Fils e Monfils, il giovane e il vecchio: numeri dei due mousquetaire che fanno inorgoglire la Francia

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Fils e Monfils, il giovane e il vecchio: numeri dei due mousquetaire che fanno inorgoglire la Francia

I traguardi ad Anversa e Stoccolma della coppia transalpina pongono i due protagonisti in risalto in alcune speciali classifiche

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Gael Monfils - Australian Open 2022 (foto Twitter @AustralianOpen)
 

Esiste un legame, o se volete un fil rouge, tra Gael Monfils e Arthur Fils? Il filo conduttore tra i due eroi della racchetta d’oltralpe, oltre che nella particolare somiglianza tra i nomi con la parola “figlio” a farla da mattatore, si può trovare nel fatto che entrambi stanno facendo parlare di sé in questo finale di stagione. Uno per la sua longevità, l’altro per la sua precocità.

Gael Monfils nasce a Parigi nel 1986; quando Arthur Fils viene al mondo, nel 2004 a Bondoufle, nell’Île de France, il diciottenne Gael si è da poco imposto per la prima volta in un torneo, l’ITF Futures Great Britain F1. Sempre durante il quarto anno del secolo si aggiudica tre dei quattro tornei junior del Grande Slam (mancherà solo New York) e ovviamente raggiunge la prima posizione nel ranking di categoria.

Risultati di altissimo spessore per il tennista parigino, la cui carriera sarà caratterizzata da discontinuità, legata spesso ad infortuni soprattutto alle ginocchia, da crolli in classifica e da successive grandi riprese. Quest’anno Monfils è ripartito dalla posizione numero 210 del ranking e ha disputato 26 incontri, raggiungendo come migliore risultato i quarti di finale al Masters 1000 di Toronto, dove è stato sconfitto da Jannik Sinner.

Questo fino allo Stockholm Open. Superando 7-5 7-6(3) in un derby francais d’altri tempi il giovane (classe 1988…) Adrian Mannarino, lo showman parigino ha conquistato il diritto a giocarsi la semifinale del torneo in scena sabato 21. Il traguardo lo pone ai primi posti di una particolare classifica: è per lui il diciannovesimo anno consecutivo terminato con all’attivo almeno una partecipazione al penultimo atto di una manifestazione del circuito maggiore. La prima fu a Sopot nel 2005 e il francese vinse ai danni del nostro Potito Starace.

Hanno fatto meglio di lui solo Federer con 22 (dal 1999 al 2020), Nadal e l’amico Gasquet con 20 (2003-2022 il primo, 2004-2023 il secondo). Monfils è parimenti quarto nel numero di semifinali disputate tra i giocatori in attività. Meglio di lui hanno saputo fare Djokovic con 183, Nadal, fermo a quota 177 e Murray, protagonista 102 volte. Gael è ora a 70.

Arthur Fils da junior raggiunge la terza posizione in classifica. A 17 anni si aggiudica nella categoria juniores il doppio a Roland Garros in coppia con Giovanni Mpetshi Perricard e poco dopo aver compiuto il diciottesimo anno lascia i tornei di categoria per cominciare l’avventura nel circuito dei grandi. A maggio vince il suo primo torneo ATP a Lione, superando in finale Francisco Cerundolo e proprio questa settimana pianta la sua bandierina sulla posizione numero 38 della classifica.

Con la semifinale di sabato ad Anversa contro Stefanos Tsitsipas, oltre a garantirsi un nuovo best ranking da lunedì prossimo, il giovane Arthur diventa il settimo tennista più giovane a raggiungere cinque semifinali nel XXI secolo. Più precoci di lui solo Nadal, Alcaraz, Auger-Aliassime, Gasquet (sempre lui) Zverev e Murray.

Sabato 21 ottobre, due semifinali nel nord dell’Europa accomunano due fils de France. Il Precoce e il Longevo, il vecchio saltimbanco autore di acrobazie incredibili e capace di scalare la sesta posizione ATP e il nuovo che avanza a suon di dritti terribili. Comunque vada, un “Vive la France” oggi ci sta tutto.

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