WTA Brisbane, Ostapenko all’arbitro: “Sbagli troppo, non ti voglio più nei miei match”. Ma ha torto…

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WTA Brisbane, Ostapenko all’arbitro: “Sbagli troppo, non ti voglio più nei miei match”. Ma ha torto…

Le immagini paiono rendere giustizia alla giudice di sedia, rea secondo la lettone di non aver visto un doppio rimbalzo di Azarenka

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Jelena Ostapenko - US Open 2023 (twitter @usopen)
 

Il match di quarti di finale di venerdì tra Jelena Ostapenko e Victoria Azarenka ha letteralmente illuminato il WTA Brisbane International: scambi di altissima qualità, soluzioni vincenti non di rado in mezza volata da parte di entrambe le contendenti e furore agonistico a piene mani. Anche troppo…

La campionessa bielorussa è ora in semifinale in un torneo già vinto due volte e promette bene in vista dello Slam di Melbourne, anche quello già suo in un paio di occasioni. Dal canto proprio la campionessa di Parigi 2017 ha cominciato altrettanto bene la stagione e ha già saputo mostrare i suoi colpi migliori, stoccate velocissime o morbide di cui il movimento femminile non può fare a meno a cuor leggero. L’atleta di Riga ha però altresì confermato che l’equilibrio interiore durante la sfida rimane appeso al classico filo sottile sottile e che la contrarietà improvvisa che può toglierle la concentrazione è sempre dietro l’angolo.

Durante il nono gioco Azarenka ha servito sul proprio vantaggio ed è corsa a rete per recuperare la risposta dell’avversaria, “accorciata” dal net. Vika ha raccolto un po’ goffamente la pallina e l’ha rimandata con una contro-palla corta in rovescio slice. Ostapenko ha esitato ma ha comunque rimandato un lob molto corto, su cui la bielorussa ha giocato uno smash molto semplice. Mentre Victoria ha cambiato campo Jelena si è rivolta incredula verso il giudice di sedia, Julie Kjendlie, sicura che la rivale avesse raggiunto la pallina dopo il secondo rimbalzo.

Kjendlie è stata irremovibile e sono dunque valse a nulla le proteste dell’irascibile tennista lettone, che per gestire la tensione e la frustrazione non ha trovato di meglio che “squalificare” l’arbitro. Sei cieca, non è possibile giocare se commetti simili errori. Non voglio più vederti ai miei incontri, non mi arbitrerai più. Tu mi rovini le partite”.

Ostapenko ha ovviamente evitato di rivolgere alcun saluto al seggiolone al termine del match e l’episodio ha iniziato a circolare presto sui social. L’impressione è che Azarenka abbia raggiunto per tempo la sfera e che il suo salvataggio… un po’ accomodato abbia disegnato una traiettoria stramba e ingannevole, condizionando l’incerto lob di Ostapenko. Che non l’ha presa bene…

Forse il ban di Ostapenko non avrà fortuna (e fuor di scherzo sarebbe assurdo il contrario) e le due si chiariranno dando un finale decoroso all’episodio; ricordiamo che ben altra eco ebbe l’intervento di Nadal nei confronti dell’arbitro brasiliano Carlos Bernardes. Il maiorchino ne censurò i due warning per time violation subiti durante la semifinale del torneo di Rio nel 2015 persa contro Fabio Fognini e ricevette numerose critiche, tra le quali anche quelle del nostro direttore. Bernardes sarebbe tornato ad arbitrare Rafa undici mesi dopo, in doppio a Doha.

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