Il sogno di Nadal in doppio con Alcaraz (Bertellino). Federer da collezione (Crivelli)

Rassegna stampa

Il sogno di Nadal in doppio con Alcaraz (Bertellino). Federer da collezione (Crivelli)

La rassegna stampa di venerdì 22 settembre 2023

Pubblicato

il

Il sogno di Nadal in doppio con Alcaraz (Roberto Bertellino, Tuttosport)

E’ un Rafael Nadal loquace quello che ha concesso ai media spagnoli due interviste ravvicinate ribadendo alcuni concetti. Sulle sue condizioni fisiche ha manifestato fiducia definendole in buona evoluzione ma questo non significa che gli consentiranno di raggiungere il livello sperato non appena riprenderà la racchetta in mano in modo regolare: «La stagione prossima – ha esordito – potrebbe essere per me l’ultima ma non è detto. Dipenderà da quanto potrò essere competitivo. Sinceramente non mi interessa fare come Murray, cioè giocare e non vincere. Vedremo, potrei anche non tornare del tutto se non mi riprenderò davvero, ma spero proprio di no». Non sono mancate le considerazioni su Djokovic che secondo Rafa è senza dubbio davanti a tutti per i tornei vinti e per i numeri ma non ci sono solo quelli: «Tutto il resto appartiene al campo delle considerazioni, vedi la quantità maggiore di infortuni che ho avuto, le sensazioni che si trasmettono agli appassionati, anche i gusti personali, l’ispirazione. Io sono pienamente soddisfatto per quanto ho saputo fare». Non mancano nuovi sogni nella testa del grande campione: «La Spagna è stata eliminata in Davis – ha detto – altrimenti avrei potuto farmi trovare pronto per novembre. Non sarà ovviamente così. Le Olimpiadi mi piacerebbe a giocarle, ricordando lo splendido clima trovato avendone già fatto parte. Per quanto riguarda un doppio con Carlos Alcaraz, non ne abbiamo ancora parlato, sarebbe molto bello poter partecipare alla mia ultima Olimpiade con la stella nascente di questo sport». Ieri ha esordito nel 250 ATP di Zhuhai il sanremese Matteo Arnaldi, numero 48 del mondo. Si è dovuto inchinare al risso Asian Karatsev che lo ha superato in rimonta dopo tre ore e 12 minuti. Non mancano i rimpianti all’azzurro che dopo aver conquistato il primo set al tie-break nel secondo si è trovato per due volte avanti di un break, una anche sul 5-4m ,ma non è stato sufficientemente cinico e l’ex numero 14 del ranking (oggi numero 63) ha pareggiato i conti per poi concludere alla distanza con un netto 6-2. Karatsev al prossimo turno troverà Andy Murray. […] Impresa della toscana Martina Trevisan nel WTA 1000 di Guadalajara. L’azzurra ha sconfitto al termine di un confronto serrato la due volte finalista di Wimbledon e prima testa di serie del torneo messicano, Ons Jabeur (6-7 7-5 6-3). Ora troverà l’americana Dolehide. Sono i secondi quarti di finale raggiunti dalla Trevisan in stagione a livello di WTA 1000. […]

Federer da collezione. Il suo completo dell’ultimo Slam va all’asta e diventa un cimelio (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Un giorno magari lo esporranno in un museo, come un’opera d’arte post-moderna. D’altronde, secondo un trend ormai consolidato da un paio d’anni, collezionare cimeli sportivi, i cosiddetti memorabilia, rappresenta un lungimirante investimento senza rischi d’impresa, quasi come possedere una tela o una scultura di enorme valore. Perciò, neppure un simbolo iconico dello sport di questo millennio come Roger Federer poteva indirettamente sottrarsi alla corsa al prezioso accaparramento: da due giorni, e fino all’8 ottobre, la casa d’aste «Prestige Memorabilia», tra le più autorevoli del settore, mette all’incanto il completo Nike (maglietta, pantaloncini e scarpe) con cui il Divino vinse gli Australian Open 2018, l’ultimo Slam, il 20°, di una carriera leggendaria. La base d’asta è di 35.000 dollari (33.000 euro), ed ha già stabilito un primato per il tennis, perché supera di gran lunga i 20.500 euro della maglietta con cui Nadal si impose al Roland Garros del 2019 e venduta in beneficenza l’anno dopo. E’ assai probabile, peraltro, che alla chiusura dell’offerta il valore si issi ben oltre quella cifra, rimanendo tuttavia lontanissimo dai record stabiliti da altri indumenti appartenuti a grandissimi campioni. Non è in discussione, ovviamente, il mito di Federer, perché nessuno come lui negli ultimi vent’anni, se si eccettuano Messi e Cristiano Ronaldo, ha saputo coagulare passioni planetarie, ma il collezionismo sportivo, seppur diffusissimo in tutto il mondo, ha il suo core business negli Stati Uniti e dunque legato soprattutto alle loro discipline elettive. Non a caso, il cimelio di vestiario più caro della storia è la maglietta indossata da Michael Jordan in gara-1 (persa) delle Finali Nba 1998 contro gli Utah Jazz: Sotheby’s la mise all’asta nel settembre di un anno fa valutandola dai tre ai cinque milioni di euro, e alla fine venne battuta per più del doppio, 10 milioni e centomila euro. Subito dietro, un capo che non c’entra nulla con gli States, ma che è stato a suo modo protagonista di uno degli eventi più celebri della storia: si tratta della «camiseta» dell’Argentina che Diego Maradona portava nella partita contro l’Inghilterra dei Mondiali 1986, quella della «mano de dios» e del gol del secolo. In molti avanzarono addirittura il sospetto che non fosse quella originale, ma Sotheby’s assicurò di aver condotto tutte le verifiche necessarie e alla fine la piazzò per quasi nove milioni di euro. […] Quotazioni all’apparenza folli (ma per una figurina si è arrivati a pagare più di 12 milioni ..), che tuttavia si giustificano secondo le leggi di un mercato in grande espansione […].

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement