Boris Becker: "Rune e Djokovic sono come la notte e il giorno. La sfida più grande è avvicinarsi a Novak"

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Boris Becker: “Rune e Djokovic sono come la notte e il giorno. La sfida più grande è avvicinarsi a Novak”

Il tedesco ex n.1 ora allenatore di Rune presente alla presentazione del nuovo “Il Tennis Italiano”: “Un progetto coraggioso”

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Boris Becker - Torino 2023
 

Nella mattinata di oggi, verso le 10:30, presso l’area lounge di Lavazza, sponsor delle Nitto ATP Finals e (tra gli altri) di Jannik Sinner, è stata presentata la nuova edizione della nota rivista “Il Tennis Italiano“, diretta da Stefano Semeraro. La prima copertina di questa nuova vita è stata dedicata, con una bellissima illustrazione, a Boris Becker. Ex n.1 al mondo e campione di Wimbledon, ex coach di Novak Djokovic, il tedesco si trova qui a Torino in qualità di allenatore di Holger Rune, n.8 al mondo e suo nuovo protetto. Oggi il danese sarà impegnato contro Tsitsipas, da favorito, in un match da dentro fuori, e in mattinata si è allenato nel campo di attiguo al Centrale del Pala Alpitour. Nonostante ciò Becker ha comunque presenziato con piacere all’evento, di cui è protagonista essendo anche presente nella rivista direttamente per un’intervista rilasciata a Veronesi.

C’è stata anche l’occasione di fare qualche domanda al campione tedesco, che subito ha scambiato qualche piacevole convenevole con il direttore Ubaldo Scanagatta, presente quando vinse il suo primo Slam. Era Wimbledon, nel 1985, e non ha mancato di sottolinearlo anche a Becker, che lo ha riconosciuto anche con un certo affetto. “Ti ho visto vincere con le palline bianche a Wimbledon nel 1985, con le palline gialle nel 1986“, le parole di Scanagatta ad accogliere Boris prima dell’inizio dell’evento. Una volta presentata la rivista, definita “un progetto coraggioso, al giorno d’oggi” dallo stesso Becker, scelto per la copertina, come racconta Semeraro, proprio perché giocatore ambizioso, capace anche di buttarsi a rete a giocare al volo sullo 0-40. Ci sono poi state, chiaramente, domande sull’attualità, su Rune e sul suo essere allenatore.

Boris Becker – Torino 2023 (foto Felice Calabro’)

Il vincente dell’incontro ha ancora chance di passare il turno“, spiega il tedesco riferendosi al match odierno in cui sarà impegnato Rune, “è la cosa positiva di questo format. Pur perdendo una partita, sei ancora in gioco, hai ancora una possibilità. Con una vittoria e una sconfitta puoi giocarti l’accesso alle semifinali“. Altra domanda, fatta da Scanagatta, riguarda la sua esperienza da allenatore e di Djokovic e di Rune.

Due giocatori simili secondo il serbo, meno secondo Becker: “Sono la notte e il giorno. Quando ho iniziato con Novak lui aveva 25, 26 anni, ed era già un campione, ma aveva perso la posizione a favore di Nadal. Quindi aveva bisogno di riscoprirsi per tornare al n.1, vincere altri Slam. Era una sfida diversa: quando hai già tutto devi limare le ultime cose. Holger ha fatto giusto due quarti di finale Slam, è proprio all’inizio della sua carriera. Ha vent’anni, è il giocatore più giovane qui. Novak domenica sera ha detto di aver giocato contro il suo specchio, ed è un grandissimo complimento. Ma Holger deve avvicinarsi a Novak, è la sfida più grande“.

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