr]?

Swiatek: “L’ho visto oggi. Quindi, sai, alle volte sento che è totalmente non necessario e io faccio sempre del mio meglio. Non è possibile esprimere il tuo miglior gioco tutto il tempo. L’ho visto anche dopo Dubai e Doha, quando ho vinto un torneo [a Doha, ndr] e poi ho fatto finale [a Dubai, ndr]. Ero piuttosto contenta dei miei risultati ma le persone vedevano solo l’ultimo match e che ho perso la finale e non avrebbero dovuto. Quindi spero che possano vedere anche il lato positivo”.

D. Hai commesso più di 20 errori non forzati nel primo set, ma poi meno di 10 nel resto della partita. Parlando di questo aggiustamento, solo da una prospettiva tecnica, è uno degli obbiettivi più grandi? Rallentare la racchetta?

Swiatek: “Ho cercato di lavorare con il vento e non concentrarmi sul piano tattico che avevo all’inizio, perché era difficile farlo funzionare. Quindi ho solo cercato di giocare come sentivo in quel vento. Nel primo set, mi ero concentrata sulla tattica che avevo e, in quelle condizioni, avrei dovuto solo giocare con il vento”.

D. Parlando di aggiustamenti durante i cambi campo, stavi leggendo alcune note e qualche volta ne scrivevi altre, che una cosa non molto frequente. Che genere di cose stavi scrivendo?

Swiatek: “Alcune volte ho come troppe idee su che cosa voglio cambiare e solamente scrivo quello su cui dovrei concentrarmi, perché avere troppe idee in campo non è la migliore delle opzioni alle volte. Scelgo le più importanti e le scrivo per poterle sempre guardare nei cambi campo. Mi aiuta a tenere la testa nella direzione giusta e a non pensare ad altre cose”.

D. Parlando della tua prossima avversaria [Vondruosova, ndr], credo abbiate giocato tre anni fa sulla terra. Non avete mai giocato sul cemento. Quali sono le tua aspettative per domani contro Marketa?

Swiatek: “Sembra che Marketa sia in un bella posizione (sorride). I suoi risultati stanno migliorando sempre di più. Ovviamente ha vinto Wimbledon e di sicuro ha preso tanta fiducia da quello. Devo ancora analizzare e il mio coach mi aiuterà ad analizzare il suo gioco e a preparare delle tattiche, perché, come hai detto, non abbiamo mai giocato sul cemento. Ma c’è da vedere anche le condizioni, se saranno simili a oggi o no. Sento sempre che devo concentrarmi su me stessa e su quello che devo fare in campo. Gli aspetti tattici sono importanti, ma solo la seconda cosa più importante, perché la cosa migliore che posso fare è fare il mio gioco e concentrarmi sull’adattare il mio gioco affinché io possa giocare al meglio in queste condizioni. Questo è quello che farò”.

Sara Zabeo