«Saranno le Finals di Sinner» (Crivelli). Dritto, back e...salmone. Sinner si prepara così (Bertellino). Fognini torna a vincere. Azzurre oggi in campo (Ancione). «Con questa maglia si diventa più forti» (Strocchi)

Rassegna stampa

«Saranno le Finals di Sinner» (Crivelli). Dritto, back e…salmone. Sinner si prepara così (Bertellino). Fognini torna a vincere. Azzurre oggi in campo (Ancione). «Con questa maglia si diventa più forti» (Strocchi)

La rassegna stampa di mercoledì 8 novembre 2023

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«Saranno le Finals di Sinner. E con lui le terremo in Italia» (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Il successo più bello è sempre quello che deve arrivare, la sfida più impegnativa quella che bisogna ancora affrontare. La filosofia di Angelo Binaghi è la stessa dal 2001, quando venne eletto per la prima volta alla presidenza della Federtennis: mai sedersi sugli allori. Anche di fronte a una scommessa stravinta come le Atp Finals in Italia, un’impresa che quando venne annunciata sembrava impossibile.

Presidente, tornando ai giorni della scelta di candidare la Fitp all’organizzazione del Masters di fine anno, sente di aver scollinato l’Everest?

Ogni tanto mi capita di ripensare a quei momenti e mi vengono ancora i brividi. Personalmente, ero terrorizzato: portare in Italia il più grande evento sportivo indoor mai organizzato e con un progetto pluriennale. Per fortuna accanto a me c’erano e ci sono persone che coltivano l’arte della fiducia: hanno avuto ragione loro. Si può sempre fare meglio, ma credo siamo di fronte a un evento di grande successo.

Sempre in quei giorni di cinque anni fa, si augurava che a fare da traino alle Finals potesse contribuire la qualificazione di giocatori italiani. CI vide lungo…

Intanto, ero consapevole che il lavoro fatto sul settore tecnico avrebbe portato frutti a breve, ma rispetto a quelle speranze siamo andati oltre: perché non si tratta più soltanto di auspicare italiani in grado di qualificarsi, ma di avere un giocatore come Sinner che e uno dei grandi favoriti del torneo. […] Queste sono senza dubbio le Finals di Sinner, non soltanto perché può davvero vincerle. Da Wimbledon, in pratica da quando c’è stata la certezza che si sarebbe qualificato, abbiamo lavorato per garantire lo sfogo ideale alla passione che lo accompagnerà, come testimonia il sold out che abbiamo già quasi raggiunto. E perciò abbiamo migliorato il Fan Village e incrementato tutti i servizi accessori. Due anni fa, quando giocò da riserva, tremai al suo ingresso in campo per il boato della gente. Pensi a cosa accadrà quest’anno.

Sinner come Tomba, si dice: come si sfrutta l’onda di un personaggio così popolare?

E’ la sfida che ci attende per i prossimi anni. Lui ovviamente deve confermarsi con i risultati, e sono certo che ci riuscirà, ma noi abbiamo il dovere di sfruttare l’impatto che un personaggio della sua portata ha sull’immaginario collettivo. E dunque, per rimanere alle Finals, ragionare nell’ottica dell’organizzazione di un torneo che per dieci anni avrà un italiano sempre tra i favoriti, e magari si aggiungeranno pure i Berrettini, i Musetti, i Sonego, gli Arnaldi. Grazie a Sinner, possiamo immaginare di accrescere la popolarità del tennis ai livelli del calcio, che da decenni resta il modello e l’esempio di riferimento.

Dunque, la prossima sfida è di far rimanere le Finals in Italia..

Siamo al lavoro, credo che in questi tre anni abbiamo dimostrato di meritarcelo, possiamo mettere sul tavolo carte importanti. La sinergia che si è creata a Torino con le istituzioni non l’ho trovata da nessun’altra parte, ed è uno dei segreti del successo del torneo. Ma l’obiettivo è che le Finals restino in Italia, il nostro Paese ha tante risorse che per fortuna possono essere esplorate. […]

Dritto, back e…salmone. Sinner si prepara così (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Doppia seduta di allenamento ieri per il giocatore più atteso delle Nitto ATP Finals di Torino, sempre più imminenti, ovverosia Jannik Sinner. Il numero 1 italiano e 4 del mondo in mattinata ha scambiato colpi a ritmo forsennato con il talento brasiliano Joao Fonseca, numero 1 al mondo under 18 e recente vincitore degli US Open junior, uno degli sparring ufficiali dell’Atp scelti per il grande evento. Gli altri sono il 19enne peruviano Gonzalo Bueno, numero 378 del ranking mondiale aggiornato, e il 19enne americano di origine indiana Nishesh Bavasareddy, iscritto all’Università di Stanford e numero 497 Atp. Sinner ha impressionato per precisione e velocità di palla e il tennista verdeoro gli ha tenuto botta. La prima sessione di training si è chiusa attorno alle 13. Poi pranzo al ristorante del circolo […]. Jannti si è tenuto leggero e ha gustato un’nsalata mista, un riso in bianco e un salmone grigliato. Quindi un po’ di relax con il suo gruppo giocando a carte. La giornata dell’azzurro è proseguita in albergo prima della seconda sessione, scattata attorno alle 17,20 con una breve attivazione muscolare diretta dal preparatore fisico Umberto Ferrara. Intanto si erano scaldati anche i suoi due coach il marchigiano Simone Vagnozzi e l’australiano Darren Cahill, per molte stagioni a fianco della rumena Simona Halep nei suoi momenti migliori di carriera. Jannik ha così iniziato la sua esercitazione di fuoco alternando i fendenti in direzione dei due coach. Più moderno il gioco di Vagnozzi, più piatto e old style quello di Cahill, sapiente nel cambiare velocità di palla intercalando il rovescio classico ad una mano con quello in back. Spazio al lavoro can il cesto, sotto forma di scatolone poggiato a terra, per colpire con il diritto a chiudere palle lanciate a media altezza da Vagnozzi. Molta attenzione e cura anche alle fasi del gioco d’attacco con i suoi sparring-coach a rete e pronti a chiamarlo in una zona del campo che sta diventando sempre più sua. Consigli dotti, in particolare quelli di Cahill, che ha mostrato più volte a Jannik la giusta posizione braccio – racchetta per l’impatto al volo con minime aperture, fondamentali su superfici rapide come quella del Pala Alpitour e in genere del tennis indoor. Non sono mancati momenti di spettacolo con smash al salto in stile Sampras. Sessione anche di back, colpo utile sia in difesa che in fase d’attacco per avere più tempo per arrivare a rete. […]

Fognini torna a vincere. Azzurre oggi in campo (Valeria Ancione, Corriere dello Sport)

Cresce l’attesa per l’Atp Nitto Finals e alla spicciolata arrivano i campioni. Secondo giorno di allenamenti a Torino per Jannik Sinner: di mattina con il brasiliano Fonseca e nel pomeriggio con l’allenatore, Cahill. Fra oggi e domani sono attesi il tedesco Alexander Zverev e il ventenne danese Holger Rune. Intanto dopo centosessantadue giorni Fabio Fognini è tornato a vincere. Ieri all’esordio a Metz in Francia, il 36enne, n.147, ha sconfitto (7-6 7-6) – il brasiliano Wild, n.74. […] Mentre a Cancun la polacca Swiatek battendo l’americana Pegula, vince le Finals e torna numero 1, a Siviglia (Spagna) ieri sono iniziate le finali della Billie Jean King Cup, nel 2022 conquistata dalla Svizzera. L’Italia esordisce oggi alle 10 contro la Francia (tre volte vincitrice) e domani sfida la Germania. La Coppa ci manca da dieci anni. Scontato il singolare di Jasmine Paolini, l’altro se lo contendono Elisabetta Cocciaretto e Martina Trevisan. Lucia Bronzetti e Lucrezia Stefanini le altre convocate dalla capitana Garbin (Giorgi è infortunata). La Francia si presenta con Benneteau, Garcia, Gracheva, Burel, Cornet, Mladenovic. […]

«Con questa maglia si diventa più forti» (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Aggiudicarsi l’unico girone tutto europeo per staccare il pass per le semifinali. E’ la missione dell’Italia in rosa, che debutta oggi alle Finals di Billie Jean King Cup a Siviglia affrontando la Francia nel match di apertura del Gruppo D, comprendente anche la Germania, avversaria poi domani delle azzurre. A difendere il tricolore sono Jasmine Paolini (n.30 della nuova classifica Wta), Martina Trevisan (43), Elisabetta Cocciaretto (52), Lucia Bronzetti (64) e l’esordiente Lucrezia Stefanini (119). «L’esperienza dell’anno scorso è stata importante perché ci permette di vivere le Finals con una consapevolezza diversa – spiega la capitana Tathiana Garbin -.Le mie ragazze hanno fatto estremamente bene nel 2023, tutte hanno raggiunto il loro best ranking. Ci tenevano tantissimo ad essere qui e sono pronte per dare tutto quel che hanno, come sempre fatto in questa competizione. Quando indossano questa maglia danno qualcosa in più, riescono a sfruttare energie che nei tornei del circuito magari non sanno di avere. Lo spirito della squadra farà molto: se si guarda fuori, si vede un gruppo di persone che vuole loro bene e le supporta». Primo ostacolo la nazionale transalpina, che ha vinto tre volte l’ex Fed Cup: nel 1997 in finale sull’Olanda, nel 2003 a spese degli Stati Uniti e nel 2019 sull’Australia. «La preparazione è molto buona, le giocatrici sono pronte e in forma. Se ho bisogno che vadano in campo, tutte sono pronte per farlo, il che per me è un’ottima cosa. Per il momento non ho nulla di cui lamentarmi», dichiara Julien Benneteau, capitano francese che non ha dimenticato la sconfitta del 2022 nel preliminare che aprì alle azzurre le porte delle fasi finali: «Con l’Italia abbiamo perso l’anno scorso, quindi sappiamo che sarà una sfida difficile, la prima del gruppo, e quindi molto importante anche perché vorrebbe dire iniziare molto bene nel girone con questo format» «Conosciamo benissimo il valore delle nostre avversarie —sottolinea Garbin -. Caroline Garcia è una risorsa importante, una giocatrice con un’esperienza enorme in questi contesti. Jasmine l’ha superata l’ultima volta che si sono incontrate. Hanno anche un doppio di spessore, sappiamo di affrontare una squadra forte e con grande esperienza. Sono comunque molto positiva». […]

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