Ljubicic: "Sinner primo rivale di Djokovic, Musetti troverà il suo equilibrio"

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Ljubicic: “Sinner primo rivale di Djokovic, Musetti troverà il suo equilibrio”

“Berrettini non può aver disimparato a giocare a tennis” ha detto ancora Ljubicic. E sul rientro di Nadal: “Fils mi ha detto che Rafa sta giocando a livello altissimo”

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Jannik Sinner - ATP Parigi Bercy 2023 (foto: twitter @atptour)
 

Alla vigilia di “Ljubo, l’uomo salvato dal tennis”, il documentario di Sky Sport a lui dedicato, Ivan Ljubicic è tornato a parlare dei grandi protagonisti del nostro tennis, da Sinner a Berrettini e Musetti, con un parere anche sull’atteso ritorno di Rafael Nadal. Il croato, intervistato da Riccardo Crivelli per La Gazzetta dello Sport, è subito partito forte su Jannik, attuale n°4 del mondo ma “in questo momento primo rivale di Djokovic, secondo l’ex n°3 ATP. “Lo vedo davanti di poco ad Alcaraz e Medvedev, però il tennis vive di momenti e con la preparazione invernale si resetta tutto. Ora però Jannik è un top dei top” – ha poi aggiunto Ljubo.

A proposito del suo documentario, che andrà in scena per la prima volta sabato 16 dicembre alle 21.30 su Sky Sport Uno, il croato ha spiegato l’origine del titolo, spiegando di essere stato salvato dal tennis poiché questo sport gli ha “dato un obiettivo e un sogno da inseguire, diventando una ragione di vita e speranza. Racconta ancora Ljubicic: “Quando scappai da Banja Luka (sua città natale, ndr) profugo della guerra dei Balcani, mio padre non poté venire con me e disse a mia madre: ‘qualunque cosa accada, questo bambino deve giocare a tennis‘”.

Fortuna che è andata così, anche perché come molti ricorderanno l’attuale commentatore tecnico di Sky è stato anche a lungo coach di Roger Federer, affrontato anche da giocatore così come Djokovic e Nadal. “Non ho rimpianti, ho avuto una carriera diecimila volte migliore di quella che pensassi, non potevo chiedere di più” ha ammesso il croato, che a proposito del ritorno in campo del maiorchino ha aggiunto: “La sua non sarà una presenza folcloristica, da vecchia gloria. Arthur Fils, che in queste settimane si è allenato con lui, mi ha scritto dicendomi che Rafa sta giocando a livello altissimo. Mi aspetto ancora grandi cose da Nadal”, ha affermato Ljubicic.

Spazio poi anche per un paio di considerazioni su Musetti e Berrettini: “Tutti i giocatori che hanno un gioco vario come quello di Lorenzo fanno più fatica a trovare la loro identità tecnica. Paradossalmente non li aiuta avere così tante soluzioni. Lorenzo è giovane, saprà trovare il suo equilibrio. E su Matteo: “Il problema di Berrettini sono gli infortuni, non certo il tennis. Uno che è stato n°6 del mondo due anni fa non può aver disimparato a giocare: deve solo stare bene e mettere nelle gambe un buon numero di partite e lo rivedremo in alto. Intanto, non vorrei essere tra coloro i quali lo dovranno affrontare nei primi turni dei prossimi tornei”.

Il romano intanto, che ripartirà nel 2024 affiancato da Francisco Roig, è iscritto agli ATP250 di Brisbane e Auckland prima dell’Australian Open. A meno di possibili wild card, Matteo dovrà disputare le qualificazioni in entrambi i tornei, che comunque potrebbero essere utili per mettere partite nelle gambe.

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