Come impatta la modifica dei punti ATP assegnati ai Challenger sui giocatori di seconda fascia?

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Come impatta la modifica dei punti ATP assegnati ai Challenger sui giocatori di seconda fascia?

A prima vista sembrano cambiamenti di lieve entità ma potrebbe crearsi una barriera d’accesso ai grandi tornei… Vediamo insieme le possibili conseguenze

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A pochi giorni dall’inizio della stagione 2024 sono arrivate, anche in maniera improvvisa ed inaspettata, le nuove regole per l’attribuzione dei punti nei tornei, modifiche che a detta dell’ATP “…sono pensate per ottimizzare la ripartizione dei punti in seguito all’allargamento dei Masters 1000 a 96 giocatori e all’introduzione dei CH175”.

In effetti sulla carta i cambiamenti potrebbero sembrare di lieve entità ma, invero, escludendo i punti assegnati ai vincitori di torneo che restano per tutte le categorie invariati rispetto alla scorsa stagione, si registra all’incirca una variazione di +10% di punti in favore dei tornei del circuito ATP ed un -10% di punti ai tornei del circuito Challenger

Nella sostanza, facendo due calcoli, l’impatto delle novità introdotte potrebbe essere significativo e potrebbe rappresentare in futuro, per i giocatori delle retrovie, una vera e propria barriera in ingresso alle prime posizioni del ranking.

La cosa che maggiormente stranisce è che la variazione dei punteggi rappresenta un provvedimento che va in netta controtendenza all’introduzione in calendario dei CH175 avvenuta la scorsa stagione.

I Challenger 175, supportati anche da un incremento dei punti negli altri tornei del circuito cadetto, rappresentavano difatti un’occasione per i giocatori di seconda fascia di beneficiare di un cospicuo gruzzolo di punti tale da consentire loro non solo di entrare tra i primi 100 al mondo ma, in alcuni casi, costruirsi una classifica alla soglia dei TOP50, il che come logica conseguenza comporta la possibilità di avere più opportunità a disposizione per prendere parte ai tornei più importanti e remunerativi del circuito.

Per comprendere meglio l’impatto che le variazioni potrebbero avere sul ranking, abbiamo effettuato delle simulazioni su diversi giocatori scelti in base alla tipologia dei risultati conseguiti nel 2023 ed abbiamo attribuito ai risultati del 2023 il sistema di punteggio che l’ATP ha invece definito per la stagione 2024.

Fino ad un certo punto della classifica generale gli effetti delle nuove regole introdotte sono positivamente assorbiti dai giocatori:

  1. Sebastian Ofner (n°43)punti 1048 anno 2023 – punti 1035 secondo regole anno 2024

Differenza   – 13 punti

Ofner ha nel suo Rank Breakdown 10 tornei challenger su 19 punteggi utilizzabili. Con il grande exploit ottenuto con gli Ottavi al Roland Garros, una semifinale all’ATP250 di Astana, un CH125 di Salzburg vinto e ben 5 finali challenger ripartite tra le differenti categorie del tour.

L’austriaco riuscirebbe comunque a controbilanciare l’effetto riduzione nei punteggi nei challenger (-73 punti) con l’incremento dei punti per gli ottavi di Parigi (+25), la semifinale di Astana (+10) e gli altri risultati nell’ATP tour.

  • Max Purcell (n°45) – punti 1012 anno 2023 – punti 1030 regole 2024

Differenza   +18 punti

Situazione analoga, anzi addirittura migliorativa per l’australiano, che ha 9 tornei challenger su 19 risultati utili. Con i QF a Cincinnati, 3 vittore CH100 in oriente oltre a 3 finali challenger.

Purcell riuscirebbe ad ottenere addirittura un incremento grazie a Cincinnati ed al fatto che per le vittorie, anche in caso di challenger, non si applicherebbe alcuna riduzione di punteggio, pertanto il suo tesoretto di 300 punti rimarrebbe invariato.

  • Fabian Marozsan (n°64) – punti 805 anno 2023 – punti 813 regole 2024

Differenza   +8 punti

Intorno alla 65° posto gli effetti dei cambiamenti ancora non si registrerebbero. L’ungherese ha ben 11 tornei challenger, con 2 vittorie (per un totale di 200 punti che non subirebbero decrementi) e due ottime prestazioni nell’ATP tour con i QF a Shanghai e gli Ottavi a Roma che gli porterebbero un +34 con i nuovi criteri.

Potremmo continuare l’analisi con altri giocatori come, ad esempio, il brasiliano Thiago Seyboth Wild; 12 tornei challenger utilizzati ma con ben 4 vittorie ed i Sedicesimi a Parigi proveniente dalle qualifiche che gli porterebbero comunque un incremento nei punti totali conquistati.

Le dolenti note si presentano quando si scende ancor di un po’ nel ranking e si analizzano giocatori che hanno nel loro Rank Breakdown un numero ancora maggiore di tornei challenger senza avere inoltre il grande risultato nell’ATP tour, utile a controbilanciare le perdite di punteggio.

Alejandro Tabilo (85°) punti 707 anno 2023 – punti 657 regole 2024

Differenza   – 50 punti

14 tornei challenger con ben 4 vittorie, ma con una sola partecipazione ad un Main Draw di un torneo ATP anche se di tutto rispetto come gli Ottavi ad Indian Wells e poi le qualifiche non superate a Parigi, Melbourne, Miami e Rio.

Analizzando i giocatori di casa nostra oltre la centesima posizione la situazione è ancora più marcata:

  1. Flavio Cobolli (101°) punti 640 anno 2023 – punti 556 regole 2024

Differenza   – 74 punti

Flavio utilizza per la sua classifica attuale ben 14 tornei challenger con una sola vittoria al CH75 di Lisbona; i risultati conseguiti nel circuito maggiore, QF all’ATP250 di Monaco, gli Ottavi a Pune ed Umago, il 1° turno a Parigi e a Roma non sarebbero sufficienti per contenere le perdite.

Oggi l’italiano è a 290 punti dal 50° posto di Botic van de Zandschulp, il quale non avendo giocato alcun torneo challenger nel 2023 dovrebbe avere, secondo le nuove regole, almeno un +10% sull’attuale punteggio.

I calcoli sono presto fatti l’olandese avrebbe almeno 1023 punti e Cobolli sarebbe pertanto a 467 punti dai TOP50!

  • Luca Nardi (118°) punti 549 anno 2023 – punti 496 regole 2024

Differenza   – 53 punti

Nardi ha addirittura solo 17 risultati utili per il ranking di cui 14 challenger, con due vittorie, poi in ATP tour solo 16esimi a Monte Carlo e Montpellier oltre alle qualifiche di Wimbledon

  • Giulio Zeppieri (135°) punti 480 anno 2023 – punti 433 regole 2024

Differenza   – 47 punti

  • Andrea Vavassori (157°) punti 397 anno 2023 – punti 376 regole 2024

Differenza   – 21 punti

Eppure, sempre più spesso si sente parlare delle disparità esistenti, in termini di guadagno ed opportunità, tra i top players e gli altri giocatori; dopo anni di piccoli passetti in favore dei più “deboli”, l’ATP ha invece fatto un gran balzo nella esatta direzione opposta, con il rischio reale di accentuare per il futuro le differenze attualmente già esistenti. Resta da comprendere pertanto il reale motivo di tale decisione, tra l’altro così repentina, ed il sospetto che dietro queste recenti novità vi sia qualche ulteriore progetto sorge spontaneo…

Luca Franzese

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