Berrettini: “Niente di così grave: rottura parziale del legamento...”

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Berrettini: “Niente di così grave: rottura parziale del legamento…”

Con un post su Instagram, Matteo Berrettini spiega la natura dell’infortunio alla caviglia e i tempi di recupero. Niente Coppa Davis, per lui, e non solo

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Matteo Berrettini - US Open 2023 (foto Twitter @usopen)
 

Tre giorni dopo l’infortunio alla caviglia che lo ha costretto al ritiro contro Arthur Rinderknech allo US Open, Matteo Berrettini spiegava su Instagram di essere in attesa dei risultati della diagnostica per immagini per capire insieme al proprio team il miglior percorso da intraprendere. Nel pomeriggio di giovedì, Matteo ha finalmente rivelato l’entità del problema: parafrasando il suo messaggio, “pensavo peggio”. Ma vediamo subito alle sue parole pubblicate sullo stesso social media:

“Un mix di emozioni…
Fortunatamente gli esami effettuati non hanno mostrato lesioni estremamente gravi come si era temuto – rottura parziale del legamento astragalico anteriore.
Purtroppo però non riuscirò a recuperare in tempo per unirmi ai ragazzi e rappresentare i colori che più amo e a partecipare alla serie di tornei che si terranno in Asia.
Ho già iniziato la riabilitazione che spero mi possa far ricominciare a competere dopo il Masters 1000 di Shanghai.
Grazie come sempre per il supporto e i messaggi di affetto, siete speciali.”

Quindi, nella stesso pomeriggio in cui Jannik Sinner ha confermato le voci sul suo forfait in Coppa Davis, anche Matteo – come del resto era prevedibile – non farà parte della squadra azzurra che dal 12 al 17 settembre prossimi si giocherà in quel di Bologna contro Canada, Cile e Svezia il passaggio alla fase a eliminazione diretta a Malaga.

Per quanto invece riguarda la rinuncia allo swing asiatico con rientro previsto dopo il torneo Shanghai, ricordiamo che il Masters 1000 cinese si disputerà dal 4 al 15 ottobre. Dopo quella data, si torna in Europa per i tornei indoor e precisamente gli ATP 250 di Stoccolma e Anversa, poi i “500” di Vienna e Basilea e il gran finale al Masters di Parigi-Bercy, con appendice a Metz e Tel Aviv a concludere la regular season prima delle (varie) Finals.

Non resta che augurare a Matteo un recupero nei tempi previsti, in attesa di rivederlo all’opera sotto i tetti europei.

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