Australian Open: bene Tsitsipas e Shelton, Wawrinka esausto cede a Mannarino. Sarà Van Assche l'avversario di Musetti

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Australian Open: bene Tsitsipas e Shelton, Wawrinka esausto cede a Mannarino. Sarà Van Assche l’avversario di Musetti

Korda prevale al quinto set, Medvedev si giova del ritiro di Atmane. Perde ancora Shapovalov con il giovanissimo Mensik

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Stefanos Tsitsipas - Australian Open 2024 (X @AustralianOpen)
 

Alcuni risultati del primo turno maschile degli Australian Open giocati nella notte tra domenica e lunedì.

[29] S. Korda b. [Q] V. Kopriva 6-1 6-4 2-6 4-6 6-2

In tre ore e otto minuti Sebastian Korda impone i diritti del ranking dopo che il ceco Vit Kopriva era riuscito a rimontare lo svantaggio iniziale di due set. Il ventiseienne qualificato impiega il primo set per ambientarsi e trovare la misura dei colpi, soprattutto con la battuta. A costo di diversi errori riesce a entrare in partita nella seconda frazione ma cede la battuta in un durissimo nono gioco che Korda si prende dopo aver mancato quattro palle-break.

L’americano si concede una pausa che coincide con la crescita del rivale, che migliora ulteriormente la resa al servizio e dal 2-2 si aggiudica quattro game consecutivi e la terza frazione. Korda entra nel quarto parziale con un break che forse lo tranquillizza, ma Kopriva non si scoraggia e opera una bella rimonta che culmina con il break nel decimo gioco: per lui più errori (13 contro 10) ma anche più vincenti (11 contro 6).

Nel quinto set il numero 132 del ranking paga lo sforzo e vede crollare le percentuali alla battuta: Korda amministra facilmente e passa il turno. Per lui ora c’è il francese Halys.

[LL] H. Gaston b. R. Carballes-Baena 6-3 6-2 3-6 6-4

Hugo Gaston entra in tabellone e sovverte i valori del ranking superando Roberto Carballes- Baena in quattro set. Il francese domina i primi due parziali adattandosi meglio alla superficie e rischiando pochissimo alla battuta. L’atleta iberico cerca di rompere gli schemi del rivale scendendo non di rado a rete ma sul punteggio di 2-2 15-40 nel terzo set il match sembra essere giunto alla svolta decisiva.

Carballes annulla entrambe le palle-break, la prima con una precisa volée di rovescio, sventa la minaccia e trova il break decisivo sul 4-3, tesoro che difende nel game successivo dopo aver annullato quattro palle del 5-4. Il transalpino ritrova solidità, afferra nuovamente il predomino da fondocampo e prevale nel quarto set, guadagnandosi la sfida di secondo turno con Taylor Fritz.

E. Ruusuvuori b. [WC] P. Kypson 4-6 6-3 6-4 7-6(4)

Emil Ruusuvuori cede il primo set al servizio tonante della wild card americana Patrick Kypson ma finisce per imporsi al tie-break della quarta frazione. Impresa non banale quella del finlandese che prevale in un incontro divertente, arricchito da frequenti discese a rete dei contendenti, dove l’americano ha mostrato discrete capacità e fisico per sostenere il valore della propria battuta.

Ruusuvuori ha comunque dimostrato maggior concretezza nelle fasi decisive, come quando è risalito da 3-4 nel tie-break, che avrebbe spalancato le porte a un rischioso quinto set, con un poker di punti risolutivo. Per lui ben 62 colpi vincenti e un secondo turno con la terza testa di serie, Daniil Medvedev.

[3] D. Medvedev b. [Q] T. Atmane 5-7 6-2 6-4 1-0 ritirato

Daniil Medvedev approfitta del ritiro del qualificato francese Terence Atmane per superare l’impegno di primo turno. Preciso al servizio, Atmane recupera la prima frazione da 3-5 togliendo due volte la battuta al russo, improvvisamente falloso nei fondamentali. Medvedev rimette presto ordine al proprio gioco e comincia a tormentare il rivale sulla sua seconda palla, chiaramente insufficiente per reggere la pressione del campione moscovita. Con due break e altre otto occasioni mancate Daniil domina la seconda frazione e si prende anche la terza, riducendo al minimo gli errori. Tutto questo poco prima del ritiro del transalpino dopo pochi minuti di gioco del quarto set.

[16] B. Shelton b. R. Bautista-Agut 6-2 7-6(2) 7-5

Bella difesa di Roberto Bautista-Agut contro il lanciatissimo Ben Shelton; lo spagnolo impegna per quasi tre ore il giovane statunitense con esperienza e familiarità con la superficie, ma non ne può fermare la corsa. Shelton mette 14 ace ma sulla seconda palla fatica a difendersi dalle risposte puntute dell’anziano iberico (14 anni di differenza tra i due): nel primo set Ben domina ma deve annullare nove palle-break, conquistandone solo due, i due momenti che spiegano un risultato troppo severo per Bautista.

Nel secondo e nel terzo set gli sforzi dell’atleta europeo che impegna il rivale allo stremo regalano un match equilibrato dove prevalgono i diritti della potenza e della freschezza del tennista di Atlanta. Ad attenderlo ora c’è l’australiano O’Connell.

[23] A. Davidovich-Fokina b. C. Lestienne 6-4 6-4 7-6(5)

Alejandro Davidovich-Fokina onora il ruolo di favorito numero 23 superando in tre set il francese Constant Lestienne. Per il transalpino poca fortuna nel primo set, dove pur servendo con continuità subisce un break che si rivela poi decisivo. Constant non sfrutta una buona propensione al contrattacco che gli vale per quattro volte la palla-break, ognuna cancellata da Davidovich.

Il match peggiora di qualità nel secondo parziale con diversi break ed errori non forzati e con un Lestienne che si fa recuperare da 3-1 e cede 6-4. La terza frazione è la migliore, con scambi piacevoli e una chiara predominanza dell’uomo al servizio (una sola palla-break). Il tie-break vede il primo sgarbo al servizio sul punteggio di 4-4 con l’iberico che chiude al secondo matchpoint e prosegue il viaggio nel tabellone con la sfida a Marterer o a Borges.

A. Popyrin b. [WC] M. Polmans 6-3 7-6(3) 6-2

Alexei Popyrin vince chiaramente il derby con Marc Polmans e conquista il diritto a sfidare Novak Djokovic, che ha superato Prizmic, nel match di secondo turno. Il numero 156 del mondo, attivo nel 2023 quasi esclusivamente nel circuito minore e avversario di Sinner a Kooyong qualche giorno fa, oppone resistenza solo nel set centrale, ma nel complesso non mostra risorse sufficienti per contenere il ritmo del più titolato rivale. Ben 56 colpi vincenti per Alexei contro 22 di Marc.

[20] A. Mannarino b. S Wawrinka 6-4 3-6 5-7 6-3 6-0

Uno dei match più interessanti e in grado di proporre tennis divertente e spettacolare si risolve con la vittoria dell’atleta più quotato. Mannarino ha dominato il quinto set di fronte a un Wawrinka esausto già dalla metà del quarto parziale. Il campione elvetico sapeva di dover vincere in fretta ma non ha potuto liberarsi dal palleggio del fantasista francese, che con i suoi colpi portati senza sforzo apparante si prende un primo set irto di errori e poco accorto al servizio da parte di Stan.

Wawrinka sale progressivamente di tono e sfrutta la propria maggiore potenza, sfoderando i suoi colpi migliori e sbrogliando a proprio favore le situazioni più scabrose nel secondo e terzo set: solo una palla-break concessa e annullata a fronte di un due su quattro che gli garantiscono il 2-1 nel computo dei parziali. Ventitré vincenti contro i dieci di Adrian.

Stan sale 2-1 con un break nel quarto set, ma qui finisce le energie e il palleggio falsamente gentile dell’artista d’oltralpe lo avvolge e lo domina. Solo un game per lo svizzero da lì in poi e via libera per la testa di serie numero 20, che attende ora lo spagnolo Munar.

L. Van Assche b. [WC] J. Duckworth 6-7(2) 6-3 3-6 6-3 6-3

James Duckworth dimostra di meritarsi la wild card ricevuta e fa soffrire il giovane francese Luca Van Assche per cinque set e per oltre tre ore e mezza prima di concedergli il passaggio del turno e la sfida contro Lorenzo Musetti.

L’australiano serve per il primo set sul punteggio di 5-3; cede la battuta ma domina il tie-break, iniziato con uno splendido passante al volo di rovescio. Van Assche si riprende nel secondo parziale blindando la battuta e vanificando le discese a rete del rivale con ottime azioni di contrattacco. L’atleta oceanico coglie però di nuovo il successo nel terzo parziale con un break nel secondo gioco ma si deve arrendere nel quarto, con Luca che perde un solo punto al servizio.

Van Assche è ancora perfetto nel quinto set quando serve e chiude al nono gioco con un passante di dritto incrociato.

[Q] J. Mensik b. D. Shapovalov 6-3 7-5 7-5

Molti motivi d’interesse nel match tra il giovanissimo (classe 2005) ceco Jakub Mensik e Denis Shapovalov, al rientro in Australia dopo un’assenza di cinque mesi dall’attività. Un break per set a favore di Mensik, che è bravo a cancellarne nove, equamente divise nei tre parziali che hanno caratterizzato il match. Incontro divertente tra due grandi servizi (24 ace complessivi) che ha denunciato la desuetudine agonistica del talentuoso canadese, autore di cinquanta errori non forzati contro i ventidue del rivale.

Prestazione maiuscola del giovane ceco alla battuta, capace di alzare una efficace barriera anche con la seconda palla, aspetto del gioco che ha molto contribuito a spostare i destini della contesa dalla sua parte. Al secondo turno per Jakub ci sarà Jasika oppure Hurkacz.

[7] S. Tsitsipas b. [LL] Z. Bergs 5-7 6-1 6-1 6-3 (a cura di Jacopo Gadarco)

Dura solo un set il sogno del lucky loser belga Zizou Bergs (24 anni, numero 129 del ranking ATP), subentrato al posto di Matteo Berrettini dopo il forfait (per un problema al piede) dell’ex finalista di Wimbledon. Bergs si era ritirato nel corso di un drammatico terzo turno di qualificazioni con la wild card australiana Dane Sweeny (5-7 7-5 2-0 rit. il punteggio in favore di Sweeny con Bergs che è stato travolto dai crampi sul 7-5 4-2 0-40)

Il belga ha giocato un primo set coraggioso contro il numero 7 del mondo Stefanos Tsitsipas mettendo in mostra il suo tennis divertente e propositivo e vincendolo con il punteggio di 7-5 in un’ora e due minuti di gioco. Zizou ha messo a segno l’unico break del parziale nell’undicesimo game per poi tenere il servizio al termine di un gioco infinito (16 punti totali) chiuso al quarto set point dopo aver annullato tre palle del controbreak. Bergs dopo pochi minuti del secondo set ha chiesto l’intervento del fisioterapista per un problema alla gamba e nel corso dei minuti successivi si è spento rapidamente, dando la sensazione di non poter più competere. Il finalista in carica è così subito scappato nel punteggio sia nel secondo che nel terzo set, vincendoli entrambi per 6-1: “E’ lo stesso problema dell’altro giorno” ha detto uno sconsolato Bergs al trainer nella pausa tra terzo e quarto parziale, riferendosi ovviamente al match delle qualificazioni.

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