Ons Jabeur alla vigilia dello US Open: “Dicono che il tempo guarisce le ferite. Sto ancora aspettando!”

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Ons Jabeur alla vigilia dello US Open: “Dicono che il tempo guarisce le ferite. Sto ancora aspettando!”

“Non ero pronta per giocare a Montreal. Avevo bisogno di tempo per me stessa ma ora mi sento bene” spiega la tunisina, finalista della passata edizione

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Ons Jabeur torna a Flushing Meadows da finalista 2022, dopo la dolorosa sconfitta di Wimbledon 2023. Per lei l’esordio è programmato martedì 29 agosto contro Camila Osorio Serrano. La giocatrice tunisina si dice molto ottimista in vista di questo torneo ma ancora scottata dalla finale persa a Church Road. Ons è appena diventata proprietaria, insieme a Naomi Osaka, del North Caroline Courage, una squadra di calcio femminile statunitense che partecipa al campionato nazionale “Sai, è un grande onore in tanti sensi. Innanzitutto, è una grande squadra. Sto ancora imparando di più sulla squadra e sul campionato qui negli Stati Uniti. Sicuramente per me la cosa più importante è sostenere gli sport femminili. Come tifosa di calcio, sono davvero entusiasta di andare a vedere alcune partite. Se mi lasciano giocare, andrò sicuramente a giocare.”

La numero 5 del mondo rassicura sulle sue condizioni dopo il match giocato a Cincinnati contro Sabalenka in cui aveva risentito di un problema al piede destro “Cerco sempre di essere al 100%. Sto facendo il possibile per essere pronta ma non è sempre facile. Vado avanti passo dopo passo e vediamo come va”.

D. Sei una giocatrice molto popolare, il pubblico ti sostiene, vogliono vederti vincere. Come ti fa sentire? È una cosa positiva o ti mette pressione?

Ons Jabeur: “Ho la sensazione che, ogni volta che entro in campo, la maggior parte del pubblico fa il tifo per me. È un privilegio. È una cosa positiva. Credo che nessuno potrebbe odiare questo. Cerco di usarla come energia. In Cincinnati, mi ha aiutato molto a rimontare. È stato incredibile.

D. Hai giocato un solo torneo da Wimbledon prima di questo US Open. Sentivi di aver solo bisogno di tempo per decomprimerti, allontanarti dal tennis, superare la delusione di Wimbledon?

Ons Jabeur: “Al 100%. Onestamente non ero pronta per giocare a Montreal. Non ero pronta per tornare così presto nel tour perché sentivo di aver bisogno di tempo per me stessa. Dicono che il tempo guarisce. Sto ancora aspettando. La sconfitta a Wimbledon fa ancora male (sorride). Sicuramente è molto meglio di un mese fa. Sì, penso solo che ora ho 28 anni, ho imparato dagli errori giocando, giocando, giocando tornei tutto il tempo. Penso di essere stata davvero orgogliosa di me stessa all’idea di fare un passo indietro, godermi il tempo con la mia famiglia e prepararmi per i prossimi tornei.”

D. Sembri un po’ congestionata. Stai bene? Va tutto bene?

Ons Jabeur: “L’aria condizionata americana mi uccide (ride).”

D. Ti sei allenato con Marketa (Vondrousova, ndr) prima del torneo. Fa solo parte del tentativo di esorcizzare i demoni di Wimbledon?

Ons Jabeurr: “Ci ho provato, non ha funzionato (sorride). No, mi alleno sempre con lei. Onestamente è una persona eccezionale anche fuori dal campo. Soprattutto lei è mancina, quindi prepari anche alcune strategie con i mancini. È divertente allenarsi con lei. È stato un grande onore allenarmi con la campionessa di Wimbledon di quest’anno (sorride).”

D. Cosa ne pensi del progresso di Coco Gauff come giocatrice?

Ons Jabeur: “Sono molto felice per lei per il titolo a Cincinnati. Non credo che siano cambiate molte cose nel suo tennis. Tutti hanno sempre parlato del suo dritto. Io non ci vedo niente di sbagliato, sono piccole cose che ha adattato lei in quanto tennista”.

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