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Sinner fa visita alla Ferrari e si mette al volante: “Ho sempre avuto una grande passione per i motori”
Il n° 1 italiano a Maranello tra test-drive, storia e segreti del marchio automobilistico più famoso al mondo: “Come nel tennis, dietro al singolo c’è un grande lavoro di squadra”
Jannik Sinner sta diventando uno degli sportivi italiani più in vista e, come ovvio che sia, durante la off-season la sua immagine viene sfruttata per abbinamenti di marketing. Tra le partnership che sono state rese note negli ultimi giorni c’è quella con la Formula 1 e la visita a Maranello e alla Scuderia Ferrari avvenuta nei giorni scorsi va proprio in questa direzione, con Sinner che non solo ha realizzato un sogno che inseguiva fin da bambino, ma che è addirittura salito in macchina – mettendosi al volante di una SF90 Spider Assetto Fiorano – insieme all’Head Development Test Driver di Ferrari Raffaele De Simone, che lo ha accompagnato nella visita ai box e poi in pista.
Jannik è inoltre entrato in stretto contatto con la storia del team più rinomato di Formula 1, ammirando cimeli e trofei al Museo Ferrari, prima di fare un salto nel presente incontrando l’attuale Team Principal del Cavallino Rampante, Frédéric Vasseur, e l’Amministratore Delegato, Benedetto Vigna.
In un video apparso su Ferrari.com e sui canali ufficiali del brand, Sinner ha raccontato la sua emozione: “Ferrari è il marchio che ha fatto la storia dell’automobilismo e delle corse. Ho sempre avuto una grande passione per i motori e per le macchine, acquisita forse proprio da mio papà. Pensando al Cavallino, la prima cosa che mi viene in mente è il suono unico delle sue vetture, e mi ha fatto molto piacere venire a Maranello e non solo vedere le macchine, ma anche conoscerne la storia e capire ciò che sta dietro, i piccoli dettagli del processo realizzativo. Mi hanno colpito la voglia e l’onore con cui tutti lavorano”.
Jannik è un grande fan anche delle gare di Formula 1: “Le guardavo sempre la domenica o con mio nonno o da solo, mentre i miei genitori spesso lavoravano. Soltanto che se giochi a tennis e arrivi in fondo, le finali sono la domenica, e non puoi più vedere le corse (sorride, ndr)”.
Il n° 4 del mondo ha poi messo a confronto il lavoro dei tennisti e quello dei piloti, trovando un punto di contatto interessante: “Si dice sempre che i giocatori nel tennis fanno sacrifici, ed è vero, ma anche tutta la squadra che c’è dietro si sacrifica, come chi gira con te tutto l’anno e magari ha una famiglia a casa. Quindi credo si debba sempre rispettare il proprio lavoro ma anche la gente con cui si lavora. E penso che in Formula funzioni allo stesso modo, perché dietro il driver c’è una squadra e senza quella non si va da nessuna parte”.
A fine clip, scorrono anche alcune immagini della sua prova da pilota, con le prime sensazioni di un Sinner felice dell’esperienza: “Bello, davvero pazzesco. È la prima volta che entro in pista e direi che è un buon inizio, con una macchina così!”. Una richiesta poi a De Simone: “Dove mi consigli un bel corso?”. E la risposta dell’Head Development Test Driver che non si fa attendere: “Da noi!”.