Pospisil: "All'ATP non interessa della salute dei giocatori, il tennis sta rimanendo indietro ma non è causa del prodotto"

Coppa Davis

Pospisil: “All’ATP non interessa della salute dei giocatori, il tennis sta rimanendo indietro ma non è causa del prodotto”

“Nel concilio dei giocatori la collaborazione è di facciata” così il tennista canadese, critico sulla stagione e sulle palline. “In questo business penso che i giocatori dovrebbero essere trattati come partner.”

Pubblicato

il

Vasek Pospisil of Canada - David Cup Final at Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena on November 19, 2023 in Malaga, Spain. (Photo by Angel Martinez/Getty Images for ITF)
 

A margine della conferenza stampa nella quale il team Canada si è presentato ai microfoni della stampa (dopo la sconfitta nel doppio decisivo che sancisce l’eliminazione dei campioni in carica), c’è stato anche modo di ricevere le impressioni di Vasek Pospisil che avendo giocato in precarie condizioni fisiche era veramente un fiume in piena. A fronte di una domanda specifica sul tema delle palline e della correlazione con gli infortuni nel tennis il canadese ha espresso il suo punto di vista con dovizia di particolari.

Il problema palline mai affrontato sul serio

POSPISIL: “Sono molto arrabbiato con le palle; potrei raccontarti un po’ di cosa è successo al mio gomito negli ultimi due anni. Ho avuto una lesione al legamento collaterale ulnare (UCL), una lesione di secondo grado. Quasi completamente strappato. Ho giocato un Challenger in Francia nel quale mi sono infortunato. Erano della palle che sembravano dei sassi; tutti i giocatori in quell’occasione se ne erano lamentati. Ci sono scambi da 60 colpi non sono certo divertenti e contemporaneamente abbiamo quasi tutti i giocatori nel tour che hanno problemi alle articolazioni. Il tennis è un grande business globale e i tennisti devono essere trattati come meritano, sono un pezzo importante di questo business. Sono stato nel player council e so come funziona; c’è una facciata di collaborazione, per finta”.

Nel consiglio dei giocatori ATP c’è stata anche discussione sul tema delle palline in passato; lo so perché sono stato nel consiglio per diversi anni, e si parlava del fatto che si volevano rendere i punti più lunghi per i fan, in modo da rendere lo spettacolo più divertente. Innanzitutto, nessuno vuole vedere scambi di 60 colpi ad ogni punto. Quindi sotto questo aspetto hanno fallito. In secondo luogo, il 50% dei giocatori sembra avere problemi a polso, gomito, spalla, da quanto emerge parlando nello spogliatoio. Poi recentemente la gente ha iniziato a twittare a riguardo. Ora c’è un po’ di discussione, e a livello ATP il messagio è “Oh, sì, lo stiamo affrontando, lo stiamo affrontando”. I giocatori non ne parlano apertamente, solo nello spogliatoio. Tutti hanno qualcosa di cui lamentarsi. Insomma, quante operazioni al polso abbiamo visto quest’anno?

Poca voce in capitolo per i tennisti

“I giocatori possono lamentarsi, ma alla fine in questo sport fino ad ora non hanno avuto grande voce in capitolo. Sta cadendo indietro ad altri sport per colpa dell’organizzazione. In questo business penso che i giocatori dovrebbero essere trattati come partner. Ovviamente penso che i giocatori portino molto valore a questo business e so esattamente come vanno le cose essendoci stato dentro. Penso che bisognerebbe arrivare a un punto in cui i giocatori siano in grado di influenzare decisioni come questa, che hanno a che vedere con la loro salute, incluso la lunghezza della stagione. Alla fine del 2019 ho finito un match a Parigi Bercy allle 3.30 di notte. Sono andato a dormire alle 4.30 e poi ho dovuto giocare alle 13.30 del giorno dopo. Quando ho avuto il mio intervento chirurgico alla schiena nel 2019, è stato per colpa della programmazione sbagliata e sono stato fuori nove mesi“.

I cambiamenti sono nell’aria

“Quindi i giocatori possono lamentarsi, lamentarsi, lamentarsi. Alla fine però non hanno davvero molto da dire in questo sport, sfortunatamente. Ma sta cambiando. Sta cambiando rapidamente. Penso che quando succederà, questo sport sarà molto migliore. Penso che crescerà organicamente nel modo in cui dovrebbe crescere, perché ha così tanto potenziale. È uno degli sport più seguiti al mondo, con volumi di scommesse molto alti e sta rimanendo indietro rispetto agli altri sport. Non è a causa della qualità del prodotto. È a causa della qualità dell’organizzazione che gestisce lo sport”.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement