Australian Open, l'orgoglio di Yastremska e le lacrime di Svitolina: la giornata a due volti dell'Ucraina

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Australian Open, l’orgoglio di Yastremska e le lacrime di Svitolina: la giornata a due volti dell’Ucraina

Elina si ritira dopo soli tre game: “Sembrava che qualcuno mi avesse sparato alla schiena”. Dayana dalle quali ai quarti: “La gente si sta dimenticando cosa accade nel nostro paese”. E nelle ultime otto c’è pure Kostyuk

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Dayana Yastremska - Australian Open 2024 (foto Instagram @RolandGarros)
Dayana Yastremska - Australian Open 2024 (foto Instagram @RolandGarros)
 

Un ritiro tra le lacrime dopo tre game: finisce nel peggiore dei modi l’Australian Open di Elina Svitolina. E pensare che il tabellone le offriva una ghiotta opportunità, visto che le eliminazioni delle principali teste di serie l’avevano resa una delle principali candidate per la finale nella parte alta del tabellone. A causare il ritiro di Elina è stato, come ha spiegato la signora Monfils nella conferenza stampa del post partita, un problema alla schiena.

“Durante il primo game ho avvertito un dolore alla schiena come se mi avessero sparato – ha detto Svitolina -. Non ho potuto farci nulla, la schiena era completamente bloccata. Sono molto triste, ovviamente. Negli scorsi giorni ho avuto qualche piccolo fastidio dovuto alla stanchezza dopo le partite, ma nulla di tutto ciò, un dolore così è la prima volta che lo provo”. A Elina è stato chiesto se le sembra solo un brutto crampo o qualcosa in più. “Speriamo che non sia nulla di serio – è stata la sua risposta -. Adesso ho un lungo volo di ritorno e questo non aiuta. Dovrò pensare a una cosa alla volta. Torno a casa, faccio gli esami strumentali e poi vediamo. Spero non sia nulla di poter tornare ad allenarmi entro una settimana. Ma la schiena mi fa male ancora adesso. Mi fa male a camminarmi e a girarmi”. Insomma, le sensazioni non sono delle migliori e l’amarezza aumenta se si considera che il tabellone era piuttosto aperto. “Ho giocato delle buone partite qui, mi sentivo in forma e questo rende il tutto ancora più spiacevole – dice su questo Svitolina -. Però non so se questa fosse un’opportunità incredibile per me. Voglio dire, se Noskova ha battuto Swiatek è perché sta giocando veramente bene. Chi va avanti nel torneo lo merita, quindi non voglio guardare a questa come a un’opportunità persa”.

La giornata del tennis ucraino è stata decisamente a due volti: da un lato il rammarico per Svitolina, dall’altro l’estasi per il torneo da sogno di Dayana Yastremska, che partendo dalle qualificazioni si è arrampicata fino ai quarti sconfiggendo oggi la due volte campionessa del torneo Vika Azarenka. E ai quarti si era già qualificata Marta Kostyuk, che domani affronta Cori Gauff. “Ho seguito le altre per tutta la settimana – spiega Svitolina -. Eravamo in sette nel main draw, potevamo essere in tre ai quarti. Una gran cosa per il tennis ucraino. In questo momento mi sento un po’ vecchia per quello che mi è successo, ma sono felice per Dayana e Marta. Non vedo l’ora di poter giocare in aprile la Billie Jean King Cup con giocatrici di questo livello”.

Yastremska, dal canto suo, dice di vivere questo momento con un certo disincanto e pure con molta ambizione. E in conferenza stampa la numero 93 del mondo sorprende tutti: “Sono sia felice che stanca. Non mi sembra quasi di essere nei quarti – sono le sue parole -. Mi sembra di aver fatto solo una parte di quello che dovevo fare. Quindi penso al futuro e non vedo l’ora che arrivi il mio prossimo match”. In effetti, per quello che è il tennis che sta esprimendo, Dayana può guardare avanti con fiducia. Nelle sette partite giocate a Melbourne ha colpito in tutto 198 vincenti, una media di 28.3 per match, che è stata superata di gran lunga superata negli ultimi due incontri (36 e 38). “Credo che in Ucraina saranno molto fieri di me – dice Dayana sorridendo -. Si chiederanno cosa possa aver fatto negli ultimi anni una tennista che gioca così bene. Quindi penso di averli piuttosto sorpresi. Sono felice anche per Marta Kostyuk, che ha giocato match difficili anche contro tenniste russe…”. Già, e proprio a proposito di questo Kostyuk è stata protagonista poche ore fa di una polemica social riguardante lo status neutrale di russi e bielorussi.

Di certo il tema dell’invasione russa aleggia sempre nell’aria quando sono protagoniste atlete ucraine, e anche questa volta non fa eccezione. In sala stampa chiedono a Yastremska se la guerra in corso abbia influito sul suo rendimento:La guerra ha sicuramente avuto un impatto perché ti impedisce di tornare a casa quando e come vuoi come in passato. Inoltre, il fatto di voler vincere non solo per me stessa, ma anche per il mio paese, mi ha messo dell’altra pressione addosso. Leggi sempre le notizie, guardi i video che circolano… Ero a Brisbane quando un razzo è piombato sulla casa di mia nonna. A volte sembra quasi che la gente si stia dimenticando di quello che succede. Non ho voglia di approfondire molto questo argomento, ma in generale è sicuramente dura giocare. Tuttavia, dopo due anni si inizia a capire come gestire le emozioni e come convivere con tutto questo. E ora ho deciso che, da quest’anno, non voglio più caricarmi di ulteriori aspettative. Provo a essere me stessa, a fare il mio gioco, e vediamo cosa succede”. Dayana evita con un certo fastidio le domande su cosa voglia dire per lei giocare contro una russa e una bielorussa (“Sapete benissimo cosa io possa provare in quelle occasioni, è inutile che me lo chiedete ancora”) e poi risponde così a chi le chiede se ha in mente di donare una parte del prize money dell’Australian Open al suo paese, come in passato ha fatto per il WTA di Lione 2022: “Era il primo torneo che giocavo dopo l’inizio della guerra. Ho una mia fondazione, aiutiamo tantissime persone, sto già facendo del mio meglio. Per questo torneo non ho ancora deciso, vedremo, non so nemmeno quanto guadagnerò”. Visto come sta giocando, non si tratterà di piccole cifre.

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