US Open: Sinner combatte contro i crampi ma deve cedere a Zverev in cinque set

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US Open: Sinner combatte contro i crampi ma deve cedere a Zverev in cinque set

Jannik Sinner resiste per quasi cinque ore contro Alexander Zverev nonostante i crampi ma non basta. Il suo US Open finisce qui

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Jannik Sinner - US Open 2023
 

[12] A. Zverev b. [6] J. Sinner 6-4 3-6 6-2 4-6 6-3

Il catino bollente dell’Arthur Ashe ha regalato un’altra battaglia all’ultimo sangue di due gladiatori in un clima molto difficile che ha impegnato entrambi i protagonisti fino allo stremo. Alexander Zverev è riuscito a spuntarla in cinque set su Jannik Sinner, che nonostante cenni di crampi alle gambe fin dalla fine del secondo set e dall’inizio del terzo, si è battuto come un leone superando i momenti di difficoltà e trascinando il match fin quasi alla sesta ora di gioco.

Decisiva probabilmente la bassa percentuale di prime palle per lunghi tratti dell’incontro da parte di Sinner, e l’aver perso quasi tutti i game più lottati nei tre set che ha ceduto.

LA PARTITA – Nel primo game Sinner inizia molto bene al servizio, ma impiega 10 punti a tenere il suo turno di battuta. Negli scambi Zverev tenta di impostare il palleggio sulla diagonale di rovescio dove ha un margine sull’avversario, e mette subito Sinner sulla difensiva. I game sono molto combattuti (alla fine del parziale ben sette su 10 andranno ai vantaggi), la posizione di risposta di Jannik molto arretrata lo aiuta a tenere le prime di Zverev, regolarmente sopra le 130 miglia orarie, ma il pallino è nelle mani del tedesco che, aiutato da due doppi falli dell’avversario, ottiene il primo break sul 2-2 rimontando un game da 40-0.

Sinner reagisce subito, vince un paio di scambi sul rovescio e ottiene il controbreak per il 3-3 alla terza occasione. L’altoatesino suda molto di più del suo avversario, deve andare ad asciugarsi con l’asciugamano a ogni punto e finisce sempre molto vicino al limite dello “shot clock”.

Sul 4-4, Sinner si inguaia sullo 0-30 con due errori di rovescio, si cava d’impiccio momentaneamente con il sevizio, ma negli scambi deve subire le accelerazioni di Zverev, che sembra avere molta più penetrazione negli scambi, e con due vincenti ottiene il break per andare a servire per il set sul 5-4.

Zverev tiene a zero l’ultimo servizio del set e in 68 minuti mette in cascina il primo set per 6-4.

Nel secondo set è Sinner a trovare per primo lo spunto per un allungo grazie a un piccolo aiuto di Zverev, che nel secondo game sul 30-30 mette in corridoio uno smash molto difficile quasi da fondocampo e poi commette un doppio fallo.

Nonostante il 3-0 però Sinner non riesce a portare a casa il set forte di quel break perché nel quinto game commette tre gratuiti e si fa riavvicinare sul 2-3. Qui forse Zverev ha il suo calo più grave: parte con un doppio fallo, si fa sorprendere da una palla corta e con altri due errori rimanda il suo avversario avanti di un break per il 4-2. Questo break è invece decisivo, e dopo 1 ora e 50 si arriva un set pari.

All’inizio del terzo set Sinner prova a spingere per approfittare della leggera flessione fisica di Zverev, ma il tedesco rimonta da 0-30 nel terzo game, stillando “let’s go” mentre si avvia al cambio di campo. E in un rapidissimo capovolgimento di fronte è proprio Sinner nel turno di battuta seguente a trovarsi in difficoltà, dovendo annullare ben cinque palle break mentre un inizio di crampo alla gamba sinistra inizia a manifestarsi tra un punto e l’altro.

Ma due giochi più tardi il crampo ritorna e Sinner deve cedere la battuta a Zverev che con grande calma si issa sul 5-2. Sinner prova a calmarsi nascondendo il volto in un asciugamano, ma non prova a are nulla per alleviare il problema dei crampi, niente sali minerali, niente ghiaccio, niente aria fredda che si può generare dal ventilatore dietro ogni sedia. Il suo angolo prova a calmarlo, ma lui dice “va bene stare calmi, ma se n’è andato un set completo”. Sinner prova a servire più forte che può, ma alla fine è Zverev a portare a casa il set per 6-2 con un nastro vincente che sa veramente di beffa.

Prima del quarto set entrambi i giocatori escono dal campo per cambiarsi, con Sinner che viene accompagnato dal fisioterapista.

Il primo game del quarto set è quasi epico: 20 punti, 16 minuti, quattro palle break non sfruttate da Sinner e il game chiuso da un ace di seconda di Zverev, anche lui piegato in due dalla fatica. Poco più tardi uno spettatore lo apostrofa con il saluto nazista e viene accompagnato all’uscita da sei membri della security (come accade negli stadi in Italia…). I giocatori esausti vanno avanti tenendo i servizi fino al 4-4, quando Zverev cede il servizio con due gratuiti e un doppio fallo finale mandando la partita al quinto set. ’23.

La partita finale si decide tutta all’inizio: nel secondo game Sinner commette tre errori gratuiti alla fine di altrettanti scambi e perde il servizio nonostante cinque prime su sei. Il gioco seguente è un altro game epico, ancora una volta sul servizio di Zverev: 16 punti, una palla break per Sinner annullata con una volée un po’ casuale di Zverev e il 3-0 che segna la partita.

Sinner avrebbe un’ultima chance sull’1-3 per rimettersi in carreggiata, ma mette un diritto molto semplice in mezzo alla rete, e il match se ne va così.

Dopo 4 ore e 41 minuti l’abbraccio dei due protagonisti mette fine allo US Open di Sinner e a quello della spedizione azzurra. Jannik ha lottato con tutte le sue forze, ma nella giornata non è bastato.

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