L'intervista di Stefan Peer del Dolomiten al direttore Scanagatta

Flash

L’intervista di Stefan Peer del Dolomiten al direttore Scanagatta

Le parole del direttore di Ubitennis al media locale del Sudtirol: “Sinner è intelligente e serio, ossessionato dal miglioramento”

Pubblicato

il

Ubaldo Scanagatta
 

“Conosci Grieser Platz a Bolzano?”, mi chiede Ubaldo Scanagatta. Il settantaquattrenne di Firenze è il decano dei giornalisti di tennis di tutto il mondo. “Ho giocato contro Walter Basso nel torneo per la Coppa Città di Bolzano in via Martin Knoller e sono arrivato in finale. Era l’inizio degli anni ’70. Persi la finale in due set contro Fabrizio Matteoli, con il quale la sera stessa mi recai a Livorno per il campionato italiano di seconda categoria. Quando arrivammo lì, vedemmo che ci saremmo incontrati di nuovo al primo turno. Non c’erano ancora né cellulari né internet. Il giorno dopo ho cambiato tattica e ho continuato a giocare ‘serve and volley’, perdendo 6:4 al quinto set”. Questo è solo uno dei tanti aneddoti di Scanagatta. È ancora attivo anche in età da pensione. Tutti lo conoscono nel tour. Non c’è da stupirsi: nella sua carriera ha partecipato a circa 170 tornei del Grande Slam. “Dal 1974 a oggi sono stati disputati 50 tornei di Wimbledon ininterrottamente; sono stato per la prima volta al Roland Garros nel 1976, quando vinse Adriano Panatta. Poi ci sono 40 US Open e sono sempre stato a Melbourne, con due eccezioni, dal 1990. 340 settimane di tornei del Grande Slam, sono quasi 7 anni”.

Gli appassionati di tennis più anziani anche in Alto Adige conoscono Scanagatta come commentatore televisivo su “Tele Capodistria” e poi su “Telepiú”. Di solito era al microfono insieme a Roberto Lombardi, oltre che con la leggendaria squadra di Rino Tommasi e Gianni Clerici. Non pensa di smettere, “anche se mia moglie pensa che dedichi più tempo al mio sito “Ubitennis” che ai miei due figli”.”Ubitennis è la mia creatura, abbiamo 50 milioni di visite all’anno. Ne sono orgoglioso. Grazie a Jannik Sinner, il tennis sta diventando il secondo sport più importante in Italia. Mi piace allenare i giovani. Ho 25 collaboratori. Voglio trasmettere loro ciò che ho imparato”. E vuole anche vedere Sinner vincere un Grande Slam. “Jannik è intelligente e serio. È ossessionato dal miglioramento, alla ricerca della perfezione. Questo è ciò che caratterizza i campioni. Ha una fidanzata da tre anni e non ne parla mai. Vuole essere il numero 1 e ha le qualità per diventarlo.”

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement