Challenger
Al Challenger di Genova Fognini, ferito nell’orgoglio, si arrende in finale. A Cassis brilla Bellucci
Seyboth Wild vince il quinto Challenger della carriera battendo il tennista di Sanremo. In terra di Provenza, torna finalmente alla vittoria Mattia Bellucci dopo una stagione difficile

Come era inevitabile il botta e risposta tra Fognini e Volandri ha catalizzato l’attenzione dei più al Challenger 125 di Genova. Era infatti da parecchio tempo che Fognini non giocava con tanta convinzione e siamo convinti che, in un altro contesto, non avrebbe battuto con tanta facilità prima l’ungherese Zsombor Piros (6-4 6-4) nei quarti e poi il brasiliano Thiago Monteiro (6-2 6-4) in semifinale. E mentre il tennista ligure macinava gli avversari e mimava una telefonata a Volandri, Andrea Vavassori, incolpevole controparte, non aveva nemmeno il tempo di assaporare la gioia per la convocazione che la schiena lo bloccava nella semifinale contro Thiago Seyboth Wild, già autore dell’eliminazione nei quarti del nostro Stefano Napolitano. Si era sul 4-3 per il brasiliano e l’azzurro, che aveva appena recuperato un break di ritardo, era costretto a chiamare il fisioterapista. E dopo un lungo medical time-out non gli rimaneva che abbandonare la partita, ci par di capire più per motivi precauzionali che altro. Sarebbe stata infatti una vera beffa se il tennista torinese non fosse stato in grado di rispondere alla chiamata di capitan Volandri.
Poi è stato il momento della finale e Fognini, esaurite probabilmente sia le energie nervose che quelle fisiche, alzava bandiera bianca nonostante il tifo molto caloroso del numerosissimo pubblico assiepato sulle tribune del centrale ‘Beppe Croce’. Così Seyboth Wild portava a casa la partita col punteggio di 6-2 7-6(3) e si aggiudicava il quinto Challenger in carriera, il secondo consecutivo dopo la vittoria della scorsa settimana a Como. Con questo successo il 23enne brasiliano migliora il proprio best entrando trionfalmente in top 100 alla posizione n.76 ATP.
Grande gioia per Mattia Bellucci che al Challenger 75 di Cassis (cemento) riesce finalmente a dare una svolta alla sua tormentata stagione e mette in bacheca il terzo trofeo in carriera, dopo Saint-Tropez e Vilnius risalenti all’ottobre 2022. In finale ha vinto nettamente (6-3 6-4) una partita tutt’altro che banale contro un avversario che banale non è di sicuro. Infatti il 21enne Tomas Machac (n.121), ennesimo esponente della scuola ceca, non solo lo precedeva in classifica di una sessantina di posizioni, ma aveva già dimostrato più volte di essere un giocatore molto più maturo della sua età e potenzialmente di alto livello. Ma il tennista di Busto Arsizio se riesce a evitare di mandare in campo la spenta controfigura che in questa stagione ha rimediato più sconfitte che vittorie, è difficilmente battibile, almeno a livello Challenger. Le sue sbracciate mancine, il suo gioco originale, pieno di invenzioni solo apparentemente estemporanee, mettono inevitabilmente in difficoltà gli avversari, a conferma di come sia ormai più che maturo per il livello ATP. Intanto dovrebbe risalire alla posizione n.143 ATP, praticamente eguagliando il proprio best ranking, anche se ottobre sarà per lui un mese difficile, con diverse cambiali in scadenza.
Al Challenger 100 di Tulln (terra battuta) la corsa di Flavio Cobolli si ferma in semifinale. Dopo aver superato con un netto 6-1 6-2 nei quarti il tedesco Henri Squire (n.278), è andato a schiantarsi, a sorpresa, contro l’indiano Sumit Nagal (n.189 ATP), sì proprio quello che passerà alla storia per la ‘consonante sbagliata’. Il 26enne originario di Jhajjar ha avuto la meglio 6-3 6-4, prima di andare a sua volta a sbattere contro un solidissimo Vit Kopriva che vinceva 6-2 6-4 e portava a casa il suo terzo titolo Challenger dopo Prostejov 2022 e Verona poco più di un mese fa.
Challenger
Nella settimana Challenger buone prestazioni di Zeppieri e soci
Costretto invece al ritiro Fognini contro l’austriaco Misolic

Al Challenger 125 di Saint Tropez (cemento) Giulio Zeppieri raggiunge i quarti di finale cogliendo due begli scalpi come Richard Gasquet (6-3 6-2) ed Emilio Nava, con quest’ultimo che ha ceduto solo dopo aspra lotta (7-6 6-2). Al prossimo turno Zeppo affronterà il 25enne statunitense Michael Mmoh (n.94 ATP), che probabilmente avrete presente soprattutto perché, per esibire i possenti bicipiti, gioca quasi sempre con lo smanicato tipo Nadal da giovane. Avversario ostico ma del tutto alla portata del tennista romano.
Grande delusione invece per Mattia Bellucci, che di questo torneo era il campione uscente, eliminato all’esordio proprio da Emilio Nava col punteggio di 4-6 6-1 7-5. Peccato perché la vittoria di Cassis di due settimane fa sembrava aver riportato il sereno nello staff di Mattia, ma era evidentemente un fuoco di paglia. Per il tennista di Busto Arsizio il 2023 si conferma avaro di soddisfazioni e ne dà conferma un bilancio vittorie/sconfitte (24/29) per la prima volta negativo in carriera. Forse il suo incredibile 2022, con tante vittorie e tantissime partite giocate (90) ha avuto qualche conseguenza sul motore del bustocco. Male anche Luca Nardi che perde da Sebastian Ofner, sempre all’esordio, con un doppio 6-4 e continua nel suo percorso tutto up and down.
Sulla terra rumena di Sibiu (Challenger 75), nel cuore della Transilvania, avevamo ben nove azzurri iscritti. Ai quarti di finale sono arrivati Flavio Cobolli e Stefano Travaglia. Il romano è uscito incolume da due derby piuttosto complicati: 6-7(5) 6-4 6-4 a Salvo Caruso e 7-5 6-2 a Edoardo Lavagno. Adesso gli tocca il croato Duje Ajdukovic (n.207 ATP) che contro gli italiani ha un record inquietante, come ha appena confermato contro Francesco Maestrelli e Giovanni Fonio. Travaglia da parte sua ha superato nell’ordine il padrone di casa Sebastian Gima e poi il francese Geoffrey Blancaneaux. Nei quarti affronterà l’esperto bosniaco Damir Dzumhur (n.160) e lo spartito sarà sicuramente più complicato da interpretare.
Erano sei gli italiani ai nastri di partenza del Challenge 125 di Bad Waltersdorf, località termale che dista appena una quarantina di km da Graz. E ai nostri non è andata niente bene se è vero che il solo Andrea Pellegrino è riuscito a guadagnare i quarti di finale, vincendo due belle partite contro l’austriaco Jurij Rodionov (n.108 ATP) e Francesco Passaro che si fa rimontare 2-6 6-2 6-2, a conferma di una stagione un po’ così. Proprio come quella di Franco Agamenone che si arrende subito contro il qualificato ceco Petr Nouza (n.770). Discorso a parte, come sempre, per Fabio Fognini che dopo la vittoria contro Benoit Paire (match perfetto per i mental coach) è stato costretto al ritiro contro l’austriaco Filip Misolic (n.169 ATP) mentre era sotto 6-3 1-0. Pare che il nostro ex top 10 fosse febbricitante.
Al Challenger 100 di Antofagasta (Cile, terra battuta) c’era il solo Luciano Darderi che, come sempre, quando decide il programma ha un occhio di riguardo per i tornei sudamericani che gli fanno respirare aria di casa. Dopo aver battuto, con qualche difficoltà di troppo, il cileno Matias Soto (n.724 ATP), ha avuto la meglio sul brasiliano Eduardo Ribeiro (n.348), non proprio due avversari da far tremare i polsi. Né il suo prossimo avversario, il cileno Gonzalo Lama (n.424) sembra avere le qualità per impensierirlo.
Challenger
Challenger: Fognini elimina Paire in Austria, out Agamenone. Cobolli e Weis avanzano in Romania
Luca Nardi eliminato da Ofner a Saint-Tropez, Francesco Passaro avanza a Layjet

Terminata al settimana di Coppa Davis, dove il ligure è stato comunque protagonista nel botta e risposta con Capitan Volandri, Fabio Fognini torna in campo e passa un ottimo primo turno contro la testa di serie numero 7, Benoit Paire, in Austria al Layjet Open con un punteggio di: 6-2 4-6 6-1.
Il ligure ha salvato il 50% delle palle break conquistate dal francese (3 su 6) mettendo a segno il 76% di prime di servizio. Paire invece è stato nettamente più debole al servizio con solo il 36% di prime palle in campo e su 12 palle break per Fognini è riuscito a salvarne solamente 5. Non c’è stata storia, infatti, nel terzo e decisivo set dove l’italiano ha dominato 6 giochi a 1. Ancora da definire chi sarà l’avversario al secondo turno di Fognini nella giornata di domani.
Francesco Passaro recupera un primo set disastroso e si aggiudica il primo turno del Layjet Open contro Maks Kasnikowski: 0-6 7-5 6-1. Dopo un primo parziale dominato dal polacco numero 307 del mondo in 22 minuti, Passaro è riuscito a rianimarsi nel secondo set, per poi ribaltare completamente il match nel terzo. Il cambio marcia gli ha permesso di portare a casa l’80% di prime di servizio, nonostante la maggioranza dei punti vinti al servizio sia rimasta dalla parte del polacco, che forse, è rimasto spiazzato dopo un primo set così facile, dal cambio di ritmo del suo avversario. Dopo aver perso il secondo set infatti, Kasnikwski ha quasi restituito il favore all’azzurro che in 34 minuti ha dominato 6 giochi a 1.
Contro pronostico invece la vittoria del qualificato ceco numero 770 Petr Nouza, che supera 7-5 6-7(3) 6-3 Franco Agamenone (recentemente intervistato in esclusiva da Ubitennis); sconfitto anche Andrea Picchione da un altro ceco, Vit Kopriva, 7-6 al terzo, solo che questa volta era l’azzurro a essere il qualificato. Sorride invece Raoul Brancaccio che supera il 22enne tedesco Henri Squire, proveniente dal tabellone cadetto, per 7-6(5) 5-7 6-2
Spostandoci in Francia, niente da fare invece per Luca Nardi che esce al primo turno del Challenger di Saint-Tropez contro la testa di serie numero 2 Sebastian Ofner con un doppio 6-4 in appena un’ora di gioco. L’azzurro non è riuscito a mettere a segno neanche una delle quattro palle break conquistate. Mentre Ofner ha saputo chiudere con un doppio vantaggio su Nardi. L’austriaco ha dimostrato anche una maggiora solidità in risposta portando a casa il 34% dei punti contro il 25% dell’italiano.
Chiudiamo con la terra rossa della Romania. Flavio Cobolli vince il derby contro Salvatore Caruso 6-7 6-4 6-4 al primo turno del Sibiu Open in quasi due ore e mezza di gioco molto equilibrato.
Sempre sulla terra francese, ottima prestazione anche di Alexander Weis che ha battuto al terzo set il qualificato Michael Vrbensky: 6-4 4-6 6-2 in un’ora e 52 minuti. Weis è rimasto solido e costante per tutta la durata del match, salvando 3 delle 4 palle break conquistate dal suo avversario. Netta la differenza anche con i punti vinti sulla sua seconda di servizio, mentre Vrbensky è riuscito a mettere a segno più punti con la prima di servizio, senza però aggiudicarsi alcun game di vantaggio sulle 3 chance a disposizione.
Challenger
WTA 125 Parma, sorteggiato il tabellone: Errani, Brancaccio e Spiteri presenti

Il Parma Ladies Open presented by Iren ha preso il via con le qualificazioni. Sono quattro le atlete che hanno staccato il pass per il tabellone principale del torneo WTA 125 dal montepremi di $115.000 organizzato da MEF Tennis Events e Tennis Club Parma. Sorride Dalila Spiteri, che ha centrato il primo main draw della carriera nella categoria aggiudicandosi il derby contro Camilla Rosatello per 6-1 6-4. In campo è stata protagonista anche l’atleta del TC Parma Elena Bocchi, che davanti ad un Grandstand gremito ha lottato nel match perso 6-3 6-2 contro Antonia Ruzic. Esce di scena anche l’altoatesina Laura Mair, sconfitta 6-1 6-4 da Eva Vedder. Lunedì 18 settembre prenderà il via il main draw che vedrà sei azzurre ai nastri di partenza.
Sorteggiato il main draw – Reduce dalla finale persa a Bucarest, a Parma c’è grande attesa per l’arrivo di Sara Errani. L’ex numero 5 del mondo, sorteggiata nella parte bassa del tabellone, esordirà contro la quinta testa di serie Jaqueline Cristian e proverà a dare seguito ad un ottimo momento di forma. Sarà esordio contro una testa di serie anche per la qualificata Dalila Spiteri, impegnata contro la numero otto del seeding Aliona Bolsova. Entrata direttamente in tabellone, Nuria Brancaccio sfiderà la spagnola Jessica Bouzas Maneiro. La prima testa di serie Anna Karolina Schmiedlova, due anni fa capace di imporsi su Venus Williams nel torneo parmense, affronterà Carol Monnet. La semifinalista della scorsa edizione e numero due del tabellone Ana Bogdan troverà invece Marina Bassols Ribera.
Le wild card invece danno fiducia alla linea verde, con Jennifer Rugger, Giorgia Pedone ed Eleonora Alvisi che se la vedranno rispettivamente contro Chloe Paquet, Antonia Ruzic e Viktoriya Tomova. La prima testa di serie Anna Karolina Schmiedlova, due anni fa capace di imporsi su Venus Williams nel torneo parmense, affronterà Carol Monnet. La semifinalista della scorsa edizione e numero due del tabellone Ana Bogdan troverà invece Marina Bassols Ribera. Le wild card puntano alla linea verde, con le giovani Jennifer Ruggeri, Giorgia Pedone ed Eleonora Alvisi che se la vedranno rispettivamente contro Chloé Paquet, Antonia Ruzic e Viktoriya Tomova. Wild card anche per la tedesca di origini italiane Silvia Ambrosio che affronterà Anna Bondar.
Serata d’apertura, le ragazze mettono le mani “in pasta” – Sabato sera, nella splendida cornice del Complesso Monumentale San Paolo, si è svolta la serata d’apertura del Parma Ladies Open. Le giocatrici sono state protagoniste della serata, prima con la visita al Museo della Racchetta, poi con un cooking show che le ha viste all’opera. Eleonora Alvisi, Chloé Paquet, Emily Appleton, Alexandra Osborne e Alena Fomina-Klotz hanno steso la pasta con l’aiuto della maestra della pasta Rina Poletti e del gruppo dell’Associazione Miss.ione Matterello. L’iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo dalle tenniste che da lunedì saranno impegnate nel torneo.
Risultati domenica 17 settembre
Qualificazioni (turno unico)
Katarzyna Kawa (1) b. Irina Kromacheva 6-3 6-3
Dalila Spiteri b. Camilla Rosatello (2) 6-1 6-4
Eva Vedder (3) b. Laura Mair (WC) 6-1 6-4
Antonia Ruzic (4) b. Elena Bocchi (WC) 6-3 6-2
La biglietteria è aperta sul sito www.parmaladiesopen.com
Comunicato Stampa