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Marcell Jacobs: “Caro Jannik sei un grande, non perdere mai di vista i veri valori. Ci vediamo a Parigi 2024”
Il campione di atletica scrive sulla Gazzetta dello Sport a Sinner: “attento alla popolarità e ai social”
Marcell Jacobs, medaglia d’oro nei 100 metri piani e nella staffetta 4×100 alle Olimpiadi di Tokyo, prende carta e penna (in senso figurato) e dalle pagine della Gazzetta dello Sport scrive una lettera aperta a Jannik Sinner, con la quale oltre a complimentarsi con lui per i traguardi raggiunti nella stagione appena conclusa, intende in qualche modo mettere in guardia il campione altoatesino da alcune immancabili conseguenze legate alla vittoria e alla vita sotto lo spotlight. Jacobs, che a settembre ha scelto di allenarsi negli Stati Uniti con il nuovo trainer Rana Reider, individua alcune analogie che lo legano a Sinner.
“Caro Jannik, sei un grande. Ho seguito a distanza le tue imprese, come tutti gli italiani, e sono super felice per te, per come non ti sei staccato un attimo dal perseguire il tuo sogno, quello che avevi da bambino, dopo aver fatto anche tu, come me, una scelta tra discipline diverse. Con coraggio, perseveranza e fatica. Sei il primo italiano ad aver disputato la finale delle Atp Finals e sei giovanissimo, hai davanti a te un percorso lungo e costellato di vittorie”.
Jacobs mette in guardia il finalista delle ATP Finals dai risvolti meno piacevoli della popolarità, dedicando un pensiero speciale in questo senso ai social media, e lo incoraggia a non perdere di vista i valori fondamentali e l’importanza di essere un modello.
“Mi sono sentito anch’io, come te, investito all’improvviso da una popolarità a cui non ero abituato. Non ti far distrarre, non credere alle luci della ribalta e soprattutto dei social. Ma vedo che anche tu sei centrato su te stesso, sulla tua anima, sulla tua volontà. Sulla squadra e la famiglia che sono al tuo fianco. Se posso darti un consiglio, di cui probabilmente non hai bisogno, non perdere mai di vista i valori, l’autenticità delle relazioni umane, dell’amicizia. Il sostegno di chi ti vuole bene e di chi vede in te un modello. Sono sicuro che avrai la forza di guardare oltre la linea dell’orizzonte, all’inseguimento di altri sogni che in alcuni momenti magici riusciamo ad afferrare e in questo modo a far sognare anche altri”.
Da ultimo il velocista italiano nato a El Paso ventinove anni fa sigilla una sorta di patto per dare lustro allo sport italiano, magari insieme e proprio dai prossimi giochi olimpici in programma a Parigi dal 26 luglio 2024.
“Mi ha entusiasmato il tuo modo di affrontare le sfide, di non arrenderti mai, di voler migliorare sempre, di non lasciarti intimidire dall’avversario, anche se si chiama Djokovic ed è un mostro sacro. Non ci sono limiti a quello che puoi fare. Cercheremo di tenere alta la bandiera italiana ovunque, anche ai Giochi di Parigi”.